"Il volto nascosto della violenza", il nuovo giallo dell'associato Fabio Bergamaschi
Un passato da manager, un presente immerso nel sociale e una nuova passione per i gialli che prende vita all'età di 70 anni: il racconto di un Associato di Bergamo, all'insegna della passione per la scrittura.
Una "seconda primavera che si tinge di giallo"
Ormai al suo quarto libro, l'associato di Bergamo, Fabio Bergamaschi, ci racconta della sua "nuova vita" e di come è nata la passione per la scrittura di gialli, ormai parte integrante del suo presente.
"Un passato da manager in due aziende del settore farmaceutico,un presente immerso nel sociale come fondatore dell’Associazione Genitori Atena e come Rotariano nel Bergamo Rotary Nord, con alle spalle la responsabilità della commissione PolioPlus per la racconta fondi per la lotta alla poliomielite. Con queste premesse, all’età di settant’anni, inizio una nuova vita che si spalanca come un portone. La mia seconda primavera si tinge di giallo, all’insegna della passione e votata alla scrittura con un thriller dal titolo Il Veleno della Vendetta.
Ho sempre letto gialli,una passione che mi ha accompagnato fin da quando ero all’Università di Bologna, ma solo quando ho smesso di lavorare ha preso un’altra piega del tutto casuale: una serata al ristorante che, senza lo sapessi, organizzava una cena con delitto durante la settimana del giallo a Brescia. Al rientro la sera stessa buttai giù una scaletta e uno schema su cui si sarebbe dovuto strutturare l’intreccio di un romanzo che avevo nella testa da tempo ma che era sempre rimasto solo un’idea. Rimisi quel foglio in un cassetto dimenticandomene e solo dopo qualche anno ritrovai quegli schizzi che mi ridiedero l’ispirazione. Quella che era una semplice prova di scrittura, giorno dopo giorno assumeva sempre più i tratti di un vero e proprio romanzo che terminò a pagina 350. Un mio amico editore (Pernice), rimase impressionato sia dalla trama che dalla struttura innovativa dove la precisione geografica delle descrizioni di Bergamo si concatenava alla suspense. Dopo qualche mese avvenne la pubblicazione Del Veleno della Vendetta, presentato alla Libreria IBS il 3 dicembre 2013.
Inizia così la serie delle pubblicazioni, con Natura morta con Delitto, ispirata da una Natura morta del Baschenis, edito da Lubrina nel 214. Il Labirinto del Delitto, edito da Robin di Torino nel novembre 2015, consacra definitivamente l’investigatore Massimo Caliari come detective orobico,non solo perché le sue indagini si svolgono sempre a Bergamo ma anche perché la nostra città è diventata una componente importante della narrazione. Bergamo,con le sue vie ,i suoi caffè , le sue piazze,i suoi caffè, i suoi ristoranti diventa il palcoscenico delle avventure di Massimo Caliari. In questo modo il lettore ha il piacere di ritrovarsi nell’ambiente che conosce ed ama, visto attraverso gli occhi del protagonista."
Il volto nascosto della violenza, il nuovo romanzo
"Puntualmente, come ogni fine anno, esce il nuovo romanzo, dal titolo Il Volto Nascosto della Violenza, presentato alla sala Galmozzi dell’Ateneo il 27 novembre 2016.
La trama inizia con uno stupro di gruppo su una giovane ragazza figlia di un amica della compagna di Massimo Caliari che, sensibile al grave problema della violenza sulle donne, intende trovare i colpevoli dell’aggressione e in questo tentativo mette in pericolo la sua stessa vita.
Nel frattempo, in città viene assassinato un dirigente di banca e suo figlio incarica Massimo di affiancare la polizia nella ricerca dell’omicida. Inizia così un’indagine che si presenta complessa e piena di colpi di scena.
Le persone nascondono lati caratteriali imprevedibili; dietro a vite all’apparenza tanto regolari da sembrare persino monotone, si celano comportamenti improntati alla prepotenza che sfociano in soprusi e reiterate violenze. Quasi sempre, le vittime sono donne. Nel corso dell’indagine, Massimo incontra anche la ex moglie del bancario ucciso e viene a sapere della vita d’inferno che la donna è stata costretta a subire. Quando anch’essa viene trovata senza vita nel suo appartamento, Massimo deve modificare, almeno in parte, le conclusioni a cui era giunto fino a quel momento. Intuito e tenacia lo porteranno ben presto ad assicurare, ancora una volta, i colpevoli alla giustizia."
04 settembre 2017