E siamo a 33!

La Borsa di Studio dedicata all'Ing. Giacomo Bonaiuti compie 33 anni!

 Raffaele Bonaiuti


Il 13 novembre 2023 si è tenuta in ALDAI, Sala Viscontea Sergio Zeme, per il 33º anno, la consegna della Borsa di Studio dedicata a Giacomo Bonaiuti. A dir la verità sono stati tre i riconoscimenti, da 4.000 euro ciascuno, destinati ad altrettanti vincitori ed erogati da ALDAI, GES Edison, Fondazione Bracco, Famiglia Bonaiuti.
I tre “premiati” sono stati selezionati – tra le 55 candidature ricevute – dopo un attento lavoro della Commissione giudicatrice. Ve li presento: Bah Boubakar, Federico Baroli e Martina Carrara.
Premiazione Bah Boubakar

Premiazione Bah Boubakar

Premiazione Federico Baroli

Premiazione Federico Baroli

Premiazione Martina Carrara

Premiazione Martina Carrara

In apertura della cerimonia Manuela Biti, Presidente di ALDAI, ha fatto gli onori di casa ringraziando i partecipanti e le persone che hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa. Ha ricordato, inoltre, che ALDAI ha più volte puntato i riflettori sul tema dei giovani e sul loro ingresso nel mondo del lavoro, e continua a farlo perché vuole diffondere una cultura del merito. Ha poi sottolineato che, tra tutte le doti necessarie a un buon manager, una menzione speciale va riservata all’empatia, considerata oggi tra le skill più difficili da imparare, come l’ha definita il CEO di Microsoft, Satya Nadella. La capacità di relazionarsi con il mondo e il sapersi confrontare con le persone che ci stanno più a cuore sembra essere oggi una dote tra le più ricercate, come confermato anche da un rapporto di Ernst & Young del 2021. In questa analisi, il 90% dei lavoratori statunitensi intervistati ha affermato che un manager empatico ha avuto un impatto positivo sulla propria soddisfazione lavorativa, produttività e fedeltà. In chiusura, rivolgendosi ai tre vincitori della Borsa 2023 e agli altri giovani presenti in sala, ha ricordato che quel che più conta nella vita professionale e personale sono proprio le persone, sottolineando come quelle che questi giovani incontreranno saranno il bene più prezioso di questo percorso.

Raffaele Bonaiuti, figlio di Giacomo Bonaiuti, ha ripercorso la storia della Borsa di Studio ricordando che il padre aveva un debito di gratitudine con queste iniziative perché, proprio grazie a queste, aveva potuto conseguire la laurea in Ingegneria nei lontani Anni ’40 del secolo scorso. E, in seguito, aveva voluto restituire il sostegno ricevuto, facendosi promotore di analoghe iniziative sostenute insieme al suo amico Ennio Peccatori (fra queste sono state ricordate le Borse di Studio dedicate ai colleghi Montedison ing. Taliercio e ing. Gori, assassinati negli Anni ’70 dalla Brigate Rosse a Marghera - VE). Ha poi voluto esprimere un encomio e un riconoscimento ai tre vincitori, dicendo loro “Siete stati davvero bravi!”. Questa affermazione non vuole essere una banalità oppure una cortesia da galateo, ma l’apprezzamento di una fatica, del tempo (tanto tempo…) dedicato allo studio e non al divertimento. Ha sottolineato il fatto che i tre vincitori 2023 si dedicano al volontariato e a lavori occasionali per contribuire al bilancio familiare. E questo impegno collaterale, che si aggiunge allo studio, va apprezzato. In conclusione, ha invitato i ragazzi a raccogliere questo testimone che viene da lontano e a consegnarlo a futuri giovani, altrettanto meritevoli, diventando elementi preziosi di questa “staffetta” partita da lontano.

Giuseppe Merola, del GES Gruppo Seniores Edison, ha ripreso, mediante un intervento da remoto, l’opportunità di questo ponte intergenerazionale. Ha ricordato che obiettivo del GES è il collegamento (l’empatia, per riprendere la sottolineatura di Manuela Biti) tra l’esperienza degli anziani e l’innovatività dei giovani. Questi due mondi non devono relazionarsi in modo conflittuale, ma in modo collaborativo e interconnesso. Ha ricordato l’invito del Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della CEI, a promuovere un Nuovo Umanesimo del Lavoro, che preveda un senso della comunità e un rispetto dei valori umani nell’ambito professionale, ambito che non deve limitarsi alla massimizzazione del profitto economico, calpestando i valori umani. In questa visione, il rapporto tra anziani e giovani deve evolversi promuovendo lo sviluppo delle aziende e la crescita professionale dei giovani; invitandoli a relazionarsi in questo modo con i “tecnici” più anziani.

