Dialettica e metodo aporetico

La saggezza di Aristotele a supporto dei manager nelle scelte responsabili, fra gli interventi al convegno ALDAI-Federmanager del 14 giugno 2019.

Rettore Magnifico dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e Professore Ordinario di Metafisica nell’APRA
Aristotele è stato scienziato e filosofo, ricercatore empirico e organizzatore delle conoscenze, grande nella fisica, nella metafisica quanto nell’etica e nella politica. Di Aristotele merita ricordare due metodi di fare filosofia che possono aiutare a sviluppare l’Intelligenza Collettiva.

Il primo metodo è la dialettica, secondo la quale nessuno può fare filosofia senza l’aiuto degli altri. Dall’unione dei contributi e delle esperienze, anche negative, degli altri possiamo trarre risultati considerevoli. La dialettica che permette di raccogliere le opinioni degli altri è fondamentale nella metafisica di Aristotele e costituisce l’inizio della ricerca della verità.

Il secondo metodo è quello aporetico, trattato nel terzo libro della Metafisica di Aristotele, secondo il quale se un metodo deve determinare il giusto cammino da seguire in una ricerca, questo dipende principalmente dalla giusta posizione del problema. Il metodo aporetico imposta i problemi nella forma più radicale cercando di capire a fondo le difficoltà per superarle con la soluzione. La difficoltà del problema appare con maggiore chiarezza se si ascolta il pensiero delle persone che la pensano diversamente da noi. Aristotele ritiene che si debbano ascoltare tutte le aporie e il metodo suppone tre aspetti: formulare l’aporia, un bivio con due possibilità, percorrere entrambe per prevedere e dedurre le estreme conseguenze di ciascuna delle ipotesi opposte allo scopo di verificare se l’ipotesi porta ad una contraddizione e in terzo luogo la soluzione dell’aporia.

I manager sono persone impegnate nelle imprese che cercano la verità, ascoltando pareri molto diversi e valutando le possibili soluzioni: molte volte risulta difficile sapere dove andare. Aristotele ci insegna ad ascoltare tutti, avere tempo per pensare alle conseguenze che le nostre decisioni avranno per il bene comune e poi prendere le decisioni. E se queste decisioni riescono ad essere condivise… tanti auguri e buon lavoro.
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