L’arte di conciliare la cultura con le infrastrutture digitali

Giuseppe Barbera eclettico imprenditore unisce la passione per le tecnologie digitali con l’arte, impegnandosi come un mecenate a favore degli artisti con potenzialità di crescita

Giuseppe Barbera - imprenditore Gruppo Zenit

Giuseppe Barbera - imprenditore Gruppo Zenit

Opera Plumcake La montagna delle lucertole

Opera Plumcake La montagna delle lucertole

Aldo Spoldi e Giuseppe Barbera Fondazione Stelline 12 aprile 2023

Aldo Spoldi e Giuseppe Barbera Fondazione Stelline 12 aprile 2023

Gianni Cella Rebus van Gogh

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Gianni Cella Biancaneve e i sette uomini più stupidi del mondo

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Gianni Cella Gli offerenti

Gianni Cella Gli offerenti

Intervista di Silvana Menapace

Consigliere ALDAI Federmanager

In 30 anni Gruppo Zenit è cresciuto diventando una realtà di 100 persone, in Italia e in India, che si occupa di Digital Transformation e fornisce consulenza, progettazione e creazione di piattaforme tecnologiche attive 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana per processi organizzativi critici e gestione dati sensibili per prestigiose imprese di molteplici settori e dimensioni: dall'editoria al fashion.

Una impresa guidata da Giuseppe Barbera, che associa alla ricerca continua delle tecnologie d'avanguardia, visitando quattro volte l'anno le principali società ICT negli Stati Uniti, la passione per l'arte moderna e gli artisti del nostro tempo.

Gruppo Zenit ha contribuito alla mostra "Plastiche Apparenze", dai Plumcake a Gianni Cella inaugurata il 27 maggio alla Fondazione Stelline e prorogata fino all'11 Luglio 2023, per celebrare i quarant'anni di attività di Gianni Cella nato a Pavia nel 1953, tra i fondatori dello storico collettivo Plumcake della scuola di Brera che ha esordito nel 1983 con opere realizzate in vetroresina ispirate al mondo dei fumetti e della comunicazione di massa, reinterpretando in chiave ludica gli stilemi pop.

I lavori, pur mantenendo una componente ludica, esprimono disagio e alterità, come la scultura "Ex capo" del 2005, nell'immagine dell'articolo, con la testa mozzata intesa come denuncia nei confronti del potere e del cambiamento in essere nella società e nelle organizzazioni.

Quanto le opere d'arte influiscono in azienda? 

"Si lavora meglio con il sorriso, in un ambiente piacevole e stimolante. Non sono un collezionista d'arte e preferisco aiutare gli artisti meritevoli realizzando mostre e cataloghi ricevendo in cambio le loro opere che caratterizzano gli ambienti della nostra sede. Ho iniziato con Corrado Bonomi, tra gli esponenti del concettualismo ironico italiano, ne ho apprezzato il forte senso ludico e abbiamo realizzato su sua richiesta il sito web, una parte di monografia e sponsorizzato alcune mostre che ha ricambiato con sue opere. Così ho cominciato e proseguito con altri artisti di opere scherzose e ironiche, come Aldo Spoldi e Gianni Cella con il quale abbiamo realizzato di recente due mostre alla Fondazione Stelline. Alla celebrazione dei 30 anni dell'azienda organizzata al Palazzo delle Stelline hanno partecipato oltre 300 persone, oltre ogni aspettativa, così come per l'inaugurazione della mostra di Spoldi. Eventi memorabili in un luogo simbolo della storia, della cultura e penso che l'arte sia per le aziende un eccellente mezzo per esprimersi. Ogni stanza dell'azienda è abbellita dalle opere dei talentuosi artisti che abbiamo sostenuto; luoghi piacevoli e stimolanti per vivere serenamente e lavorare con passione. Al contrario dei collezionisti mi piace vivere le opere d'arte e condividerne le sensazioni con i collaboratori e i clienti, ogni giorno".
 

Qual è la sua idea di impresa?

 "Sono molto orgoglioso del lavoro che realizziamo, grazie al quale 100 persone e famiglie vivono. Questa è la mia vera soddisfazione. Preferisco investire i profitti nell'impresa e nell'arte perché sono sicuro del ritorno in termini di valore e crescita dell'azienda, oltre a far crescere artisti con notevoli potenzialità, come i "Plumcake" nei quali credo e ai quali apporto il sostegno marketing per emergere. Non sono il solo e mi piace ricordare alcune aziende 'che hanno creato con l'arte una immagine unica e distintiva: Prada, Pirelli, Pellegrini, ed altre meno note".

Cosa fa Gruppo Zenit per i clienti?

"Siamo ben organizzati per fornire tre tipologie di servizi e soluzioni alle imprese:
  • IT Solutions ovvero progettazione, implementazione e manutenzione di infrastrutture informatiche per garantire la continuità operativa dei processi aziendali attivi 365x24x7;
  • Progettazione, sviluppo, gestione evolutiva di applicazioni e software tailor made per i nostri clienti;
  • Consulenza a 360°, ovvero dall’analisi per l’ottimizzazione di infrastrutture tecnologiche in uso, all’affiancamento nella digital transformation del business dei nostri clienti.
Forti delle certificazioni ISO 27001 sulla sicurezza informatica e ISO 9001 sulla gestione della qualità, siamo partner di prestigiosi marchi e aziende internazionali che operano con punti vendita in tutto il mondo e hanno la necessità di gestire le attività interne, la formazione, i configuratori di prodotto e le transazioni con i clienti in modo coordinato, direttamente dalle sedi centrali. Il nostro primo caso di successo fu proprio una realtà novarese, De Agostini, per cui abbiamo creato soluzioni per l’esternalizzazione della webfarm e supporto nelle applicazione IOT.

Quando ha iniziato a lavorare nel settore dell'informatica?

"Grazie alle relazioni sviluppate con il mio impegno nel basket ho iniziato nel '90 a collaborare come agente per il rivenditore Apple, System, di Novara e nel '93 ho aperto la mia impresa informatica per le arti grafiche, avendo apprezzato Macintosh come miglior personal computer per tale settore. Fra gli oggetti d'arte ho anche un computer Lisa ancora funzionante, il predecessore di Macintosh".

Quali sono le prossime sfide?

"L'azienda ha raggiunto un ottimo livello qualitativo e di autonomia operativa delle infrastrutture, e il mio telefono squilla raramente e solo in casi eccezionali per la gestione corrente. Con il passare degli anni la continuità e il passaggio generazionale diventano sempre più importanti e vorrei preparare le persone che possano in futuro essere i manager in grado di guidare anche la strategia dell'impresa. Un tema per me nuovo e spero che Federmanager possa aiutarmi nel percorso di empowerment delle persone con le potenzialità per crescere e assumersi le responsabilità delle 100 famiglie e dei clienti che credono in noi".

Maggiori informazioni sulle opere di Gianni Cella cliccando https://www.giannicella.it/
Gianni Cella Lo spirito del lago

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Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in formato pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013

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