Renato Signoretti, del GES Gruppo Seniores Edison, ha voluto ricordare l’impulso dato da Giacomo Bonaiuti e dal suo amico Ennio Peccatori, entrambi dirigenti Montedison, all’assistenza sanitaria (ma non solo) nei confronti dei colleghi. Queste due persone hanno, infatti, costituito l’ASDAM (Associazione Sanitaria Dirigenti d’Azienda Montedison) nel lontano 1982. Questo Ente ha avuto oltre 2.000 associati che hanno usufruito non solo dell’assistenza sanitaria, ma anche del sostegno economico in caso di necessità. Ha sottolineato anche l’opportunità di un atteggiamento di solidarietà nel mondo del lavoro, un atteggiamento che non è assolutamente in antagonismo con lo sviluppo anche economico delle aziende, ma che è l’habitat positivo di una crescita e di un ben-essere delle persone. Si è quindi congratulato con i vincitori, ricordando i loro lodevoli impegni personali (volontariato e altro) accanto allo studio. 

Patrizia Galeazzo, di Fondazione Bracco Progetti educativi, ha evidenziato lo specifico impegno della Fondazione in materia di incoraggiamento delle ragazze per lo studio nell’ambito di materie scientifiche (STEM). La partecipazione della Fondazione a questa Borsa di Studio è finalizzata proprio a questo sostegno. Ha ricordato che Diana Bracco, titolare della omonima Società, è stata fra le prime studentesse della Facoltà di Chimica di Pavia e una delle prime donne imprenditrici in Italia negli Anni ’60. Ha inoltre sottolineato come, durante la valutazione delle candidature, ha incontrato ragazze e ragazzi di notevole spessore, in riferimento ai risultati scolastici, ma non solo. Ha inoltre apprezzato l’impegno in attività di solidarietà dei tre ragazzi vincitori, che svolgono, accanto allo studio, attività di volontariato.

Diana Bracco, titolare dell’omonima azienda, ha espresso il proprio apprezzamento per la Borsa di Studio e in particolare per Martina Carrara, la studentessa di Chimica che viene premiata quest’anno. Ha ricordato l’impegno della Fondazione che, fino a ora, ha consegnato ben 2.000 sostegni economici a ragazze (ma non solo) per il completamento della loro formazione scientifica. Ha augurato ai tre vincitori che la Borsa di Studio conseguita possa aiutarli a realizzare i loro sogni.

Giancarlo Isella (ALDAI) ha raccontato che in questa sua prima esperienza nella Commissione giudicatrice ha fin da subito avu-
to un’impressione molto positiva dei ragazzi esaminati, e che la scelta dei tre vincitori non è stata affatto facile, in quanto le figure eccellenti e meritevoli erano ben più delle Borse disponibili. 

Maurizio Benaglia, docente di riferimento di Bah Boubakar, ha espresso emozione e felicità per la sua premiazione, evidenziando quanto Bah Boubakar sia uno studente brillante e meritevole del riconoscimento ricevuto.
Fabio Gosetti, docente di riferimento di Martina Carrara, collegatosi da remoto, ha espresso un grande apprezzamento nei confronti della studentessa premiata tanto da averla seguita durante il corso di Laurea triennale alla Bicocca e aver inoltre tentato di trattenerla facendole proseguire gli studi nella medesima Università. Martina ha, però, deciso diversamente continuando i suoi studi altrove.

Immancabili, poi, gli interventi di alcuni vincitori di precedenti edizioni della Borsa di Studio Giacomo Bonaiuti.
Davide Sala ha espresso un elogio e un incoraggiamento ai tre vincitori 2023. È il dodicesimo anno che interviene di persona a questo appuntamento, che ritiene positivo e utile non solo per l’importo economico ricevuto, ma anche per l’apprezzamento personale rivolto agli studenti. Grazie alla Borsa di Studio ricevuta, si è recato negli USA a perfezionare gli studi, rifiutando però poi le proposte lavorative ricevute a causa dell’eccessivo valore dato all’aspetto economico della persona e del corrispondente scarso valore dato agli aspetti umani. E in questo si è detto in pieno accordo con quanto affermato da Manuela Biti e da altri interventi.

Felicia Campo ha confermato l’importanza, nell’ambito della Borsa di Studio, del sentire apprezzati il proprio impegno e la fatica sostenuta durante lo studio. Non solo il sostegno economico, anche se – grazie a questo – le è stato possibile approfondire e continuare gli studi. Si è detta inoltre a disposizione per eventuali richieste di indicazioni per il proseguimento degli studi e per l’attività professionale.

Luca Manciocchi, da remoto, ha confermato quanto detto dagli altri vincitori di edizioni precedenti e ha incoraggiato il proseguimento della Borsa di Studio per i prossimi anni.

Hanno poi preso la parola i tre studenti premiati – Bah Boubakar, Federico Baroli e Martina Carrara – che hanno ringraziato i docenti che li hanno sostenuti e incoraggiati, raccontando poi i loro desideri di prosecuzione degli studi: Bah in ambito di Chimica Industriale, mentre Federico e Martina in Scienze e Tecnologie Chimiche.
Al termine si è proceduto alla consegna delle Borse di Studio e si è dato appuntamento alla prossima edizione, la n. 34!
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