Evoluzione e razionalizzazione delle infrastrutture ICT

L’esempio di Regione Lombardia

Giuseppe Ceglie

Dirigente Service Operations Aria Spa - Socio ALDAI-Federmanager

Anche nell’ambito della Pubblica Amministrazione si possono identificare iniziative rilevanti nell’ambito dell’adozione delle nuove tecnologie. 
Il riferimento in questo caso è all’importante progetto di trasformazione delle infrastrutture ICT utilizzate da Regione Lombardia, attraverso la sua Società partecipata Aria spa, per erogare oltre 600 servizi ai cittadini e alle imprese del territorio.
Il percorso di trasformazione è iniziato con l’impostazione, già dal 2016, di una strategia che ponesse l’accento sull’esigenza di identificare standard comuni di interoperabilità e crescenti livelli di efficienza, di sicurezza e di rapidità nell’erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese. 

Sulla base delle analisi e delle rilevazioni di assessment condotte sullo stato dell’ICT nella Pubblica Amministrazione è risultata centrale l’esigenza di attuare processi di consolidamento e razionalizzazione dei data center di tutta la P.A. al fine di incrementarne l’efficienza, ottenere riduzioni di spesa e migliorare la qualità dei servizi offerti, come già accaduto in esperienze analoghe in altri Paesi europei. 
È altresì risultato evidente che una delle sfide più rilevanti ha riguardato la condivisione di questa strategia con molteplici stakeholder distribuiti tra i vari Enti regionali, partendo da piattaforme distribuite e disomogenee e traguardando una nuova piattaforma di gestione centralizzata e ottimizzata.
Nella definizione delle strategie attuative si sono quindi tracciate diverse linee d’azione, tra le quali: 
  • la messa a fattor comune di risorse tra soggetti diversi, secondo il modello multi tenant;
  • l’introduzione di soluzioni innovative per aumentare l’efficacia degli investimenti e la flessibilità e scalabilità delle risorse IT disponibili; 
  • incrementare i livelli di sicurezza con un’organizzazione centralizzata dei servizi di cybersecurity;
  • la messa a fattor comune dei servizi di gestione, introducendone di innovativi e ottimizzandone i costi operativi;
  • l’offerta di servizi ICT in linea con gli standard di mercato; 
  • la riduzione significativa del numero dei data center della Pubblica Amministrazione e conseguentemente i costi operativi tipici (consumi elettrici power&cooling, manutenzioni, ecc.).
Non ultimo, l’impostazione di un modello di trasformazione centralizzato, in grado di rispondere alle specifiche direttive afferenti l’ambito ambientale e di sostenibilità.
Definita la strategia, la conseguente progettazione del consolidamento e razionalizzazione dei CED (Centri Elaborazione Dati) si è sviluppata principalmente su due fronti di intervento: 
  • uno “interno” legato all’esigenza di tracciare e implementare un’evoluzione delle infrastrutture tecnologiche regionali (Data Center gestiti da Aria spa); 
  • uno “esterno” coinvolgendo i soggetti pubblici interessati ad adottare il modello di trasformazione indirizzato centralmente da Regione Lombardia. 
Per realizzare una strategia così ambiziosa si è reso necessario cambiare i tradizionali modelli di sourcing e di architetture precedentemente usati, e implementare una nuova piattaforma infrastrutturale cloud based, in grado di garantire pressoché illimitate capacità di calcolo e rispondere velocemente alle crescenti esigenze di servizi con un modello scalabile e replicabile.
In particolare, la piattaforma è stata progettata in ottica multicloud per evitare possibili lock-in (blocchi) con un singolo Cloud Service Provider, perseguendo al contempo il costante confronto competitivo tra gli stessi provider. 
In un così pervasivo progetto di trasformazione, l’impatto non è solo sulle tecnologie adottate, bensì impatta anche sull’organizzazione e sul ruolo di governo affidato ad Aria spa, che è chiamata a:
  1. coordinare tutte le componenti di servizio infrastrutturale: fornitura infrastruttura Cloud, gestione, progetto di migrazione, replatform (riorganizzazione) applicativo; 
  2. erogare i servizi con una piena capacità di ribaltamento costi in modalità pay per use; 
  3. governare uniformemente il processo di trasformazione digitale con il processo di centralizzazione dei servizi infrastrutturali per la Pubblica Amministrazione locale.
Le diverse linee d’azione definite e costituite dal percorso di evoluzione infrastrutturale e d’innovazione nella gestione dei propri assetti tecnologici, determinano in maniera rilevante la rimodulazione dell’ICT 
nel ruolo di broker in grado di individuare, integrare e orchestrare le migliori soluzioni disponibili sul mercato, in piena conformità con le direttive nazionali (AGID) e regionali.
Dal punto di vista dei team sistemistici, le strutture ICT dovranno sempre più convergere verso capacità di governance dei servizi, con particolare riguardo alla capacità di valutazione delle differenti offerte dei differenti Cloud Service Provider, riducendo al contempo le competenze puramente gestionali sui sistemi.
Il paradigma FinOps (Financial e Operations) indica la strada delle nuove competenze richieste in ambito ICT. 
La tabella n. 1 identifica i principali driver di cambiamento da gestire.
Altro tema prioritario è il rispetto dei requisiti di privacy e sicurezza, dove particolare attenzione è stata posta affinché siano rispettati i vincoli dettati dal GDPR, introducendo logiche di criptazione dei dati migrati in cloud.
È intuitivo ipotizzare che un progetto così articolato e complesso abbia dovuto affrontare e superare diversi punti di attenzione, rappresentati sinteticamente dal grafico n. 1.

