Lombardia motore di sviluppo, se non si deprime l'industria
I risultati non arrivano per caso. Le iniziative della Regione creano le condizioni per il confronto costruttivo e il Patto per lo Sviluppo al quale si aggiungono ruoli di rilievo interazionale, perché la sfida è globale.
Franco Del Vecchio
Segretario CIDA Lombardia
Il Patto per lo Sviluppo
Lo scorso anno la Giunta Regionale ha definito il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) che definisce gli obiettivi, le strategie e le politiche che la Regione si propone di realizzare nell'arco dei cinque anni di legislatura, per conseguire sviluppo economico, sociale e territoriale della Lombardia.
Il PRS lombardo contiene gli impegni della Giunta, rispecchia le priorità del programma di Governo e gli indicatori di risultato e di impatto. Le priorità del programma sono: l’autonomia, l’innovazione semplificazione e trasformazione digitale, la sostenibilità, la sicurezza e l’attenzione alle fragilità soprattutto in ambito sociale e socio-sanitario.
Per realizzare il programma Regione Lombardia ha aperto un dialogo costante con gli stakeholder, cioè le parti sociali, associazioni di imprese e di categoria, per favorire la partecipazione al Patto per lo Sviluppo, una serie di iniziative comprendenti: il programma strategico triennale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico; il programma per la semplificazione e la trasformazione digitale; la manovra di bilancio di previsione 2019-2021; l’efficienza derivante dalla maggiore autonomia; le Olimpiadi invernali 2026, etc.
Il PRS approvato dall'esecutivo, così come confermato nel corso degli Stati Generali del Patto per lo Sviluppo svolti lo scorso 22 febbraio, tiene conto anche delle sollecitazioni del partenariato economico e sociale.
Fra i programmi discussi nell’ambito del Patto per lo Sviluppo è risultato di particolare importanza quello dedicato alla ricerca e innovazione finalizzato agli otto ecosistemi che possono migliorare la qualità di vita delle persone: nutrizione, salute e scienze della vita, manifattura avanzata, sostenibilità, sviluppo sociale, cultura e conoscenza, connettività e informazione, smart mobility e architecture.
Altrettanto importante il tema della semplificazione. Una reale semplificazione dei processi, delle procedure e dei servizi delle organizzazioni pubbliche e private richiede un salto di qualità della Pubblica Amministrazione in grado di promuovere lo sviluppo delle potenzialità digitali. L’obiettivo è rispondere all’esigenza di una P.A. efficace ed efficiente, utile e “friendly”, capace di supportare in modo efficiente, trasparente e imparziale le energie che, soprattutto in Lombardia, hanno le potenzialità per aprire una nuova pagina di crescita e di coesione sociale. Nonostante la recessione tecnica generata dalla riduzione del PIL italiano negli ultimi due trimestri 2018, la Lombardia continua a mostrare segnali di vitalità con una crescita dell’1% della produzione industriale nel quarto trimestre 2018 e l’analisi di 33mila bilanci 2017 indica che il 71,8% delle aziende ha aumentato il fatturato.
Una regione proiettata ai mercati internazionali, con la volontà di creare condizioni di sviluppo e iniziative di condivisione del Patto di Sviluppo per favorire la collaborazione con gli stakeholder, fra i quali CIDA in rappresentanza dei dirigenti del pubblico, privato e delle alte professionalità nel territorio.
La Lombardia assume la presidenza della strategia macro regionale Alpina
Il 28 febbraio 2019, con la cerimonia di passaggio della “Ruota Kolo” dal Tirolo alla Lombardia è iniziato l’anno di presidenza italiana di Eusalp (EU Strategy for the Alpine Region). La strategia “macroregionale” è frutto di un accordo siglato nel 2013 da cinque Paesi dell'Unione Europea: Italia, Francia, Germania, Austria e Slovenia e da due stati extra europei, Svizzera e Liechtenstein. Eusalp coinvolge 48 regioni e provincie autonome alpine, incluse per l'Italia: Lombardia, Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta, Veneto e Friuli Venezia Giulia a cui si aggiungono le province autonome di Trento e Bolzano, che con 23 milioni di italiani rappresentano il 30% dei 78 milioni di abitanti delle regioni Eusalp.
