Vocazione Executive Tutor

Possiamo vivere nel mondo una vita meravigliosa se sappiamo lavorare e amare, lavorare per coloro che amiamo e amare ciò per cui lavoriamo...

Chiara Tiraboschi

Giornalista e Responsabile Servizio Comunicazione e Marketing ALDAI-Federmanager
…diceva lo scrittore e filosofo russo Lev Tolstoj e non posso che essere d’accordo. 
Più di un secolo dopo, l’imprenditore e inventore statunitense Steve Jobs ha sottolineato che l’unico modo per fare un gran bel lavoro è amare quello che si fa. Ebbene se dovessi trovare una citazione per spiegare il mestiere di Executive Tutor, sceglierei esattamente questa.
Nato dall’intuizione di alcuni associati ormai quasi 10 anni fa, il servizio ALDAI che oggi si riconosce sotto il nome di “My Executive Tutoring”, rappresenta un percorso individuale e distintivo, un supporto professionale personalizzato per i Soci. La finalità è consentire loro di acquisire maggiore consapevolezza di sé, chiarirsi le idee sul proprio futuro professionale e rifocalizzare le proprie scelte.  
Non solo. Il periodo pandemico che stiamo faticosamente cercando di lasciarci alle spalle ha rappresentato una grande occasione di cambiamento per i manager, chiamati ad affrontare nuove sfide per guidare le imprese fuori dallo stato emergenziale. Dalla crisi nascono, in verità, le migliori opportunità, sosteneva Einstein e in questo periodo non è mai mancato, anzi si è intensificato, il dialogo e il sostegno ai colleghi da parte degli Executive Tutor.
Questo articolo dunque vuole essere un’occasione per conoscerli meglio. Ne ho intervistati tre, con differenti età e background, che si sono uniti al gruppo in momenti diversi: Vladimiro Sacchetti, fondatore del gruppo, Guido Mannino che si è unito nel 2013 ed Eleonora Pagani arruolata tre anni fa.  È stato interessante identificare similitudini e differenze per comprendere, per chi fosse interessato a valutare il percorso di My Executive Tutoring, chi si troverà di fronte.

Ecco cosa mi hanno raccontato.


Vladimiro Sacchetti

Dopo la laurea in Ingegneria Industriale presso Politecnico Milano e un anno da assistente universitario al PoliMi, entro nell’industria meccanica diventando Direttore Generale in 5 diverse aziende industriali. Relatore in numerosi convegni a cura dei principali stakeholder del territorio, in ALDAI sono da sempre molto attivo nella vita associativa, arrivando a fondare nel 2012 quello che oggi è conosciuto come il Servizio Executive Tutoring.

  1. Perché hai deciso di fare l’Executive Tutor di ALDAI?
    È stata un’intuizione: ero il coordinatore del Gruppo di lavoro dedicato ai manager Senior, insieme agli altri colleghi di ALDAI abbiamo capito che con la nostra esperienza dirigenziale potevamo aiutare i manager in servizio nei loro momenti di difficoltà. Da questa consapevolezza, ho dato il via al Servizio Tutoring.

  2. Cosa ti fa paura nello svolgere il ruolo di Executive Tutor?
    Non riuscire a trasmettere il messaggio che io sono davanti a lui solo per aiutare e non per giudicare.

  3. Quale evoluzione prevede per il servizio di Executive Tutoring in futuro?
    Il Tutoring di ALDAI ha il grande pregio di essere un servizio svolto da persone che uniscono, a una lunga esperienza dirigenziale maturata ai vertici aziendali, una formazione di alto livello nelle metodiche di coaching e una sensibilità sviluppata in numerosi anni di attività di supporto a centinaia di colleghi dirigenti. L’insieme di queste qualità costituisce un unicum assolutamente esclusivo, che consente di estendere l’applicazione del servizio a qualunque tipologia di persone o difficoltà esperienziale. 

Eleonora Pagani

Spirito appassionato e indomito, professionalità, integrità e resilienza, i valori che mi hanno guidata per oltre trent’anni nelle Risorse Umane di aziende multinazionali che credono nella valorizzazione del capitale umano, nella crescita del business e delle persone, e nel benessere della società nel suo complesso. Una citazione in cui mi riconosco: “Non puoi insegnare niente a un uomo, puoi solo aiutarlo a trovare le cose dentro sé stesso” Galileo Galilei.

  1. Quali difficoltà hai incontrato lungo il percorso? Quali le sfide?
    Mantenere un distacco emotivo rispetto ai problemi del Tutoree. Concentrarmi sul processo, non dare consigli, ma guidare il Tutoree verso la sua verità.

  2. Qual è la più grande soddisfazione che hai avuto nella tua esperienza di Executive Tutor?
    Aver contribuito a generare consapevolezza, ad accrescere l’autostima, a individuare nuovi obiettivi e un piano efficace, agendo da interlocutore attivo, specchiante e non giudicante. 

  3. Cosa hai scoperto di te da quando fai l’Executive Tutor? Cosa hai imparato?
    Ho capito perché ho scelto tanto tempo fa di essere un manager nelle Risorse Umane: mi riconosco nei valori umanistici e credo nell’essere umano con i suoi chiaroscuri. Mi rende felice sostenere gli altri. 

Guido Mannino

Laureato in Fisica Elettronica, ho operato a lungo presso importanti aziende multinazionali del settore informatico e delle telecomunicazioni, rivestendo ruoli di responsabilità crescente, professionale e manageriale, in ambito software, servizi professionali, consulenza, marketing, vendite. 

  1. Come è cambiato, se è cambiato, il ruolo di Executive Tutor da quando hai iniziato?
    La specifica formazione alla quale abbiamo partecipato in questi anni ha consentito di affrontare situazioni sempre diverse. Inizialmente i dirigenti evidenziavano la necessità di gestire un cambiamento organizzativo o la propria crescita professionale, oggi sempre più spesso vengono affrontate tematiche legate alla transizione, spesso subita, tra situazioni lavorative diverse, non sempre in senso migliorativo.

  2. Cosa ha significato essere un Executive Tutor durante la crisi pandemica?
    Durante la crisi pandemica abbiamo continuato ad operare come Tutor, seppure da remoto. Abbiamo denominato Smart Tutoring questa modalità. I risultati ottenuti sono stati molto buoni anche in questa situazione eccezionale, a riprova della bontà delle tecniche utilizzate e dell’esperienza acquisita.

  3. Qual è stato l’errore commesso come Executive Tutor di cui ti rammarichi e cosa ti ha insegnato?
    La prudenza e l’umiltà nell’affrontare il ruolo di Tutor hanno evitato di commettere grandi errori. Nel tempo è ovviamente aumentata l’efficacia della mia attività, come testimoniato dai feedback positivi dei dirigenti seguiti. L’apprendimento è continuo e proviene dalle esperienze maturate sul campo.

Tre manager, così diversi, da cui emerge chiaramente un unico messaggio corale. Quello dell’Executive Tutor è una vera e propria vocazione volta ad offrire, in un’ottica intergenerazionale, momenti di introspezione, dialogo e confronto in un ambiente protetto e accogliente dove ci si può sentire liberi di essere sé stessi fino in fondo, senza il timore 
di essere giudicati, al fine di trovare le risposte per affrontare il presente e costruire il futuro.

Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in formato pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013