Basterà un GOL?

Nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è previsto il finanziamento di un programma di Politiche Attive per la Garanzia Occupabilità Lavoratori (GOL). In un contesto aggravato dalle conseguenze della guerra in Ucraina, scarsità e aumento dei prezzi delle materie prime saremo in grado di far fronte al susseguirsi delle crisi?

Franco Del Vecchio

Segretario CIDA Lombardia - lombardia@cida.it
Dopo due anni di pandemia è utile valutate le prospettive occupazionali in Lombardia e le iniziative per la ripresa del lavoro, la preparazione dei giovani e l'aggiornamento dei lavoratori per riprendere il percorso di sviluppo. Ed ecco esplodere un nuovo focolaio di crisi con l'invasione dell'Ucraina, alimentando nuove incertezze sulle prospettive economiche.

L'indagine Polis sulle prospettive di lavoro

Secondo l’analisi "Il mercato del lavoro in Lombardia" realizzato da Polis sui dati delle assunzioni, le richieste delle imprese e le prospettive occupazionali CEDEFOP a 5 anni risulta che:
  • il 2021 ha segnato la ripresa del lavoro dipendente e secondo le rilevazioni ISTAT a livello nazionale da novembre 2020 a novembre 2021 si rileva una crescita di 494 mila occupati, dei quali ben 448 mila costituiti da contratti a termine (oltre il 90%), solo 42 mila i contratti a tempo indeterminato (quasi il 10%). Un chiaro indicatore della necessità di personale delle imprese, in un contesto di evidente incertezza..
  • dalle comunicazioni obbligatorie delle aziende lombarde nel periodo gennaio -novembre 2021 risulta: un aumento di 61 mila posti di lavoro, rispetto a circa 5 mila nel '20 e 45 mila nel ‘19; un aumento nell’industria di quasi 6 mila posti di lavoro nel ’21, rispetto la perdita di 3 mila nel ‘19; il tempo indeterminato complessivamente cresce poco e presenta saldi negativi; gran parte della crescita dei nuovi contratti è a tempo determinato, come rileva anche l’ISTAT a livello nazionale
Nel medio termine secondo le previsioni CEDEFOP (Agenzia Europea per lo Sviluppo della Formazione Professionale), la domanda di espansione nel periodo 2021 - 2025 in Lombardia è indicata in 240 mila nuovi posti di lavoro, mentre per lo stesso periodo la domanda di sostituzione sarà di 670 mila lavoratori. Il fabbisogno totale del sistema regionale sarebbe quindi di circa 910 mila lavoratori, il 26% per espansione e il 74% per sostituzione. Complessivamente si tratta di una media di 182 mila  richiese di lavoratori l’anno, in prevalenza giovani. 

Tale previsione, ante crisi in Ucraina, dovrà essere aggiornata, perché la carenza e l'aumento dei prezzi delle materie prime e delle fonti energetiche renderà insostenibili i bilanci delle imprese energivore e creerà seri problemi di approvvigionamento a molte altre

Il sistema formativo lombardo dovrebbe formare in prospettiva 114,8 mila giovani lavoratori l’anno, dei quali 21 mila qualificati o con diploma professionale, 49 mila con diploma quinquennale, 2,3 mila con formazione ITS e 42,5 mila laureati.

Per soddisfare il fabbisogno ipotizzato di 182 mila lavoratori l'anno ne mancherebbero 67 mila che potrebbero essere reperiti formando giovani senza qualifica, disoccupati o tramite mobilità geografica.

Il programma Garanzia Occupabilità Lavoratori

Secondo il Direttore dell'Assessorato alla Formazione e Lavoro di Regione Lombardia il programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori), facente parte del PNRR, dovrebbe contribuire a facilitare l'inserimento lavorativo di circa 70 mila lavoratori l’anno in Lombardia per i prossimi 4 anni.

Le professioni più richieste dovrebbero essere: legate alle tecnologie dell’informazione; caratterizzate da elevato contenuto tecnologico (sviluppo software, analisti di sistema, disegnatori industriali, specialisti in ingegneria); relative ad attività nella logistica e nei servizi (addetti alla movimentazione delle merci, alle pulizie in uffici e alberghi) o di personale non qualificato nelle attività industriali; comprensive di personale amministrativo, marketing e vendite.

All’interno del PNRR la Missione 5 la Componente 1 (M5C1) è proprio dedicata alle Politiche per il lavoro con il Programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori). L’ obiettivo è attuare politiche attive per il lavoro sull’intero territorio nazionale valorizzando le autonomie regionali. 

Negli accordi sottoscritti con l’UE, i destinatari del programma GOL dovranno essere circa 3 milioni in Italia entro il 2025, di questi, si prevede che il 75% dei destinatari saranno donne, disoccupati di lungo periodo, disabili e under 30; 800 mila destinatari saranno coinvolti in percorsi di formazione professionale, di cui almeno 300 mila inseriti in percorsi finalizzati all’ottenimento di competenze digitali.