Ma dopo aver impostato la strategia e il piano attuativo, quali sono i risultati fin qui raggiunti?
Nel 2019, quando si è passati alla fase di esecuzione del progetto di trasformazione, la fotografia iniziale identificava 4 Data Center regionali per un totale di oltre 5.000 server virtuali, e ben altri 39 CED fisici ubicati presso le singole strutture sanitarie pubbliche regionali. 
A distanza di 4 anni il numero di server virtuali gestiti ha superato quota 12.000, di cui oltre la metà distribuiti sui principali Cloud Service Provider, con la conseguente chiusura di 3 Data Center regionali e 31 CED delle strutture sanitarie.
Dal punto di vista dell’ottimizzazione dei consumi energetici, un parametro importante di efficientamento dei data center è rappresentato dal Power Usage Effectiveness (o PUE),  il cui rapporto indica la quantità totale di energia utilizzata dal data center per il raffreddamento (e altri servizi di facilities), e la quantità di energia utilizzata dalle apparecchiature IT.  
I vecchi centri di elaborazione dati dismessi avevano mediamente un PUE di 1,8, mentre dopo il consolidamento dei data center regionali il PUE medio si è ridotto a 1,3 grazie anche allo smaltimento di oltre 1.000 server fisici obsoleti ed energivori.
Un ulteriore progetto abilitante alla strategia di adozione del cloud riguarda l’adeguamento di tutta l’infrastruttura di rete regionale, per garantire la massima continuità operativa delle connessioni tra gli enti sanitari e la piattaforma Cloud di Aria. Il progetto si è basato sull’adozione della nuova rete con tecnologia SD-WAN (Software-Defined Wide Area Networking) completamente ridondata su due operatori distinti di Telecomunicazioni, con un’architettura distribuita tra i vari nodi della rete. 

Quali sono i programmi per il futuro?

La spinta alla trasformazione digitale, avviata con la razionalizzazione delle infrastrutture fisiche e con l’adozione del paradigma cloud, si sposterà nei prossimi anni verso la razionalizzazione e standardizzazione dei processi applicativi, perseguendo l’obiettivo di integrare i servizi innovativi offerti dai Cloud Service Provider, quali ad esempio: Big data, Robot Process Automation, Machine Learning, determinando una reale accelerazione all’adozione di nuovi servizi tecnologicamente avanzati per cittadini e imprese lombarde.

SAVE THE DATE

L'incontro Evoluzione e razionalizzazione delle infrastrutture ICT: l'esempio della Regione Lombardia 
organizzato dai Gruppi Cultura e Innovazione si terrà
mercoledì 24 gennaio alle ore 15.30 in Sala Viscontea Sergio Zeme

Per partecipare è necessaria la registrazione su www.aldai.it
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