Assemblea Federmanager 2017 – Cardinal Gianfranco Ravasi

Iniziato “sulla soglia”, l’intervento del Presidente del Pontifico Consiglio della Cultura ha posto all’attenzione i gradi temi dell’etica dell’economia e del lavoro, galvanizzando l’attenzione dell’assemblea.

 

Dopo aver ascoltato l’articolata relazione del Presidente Cuzzilla, il Cardinal Ravasi propone un “dittico” sul significato dell’economia e del lavoro.

Il premio Nobel per l’economia Amartya Sen scriveva in apertura del suo libro “Etica ed Economia”:  “Il distacco dall’economia dell’etica è un impoverimento dell’economia, il cui alveo originario dovrebbe essere la filosofia morale, terreno nel quale molti economisti devono inoltrarsi.” C'è infatti una tentazione abbastanza comune nel ritenere “economia” e “finanza” come sinonimi, il che non è vero. L’economia è la legge della casa del mondo, una visione d’insieme. La finanza è uno strumento. Non possiamo invertire i valori tra scienza e tecnica, così come non possiamo dare maggiore rilevanza allo strumento della finanza rispetto alla visione d’insieme dell’economia. 
La civiltà del digitale privilegia il virtuale sulla realtà creando un fenotipo e, anche in questo caso, il digitale che dovrebbe essere uno strumento diventa primario modificando i comportamenti relazionali.
Anche fra risorsa umana e la persona dobbiamo distinguere fra la visione d’insieme che implica la persona dallo strumento “risorsa umana”, evitando di invertire le priorità.
Sull’economia il Cardinale conclude le riflessioni ricordando il pensiero di Gandhi “L’uomo si distrugge con la politica senza principi. L’uomo si distrugge con la ricchezza senza l’amore. L’uomo si distrugge con l’intelligenza senza sapienza, L’uomo si distrugge con gli affari senza la morale. L’uomo si distrugge con la scienza senza l’umanità. L’uomo si distrugge con la religione senza la fede. L’uomo si distrugge con un vago amore per il prossimo senza il sacrificio di sé.”
Cliccando l’immagine seguente è possibile ascoltare il "saluto" del Cardinal Gianfranco Ravasi all'Assemblea Federmanager del 26 maggio.

Ascolta l'intervento del Cardinale Gianfranco Ravasi

Gli otto milioni di disoccupati e lavoratori precari in Italia rappresentano una ferita per tutti noi. 
Primo Levi nel suo romanzo “Chiave a stella” scriveva “Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce migliore approssimazione della felicità sulla terra; ma questa è una verità che purtroppo non molti conoscono.
In conclusione il Cardinal Ravasi lascia alla meditazione dell’assemblea il decalogo di Padre Ernesto Balducci che ha stimolato insieme ad altri la società delle coscienze:  «1. Non rassegnarsi ma lottare. 2. Non odiare ma amare. 3. Non reprimere lo sdegno ma esprimerlo in forza costruttiva e servizio. 4. Non calcolare ma rischiare. 5. Non servire i potenti ma i deboli. 6. Non cedere ma credere. 7. Non ripetere ma pensare. 8. Non restare soli ma pregare. 9. Non intristire ma godere l’amicizia. 10. Non chiudere i confini ma aprire gli spazi dello spirito».
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