Per Bergamaschi si tratta del settimo romanzo in sette anni, ovvero da quando l'ex manager farmaceutico, una volta in pensione, ha deciso di dedicarsi praticamente a tempo pieno alla sua passione di sempre, la scrittura. 

Ne 'Il Grande Equivoco' Caliari è alle prese con delitti talmente cruenti che sembrano indicare l'opera di uno psicopatico. O almeno, è questa la direzione che prenderanno, fin da subito, le indagini delle Forze dell'Ordine. Ma la realtà, spesso, è diversa da quello che sembra... Bergamaschi, con il suo stile pulito e garbato, coinvolge piacevolmente il lettore in questa nuova avventura. Le descrizioni accurate e la misurata ricchezza di dettagli regalano, in alcuni passaggi, la sensazione di condividere davvero, con Massimo, un pranzo al ristorante o il disorientamento davanti alle insolite baruffe con la moglie e la fidata assistente Elena.

Mentre le indagini proseguono facendo emergere tradimenti e  famiglie sfasciate, odio e sete di vendetta che coinvolgono una fitta rete di relazioni e persone, l'infallibile istinto del detective indicherà la strada giusta per svelare la dinamica degli omicidi e trovare al più presto il bandolo della matassa, prima che un altro delitto possa venire commesso.