Sarebbe ora che politici, intrattenitori televisivi, commentatori e giornalisti smettessero di fare di tutt’erba un fascio accomunando ai vitalizi dei politici le pensioni di chi se le è sudate versando onerosi contributi. Per dare prospettive al Paese bisogna ripartire dall’onestà intellettuale, respingendo il populismo a scopo elettorale.