“È finita la crisi rispetto all’anno scorso, ma non l’emergenza. Restiamo un continente meno competitivo in termini di energia e gas rispetto agli Stati Uniti. (…) La deglobabilizzazione non sta avvenendo nei tempi in cui pensavamo avvenisse. L’Europa sta pensando a cosa rimpatriare. In un mondo strategicamente più impaurito dalla globabilizzazione, due sono gli asset: le grandi materie prime critiche strategiche e il net zero industry Act ovvero le tecnologie verdi”.

“Come Regione Lombardia siamo al servizio delle imprese per aiutare la stabilizzazione e la produzione dell’occupazione. Negli ultimi 2 anni, ci siamo mossi in maniera flessibile e veloce rispetto alle singole contingenze economiche che si sono presentate quasi trimestralmente. Se non avessimo avuto, come struttura pubblica, la forza di cambiamento, non saremmo riusciti a muoverci alla stessa velocità delle imprese (…) Il sano rapporto tra pubblico e privato è una ricetta vincente. Per dare continuità a questo cambiamento stamane si è svolto il primo incontro con i primi 35 ecosistemi certificati da Regione Lombardia. Il nostro obiettivo è quello di lavorare su ecosistemi in maniera strategica settoriale pluriennale"

“Insieme a energia e materie prime, talenti e competenze sono elementi su cui le aziende hanno cominciato a lanciare gridi di allarme. Da tempo si parla di mismatch e di una difficoltà di reperimento. Un dato emerso da The future of jobs: il 44% dei lavoratori dovrà cambiare le sue competenze e 6 lavoratori su 10 richiederanno una formazione prima del 2027. Questo vale per talenti e manager, questi ultimi dovranno cambiare i propri stili di leadership”.

“I grandi eventi rappresentano una nuova economia. La formazione per la gestione dei grandi eventi porta con sé managerialità, nuove competenze specifiche verticali ed è un elemento di contrasto al brain drain. I territori attorno, oltre che Milano, possono cogliere un’interessante opportunità (…) Le periferie subiranno un grande cambiamento in vista di Milano-Cortina, puntando su differenziazione e diversificazione di specificità e di verticalità”.

“Dobbiamo lavorare sui settori innovativi del futuro: il digitale, l’intelligenza artificiale, le tecnologie per la sostenibilità. Abbiamo il potenziale, ma come manager siamo chiamati a creare un ambiente di lavoro favorevole. Le PMI sono l’asset che rende resiliente l’industria italiana. Dobbiamo lavorare per farle crescere e farle diventare grandi aziende e per fare questo pubblico e privato devono dialogare maggiormente e in modo più continuativo”.

“Oggi dobbiamo mettere nelle condizioni migliori possibili le nostre imprese e il nostro tessuto economico produttivo lombardo per affrontare le grandi sfide che il mondo del lavoro ci pone davanti. Lo possiamo fare solo aumentando le leve competitive per le nostre aziende, una delle quali è costituita sicuramente dai manager che rappresentano una grande esperienza e un valore aggiunto per le nostre imprese. Da qui nasce la nostra Misura per poter ricollocare i manager over 50 con attenzione particolare alle dirigenti donne“.