Crescita economica e meritocrazia

Perché l'Italia spreca i suoi talenti e non cresce

Di Lorenzo Codogno e Giampaolo Galli
Editore Il Mulino, 2022
Pagine 338 - Prezzo € 34,00,  e-book € 21,99
Disponibile nelle migliori librerie, su Amazon, IBS ed altri e-commerce

Recensione a cura di Franco Del Vecchio - Segretario CIDA Lombardia
La meritocrazia è definita nel libro come “l’idea che il successo sociale ed economico debba riflettere il talento, l’impegno e i risultati. Chi sarebbe contento di sapere che il suo cardiologo non è stato selezionato per merito ed è, quindi, nella migliore delle ipotesi, un medico mediocre? Chi vorrebbe che l’ingegnere che realizza i progetti per le nostre case, ponti e aeroplani fosse mediocre? E perché il merito dovrebbe essere meno importante per funzioni critiche come quelle degli insegnati, a cui affidiamo l’educazione dei nostri figli, o quelle dei giudici, che hanno il potere di limitare le nostre libertà personali?

Non premiare il merito e non incentivare l’impegno e gli investimenti, alla lunga genera un divario incolmabile con i Paesi che considerano la meritocrazia una leva culturale determinante per la democrazia e il progresso.

L’Italia è in fondo alla classifica europea della meritocrazia, mentre i Paesi nordici sono ai vertici, e la distanza si nota nello spread sui buoni del tesoro, sul debito pubblico, sul PIL pro-capite, sugli stipendi, nella svendita delle aziende, sulla percentuale di poveri, sui giovani che vanno all’estero a lavorare, …

Da oltre un quarto di secolo abbiamo smesso di crescere, senza però rinunciare alle illusioni e al benessere.

Le sfide sono sempre più imprevedibili e bisogna essere preparati ad affrontare la competizione internazionale investendo sull’occupazione, sulla ricerca, sulla valorizzazione dei talenti e invece prevalgono le lobby, la logica delle simpatie e la pratica delle raccomandazioni. Il problema riguarda in misura diversa tutti gli ambiti della società: le università, le pubbliche amministrazioni, la politica, la magistratura, il mercato del lavoro, ...

La scarsa o nulla considerazione del merito è il filo conduttore del libro che spiega il cosiddetto «declino» economico italiano.  Il confronto con altre culture europee e la lettura del libro di Lorenzo Codogno e di Giampaolo Galli evidenziano il valore della meritocrazia per l’intera collettività. Credo personalmente che investire in meritocrazia in Italia permetterebbe di ottenere i migliori risultati per le nuove generazioni, più di quanto potrà generare il PNRR.

Lorenzo Codogno insegna alla London School of Economics e al College of Europe, è senior fellow alla LUISS SEP e fondatore di LC Macro Advisors Ltd. È stato capo economista e dirigente generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze nel periodo 2006-2015. 

Giampaolo Galli è Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici, insegna all’Università Cattolica del Sacro Cuore, è senior fellow alla LUISS SEP. È stato funzionario della Banca d’Italia, direttore generale dell’Ania, capo economista e direttore generale di Confindustria.

Incontro ALDAI Federmanager con gli autori del libro il 20 settembre ore 14:30-17:00 in videoconferenza Zoom. Iscrizione per ricevere il link di partecipazione CLICCANDO QUI.
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