Il programma GOL prevede un insieme molto ampio ed eterogeneo di tipologie di destinatari:
  • Beneficiari  di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, cioè coloro per cui a legislazione vigente è prevista una riduzione superiore al 50% dell’orario di lavoro
  • Beneficiari di ammortizzatori sociali in assenza di rapporto di lavoro (es. percettori di NASPI e DIS COLL)
  • Beneficiari di sostegno al reddito di natura assistenziale (es Reddito di Cittadinanza)
  • Lavoratori fragili o vulnerabili giovani NEET (meno di 30 anni), donne in condizioni di svantaggio, persone con disabilità, lavoratori maturi 55 anni e oltre)
  • Lavoratori con redditi molto bassi “working poor” definiti come lavoratori occupati che conservano lo stato di disoccupazione, in quanto hanno un reddito da lavoro dipendente o autonomo inferiore alla soglia dell’incapienza secondo la disciplina fiscale
Il modello del Programma GOL prevede una serie di interventi 
diversificati in funzione del bisogno e delle iniziative disponibili per le diverse tipologie di persone:
  • servizi universali (informazione su: programma, mercato del lavoro, orientamento)
  • rafforzamento delle competenze digitali della popolazione adulta
  • erogazione dei servizi anche a distanza (digitale)
  • forte interconnessione fra pubblico e privato
  • governance da parte del pubblico nella fase di prima presa in carico
  • integrazione fra politiche attive e politiche formative
  • perfezionamento e rafforzamento di strumenti per la definizione puntuale e territoriale della domanda di lavoro e del relativo skill gap
  • forte spinta al sistema duale e all’integrazione con la formazione per accompagnare l’innovazione e la transizione digitale e green 
Al programma GOL, finanziato con i fondi PNRR, si aggiunge Il programma FSE+ 2021-2027 di Regione Lombardia, del valore complessivo di circa 1,5 miliardi di €.

Il programma FSE+ individua 3 priorità principali: a) occupazione per 440,5 M€; b) istruzione e formazione professionale per 557,6 M€, c) inclusione sociale per 464 M€.

Le misure per l’accompagnamento dei lavoratori in transizione in Lombardia, comprendenti le opportunità offerte dal PNRR e dalla programmazione comunitaria 2021 2027, contribuiranno a sostenere la ripresa e la competitività del territorio anche tramite iniziative di accompagnamento per ottenere il ripristino di un quadro occupazionale favorevole. In particolare, la misura Formazione Continua recentemente rifinanziata per 8,5 M€, si pone l’obiettivo di favorire lo sviluppo del capitale umano rispetto alle esigenze specifiche del tessuto produttivo lombardo e di adeguare le competenze dei lavoratori alle trasformazioni in corso tra cui la riorganizzazione dei processi produttivi in ottica di sostenibilità e l’introduzione di nuove tecnologie innovative, anche attraverso offerte formative relative alle aree strategiche «Sostenibilità ambientale e transizione ecologica» e «Transizione digitale».

il Programma Regionale lombardo riserva grande attenzione alle misure finalizzate all’adattamento ai cambiamenti, alla riqualificazione dei lavoratori in transizione e al miglioramento delle competenze anche al fine di sostenere la transizione ecologica e digitale. Sono previsti, tra gli altri, interventi di supporto alle politiche attive in grado di riqualificare le persone e superare il “mismatch” tra domanda e offerta di lavoro, orientando i percorsi formativi alle competenze strategiche per la ripresa in raccordo con il sistema produttivo e interventi di accompagnamento dei lavoratori e degli imprenditori per rispondere alle esigenze di "reskilling" e "upskilling" derivanti dalle modifiche del contesto tecnologico, ambientale, socio sanitario e dai processi di trasformazione in atto.

Si auspicano regole e strumenti semplici, snelli, stabili nel tempo basati sull’esperienza in questi anni (Dote Unica Lavoro). I servizi e gli strumenti saranno più flessibili, personalizzati e guidati dal fabbisogno di competenze espresso delle imprese e dal mercato del lavoro. Si valorizzeranno fortemente i soggetti privati accreditati ricercando nel contempo la collaborazione con la rete (potenziata e riorientata) dei Centri Per l'Impiego (CPI) e coinvolgendo reti di soggetti pubblici e privati sul territorio.

Basterà un GOL per fronteggiare la crisi?

La crisi in Ucraina produrrà effetti devastanti per l'economia con un inevitabile aumento dell'inflazione, mai vista negli ultimi decenni e alla quale non siamo più abituati.

Proprio nell'imminenza dell'attesa ripresa, la guerra modificherà radicalmente il contesto economico e industriale e dovremo far bene i conti e gestire oculatamente le risorse per salvaguardare le prospettive del Paese.

Per vincere la partita, non basterà un secondo GOL; bisognerà rivedere la strategia nel nuovo contesto internazionale, unire le forze e sperare che il buon senso e la pace possano prevalere.
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