CIDA all'Assemblea ILO di Ginevra

Nei giorni scorsi si è tenuta, presso il Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra, l'assemblea annuale dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), con la partecipazione di oltre 4.900 delegati da 187 Paesi

112th Session of the International Labour Conference in Geneva - ©ILO

Fra i numerosi partecipanti all'assemblea, era presente anche la rappresentante CIDA nel comitato tripartito ILO Italia, nonché vicesegretario generale CEC, Silvia Pugi.
 
La missione dell’ILO è garantire condizioni di lavoro dignitose e promuovere la giustizia sociale. Come cita la Dichiarazione di Filadelfia: "tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla razza, credo o sesso, hanno il diritto di perseguire il loro benessere materiale e sviluppo spirituale in condizioni di libertà e dignità, di sicurezza economica e pari opportunità".

L’ILO persegue il suo mandato operando su 3 fronti:
  • Stabilire e monitorare l'applicazione di convenzioni e raccomandazioni internazionali per garantire standard minimi di lavoro e garantire condizioni di lavoro e di vita dignitose
  • Tutelare i diritti fondamentali dei lavoratori, come la libertà di associazione, il diritto alla contrattazione collettiva, l'eliminazione del lavoro forzato e minorile, la non discriminazione
  • Incoraggiare il dialogo sociale tra governi, datori di lavoro e lavoratori sui temi del mondo del lavoro, con un approccio tripartito
 
Il Direttore Generale dell'ILO, Gilbert F. Houngbo, nel suo discorso ha presentato la situazione globale del mondo del lavoro.

Le prospettive macroeconomiche globali sono stabili, con il Fondo Monetario Internazionale che prevede una crescita del PIL mondiale del 3,2% nel 2024 e 2025. C’è stato il recupero dei livelli pre-pandemia e l'inflazione è in calo, un fattore questo favorevole alla preservazione del potere d'acquisto dei lavoratori. Questa stabilità può però essere messa a rischio dalle forti le tensioni geopolitiche, soprattutto in Medio Oriente, Gaza, Yemen, Sudan, Haiti, Ucraina e Congo orientale. 

Nel mercato del lavoro, l'ILO prevede un tasso di disoccupazione globale del 4,9% nel 2024 e 2025, in calo rispetto al 5% del 2023. Tuttavia, questo tasso non include coloro che hanno lasciato il mercato del lavoro. L'ILO ha quindi adottato un nuovo indice, il divario occupazionale, jobs gap, che rileva l’insieme delle persone senza lavoro che sono interessate a trovarne uno. 
Il divario occupazionale per le donne nei Paesi a basso reddito è del 22,8%, rispetto al 15,3% per gli uomini, mentre nei paesi ad alto reddito è del 9,7% per le donne e del 7,3% per gli uomini. Il 45,6% delle donne ha un lavoro, rispetto al 69,2% degli uomini, a ciò si aggiunge poi il tema del divario salariale di genere.
 
Innovazione tecnologica e sostenibilità stanno modificando il mondo del lavoro.
Da un lato la diffusione dell'intelligenza artificiale ha portato miglioramenti nella maggior parte delle professioni, ma serve un investimento decisivo in formazione e riqualificazione, per non lasciare nessuno indietro. Dall’altro, bisogna assicurarsi che gli impatti occupazionali delle politiche ecologiche non siano a discapito delle persone e non creino povertà ed esclusione sociale.
La lotta contro l'occupazione informale è in stallo: il numero di lavoratori informali è aumentato da 1,7 miliardi nel 2005 a 2 miliardi nel 2024. Serve cercare una transizione equa, permettendo alle PMI e alle startup di uscire dall'informalità in tutto il mondo e ILO intende essere aperta a nuove forme di lavoro e di occupazione, rinnovando il contratto sociale.
 
Quest’anno l’assemblea ha lavorato per porre le basi di nuove regolamentazioni, da approvare possibilmente nell’assemblea del 2025.
  • Regolamentazione dei Pericoli Biologici: è stato avviato il processo per creare il primo standard internazionale per proteggere i lavoratori dai pericoli biologici. Attualmente non esiste una regolamentazione internazionale sui pericoli biologici nell'ambiente lavorativo, ma l'accesso a un ambiente di lavoro sicuro e sano è stato elevato a Principio e Diritto Fondamentale sul Lavoro. Le discussioni continueranno nella prossima conferenza, con l'obiettivo di adottare una nuova Convenzione e/o Raccomandazione.
  • Economia della Cura: si tratta di un settore (assistenza ad anziani, malati, minori) spesso caratterizzato da stereotipi di genere, bassi salari e condizioni di lavoro precarie. L'obiettivo di ILO è promuovere una maggiore uguaglianza di genere, valorizzare sia la cura privata che pubblica, e condividere equamente il carico di cura tra uomini e donne. Anche sulla base di quanto avvenuto durante il Covid, è stata approvata una risoluzione che richiede un piano d'azione per garantire un lavoro dignitoso in questo settore e riconoscere l'importanza dell'economia della cura per lo sviluppo sociale ed economico.
  • Principi e Diritti Fondamentali sul Lavoro (FPRW): crisi e guerre hanno innescato una tendenza al ribasso in tema di principi e diritti fondamentali sul lavoro e il Comitato ha identificato quattro aree di azione politica: governance dei mercati del lavoro, libertà di associazione e dialogo sociale, formalizzazione e imprese sostenibili, uguaglianza e inclusione.
  • Applicazione degli Standard: il rapporto del Comitato ha esaminato l'applicazione di diverse convenzioni in 24 Paesi, con una sessione speciale della Commissione d'Inchiesta sulla situazione in Bielorussia.
  • Territori Arabi Occupati: è stata evidenziata la situazione critica dei lavoratori a Gaza e sono stati promessi circa 10 milioni di dollari per un programma di assistenza.
  • Coalizione Globale per la Giustizia Sociale: durante la conferenza si è tenuto il Forum Inaugurale della Coalizione, dedicato ad approfondire come avanzare la giustizia sociale a livello globale e il ruolo che possono svolgere in tal senso altre agenzie delle Nazioni, i corpi multilaterali come G7 e G20.
 
L’appuntamento, quindi, è alla Conferenza del 2025, e l’agenda è già definita:
  • Protezione contro i rischi biologici (definizione degli standard)
  • Lavoro dignitoso nell'economia delle piattaforme (definizione degli standard)
  • Approcci innovativi per affrontare il lavoro informale e promuovere transizioni verso un lavoro dignitoso e contrattualizzato
  • Secondo Vertice Mondiale per lo Sviluppo Sociale.
 

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