Quando Mozart incontra il jazz
È successo in ALDAI la sera del Concerto di Primavera mercoledì 14 giugno 2017. La nona edizione del Concerto Jazz si è svolta al Circolo San Fedele come di consueto. La serata non è iniziata molto bene perché un violento temporale ha ritardato l’afflusso del nostro affezionato pubblico. Ci siamo subito ripresi con il saluto di benvenuto del nostro Presidente, Romano Ambrogi, e di Mario Garassino, il responsabile del Gruppo Cultura.
Josef Oskar
Responsabile Sezione Musica del GdL Cultura ALDAI-FedermanagerDalle parole siamo passati subito alle note musicali con la ormai collaudata sigla di Duke Ellington “Take the A train”.
Il complesso musicale era tra i migliori che si possano trovare sulla piazza italiana. Conoscevamo dalle edizioni passate Alfredo Ferrario al clarino e Fabrizio Cattaneo alla tromba, ai quali si sono aggiunti Massimo Caracca alla batteria, Matteo Raggi al sax tenore, Gianluca Tagliazucchi al piano e Aldo Zunino al contrabbasso. La ciliegina sulla torta è stata l’arrivo di Chantal Saroldi con una bellissima voce e una grande presenza scenica. Siamo passati senza accorgercene dall’”Always” di Irving Berlin al ”The way you look tonight“ di Jerome Kern, agli “Embraceble” e “The man I love“ di George Gershwin.
Arrivati a questo punto, quando Alfredo Ferrario ha chiesto all’improvviso di avere un secondo clarinetto, il concerto sembrava stesse per incepparsi. Dopo alcuni istanti di divertente incertezza, dalla sala è balzata sul palcoscenico la giovane clarinettista Rebecca Comotti, mimetizzata tra il pubblico, e così il concerto si è trovato con due clarinettisti. Il motivo di tale richiesta è diventato subito palese quando i nostri personaggi si sono lanciati, coadiuvati da Gianluca al piano, ad eseguire un frammento dall’Adagio del Concerto per Clarinetto e Orchestra in La Maggiore Kv 622 di Wolfgang Amadeus Mozart. L’esecuzione si è conclusa tra gli applausi scroscianti di un pubblico divertito ed ammirato nel contempo. Il concerto jazz ha così ricevuto l’avallo del grande Mozart.
Spronato dal caloroso consenso, il complesso ha ripreso Duke Ellington, con “It don’t mean a thing” motivo nel quale Chantal ha superato se stessa. Per non essere da meno, Fabrizio Cattaneo, da trombettista qual è, ha suonato e cantato “What a Wonderful World“ del celebre Louis Armstrong.
E così tra un assolo e l’altro, si è arrivati in un battibaleno al bis finale che non poteva essere altro che “Bye, Bye Blackbird”. A malincuore ci siamo accomiatati dal grande complesso musicale e l’entusiasmo del pubblico si è manifestato con generose offerte alla VISES.
Mentre si avviavano verso l’uscita un pensiero non dava tregua agli organizzatori: dopo una serata a questo livello cosa si può escogitare per la decima edizione?
Josef Oskar con Chantal Saroldi.
01 agosto 2017