Meritocrazia nell’era digitale

Intervento sull'importanza del merito sullo sviluppo economico e sociale attribuito in occasione del convegno ALDAI-Federmanager del 14 giugno 2019.

Mattia Adani

Consigliere e responsabile del comitato scientifico del Forum della Meritocrazia
Tecnologia e globalizzazione stanno cambiando drasticamente la nostra società rendendola più ricca e più prospera. Viviamo in un periodo estremamente fortunato in termini storici. 

Vi è però anche un lato oscuro. L’era digitale, che nel sogno di molti doveva essere caratterizzata dalla possibilità di creare ricchezza in modo diffuso eliminando i costi e gli svantaggi dovuti alle difficoltà di comunicazione e spostamento, è invece caratterizzata da un “winner takes all effect” in cui chi vince prende tutto (o quasi). La disuguaglianza è in crescita. Potere e ricchezza si stanno concentrando. Stanno inoltre andando in crisi gli strumenti che sono stati tradizionalmente utilizzati per ridurre le disuguaglianze e ridistribuire la ricchezza, quali la tassazione e la regolazione del lavoro.

La trasformazione digitale infatti sta cambiando le fonti della generazione di ricchezza, la quale oggi dipende molto più da fattori mobili e immateriali, quali il know-how e il capitale, quando invece nel passato dominavano fattori “fissi”, quali la terra, gli impianti, ecc.

Le élite, soprattutto quelle del mondo dell’impresa di cui i dirigenti di azienda sono parte o comunque sono percepiti far parte, hanno una crescente influenza e responsabilità. Il problema della meritocrazia, e cioè della modalità con cui tali élite sono selezionate ed operano, sia in termini di competenze sia in termini di etica e valori diventa sempre più importante e cruciale.


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