Le regioni Eusalp italiane rappresentano il 22,2% del territorio, il 23,7% del PIL e il 26,5% del totale di circa 36 milioni di occupati.
La “Strategia alpina” Eusalp mira a coinvolgere a ogni livello la “società civile” dell'area per renderla consapevole dell'opportunità costituita da una visione “macroregionale” dei problemi e delle potenzialità di sviluppo economico e sociale dell'area.
I principali temi e linee d'azione condivisi fra le regioni Eusalp del 2019 sono:
- Promuovere la creazione di nuove opportunità di lavoro nei settori della "green economy" e delle tecnologie innovative, con particolare attenzione all'imprenditoria giovanile.
- Tutelare l'ambiente e promuovere tecnologie innovative, quali automazione e meccatronica, per conciliare sviluppo economico e salvaguardia delle risorse naturali affrontando inoltre temi per natura "macroregionali" come la qualità dell'aria.
- Ridurre il gap socio-economico tra aree rurali e urbane, promuovendo concretamente un'alleanza “città-campagna” suggellata dalla collaborazione per l'innovazione e la salvaguardia ambientale che generi “nuova impresa” anche nelle aree interne, montane e remote della macroregione.
- Grande attenzione sarà riservata ai collegamenti infrastrutturali attraverso le alpi ed è stata ribadita l'importanza di realizzare la rete trans-europea “Ten-T” e all'interno di questi collegamenti, anche la TAV Torino-Lione, sulla quale è stato espresso pieno sostegno dal Presidente Attilio Fontana, dal Piemonte e unanime consenso dalle regioni Eusalp.
Nell’ambito delle iniziative Eusalp saranno avviati nove specifici gruppi di studio e d'azione:
- a guida Lombardia il gruppo di studio finalizzato all’innovazione e ricerca come motori dello sviluppo economico;
- a guida Auvergne Rhône-Alpes e Baden-Württemberg il gruppo per: bioeconomia, filiera bosco-legno, turismo sanitario;
- a guida Provincia Autonoma Trento il gruppo per l’istruzione, formazione professionale e standardizzazione del "sistema duale";
- a guida Tirolo, Provincia Autonoma Bolzano e Provincia Autonoma Trento il gruppo per la promozione dell'interoperabilità e intermodalità nel settore del trasporto merci e passeggeri, mobilità e trasporto;
- a guida Valle d'Aosta con co-leadership SAB (Gruppo svizzero per le regioni di montagna) il gruppo per lo sviluppo connettività e accesso ai servizi fin nelle aree remote;
- a guida Convenzione delle Alpi-Land Carinzia il gruppo per la protezione e valorizzazione delle risorse naturali e culturali, con particolare riferimento alla riduzione del consumo di suolo, alle azioni di rigenerazione urbana e territoriale, alla gestione della scarsità idrica e dei pericoli naturali in grado di influenzare la crescita territoriale;
- a guida Slovenia e Baviera il gruppo finalizzato ai corridoi ecologici e infrastrutture verdi, con particolare riferimento alla portata economica di tali infrastrutture, del capitale naturale e dei servizi eco-sistemici connessi;
- a guida Austria e Baviera il gruppo per la prevenzione dei rischi naturali e approccio alle strategie connesse al cambiamento climatico, oggetto di attenzione da anni anche nei suoi impatti economici e sociali;
- a guida Provincia Autonoma Bolzano il gruppo per il miglioramento dell'efficienza energetica nel patrimonio edilizio, nei processi produttivi e nelle imprese, con l'obiettivo di rendere queste più competitive e di creare nuove opportunità per la green economy.
La presidenza Eusalp Lombarda contribuirà a valorizzare l’immagine del nostro territorio e favorirà il dialogo e l’identità delle popolazioni alpine.