Nei giovani meritevoli le speranze di un mondo migliore
Il Consolato Metropolitano di Milano della Federazione dei Maestri del Lavoro ha premiato, con il contributo CIDA, dodici studenti delle scuole secondarie di primo grado e quattro di secondo grado.
Milano, 16 novembre 2024 presso la sala Colucci di Confcommercio in Corso Venezia 47 è stato completato il 27° concorso relativo all'anno scolastico 2023-2024
Ai saluti di benvenuto Console Metropolitano dei Maestri del Lavoro (MdL) di Milano, Massimo Manzoni sono seguiti gli l'intervento del Console Regionale dei MdL Maurizio Marcovati e del Coordinatore Gruppo "Scuola-Lavoro-Sicurezza" del Consolato Metropolitano di Milano che ha presentato le attività realizzate nell'anno scolastico 2023-2024 sintetizzate in: 251 incontri dei MdL in 56 scuole e 302 classi interessando 5.600 studenti in collaborazione con 610 docenti.
Fra gli altri interventi il Segretario CIDA Lombardia Franco Del Vecchio e Don Gino Rigoldi della Fondazione Don Rigoldi che ha dedicato 52 anni al recupero dei minori finiti in carcere, come cappellano al Beccaria.
Fra le scuole secondarie di secondo grado hanno partecipato:
- Liceo Scientifico Paritario "G. Carducci"
- Liceo Scienze Umane "A. Besta"
- I.P.S.E.O.A. "C. Porta"
Fra le scuole secondarie di primo grado hanno partecipato:
- A. Vivaldi di Abbiategrasso
- E. Fermi di Binasco
- Carlo Fossati di Cuggiono
- G. Marconi di Cusano Milanino
- Anna Frank di Dairago
- Volta di Inveruno
- Don Milani di Lesmo
- I. Calvino di Melegnano
- A. Manzoni di Mesero
- Moncucco di Moncucco di Vernate
- Papa Giovanni XXIII di Ossona
- G. Carducci di Ozzero
- Gino Strada di Pieve Emanuele
- Bonecchi di via B. D'Este di Rho
- A. Manzoni di Rosate
- L. Pirandello di Sedriano
- Papa Giovanni XXIII di Villa Cortese
Ha concluso l'evento il Presidente dei Maestri del lavoro Elio Giovati.
Non c'è commento che possa esprimere i valori dei giovani premiati meglio dei temi sul "Rispetto", letti in occasione delle premiazioni.
Davide – 4^ Liceo Scientifico Paritario Carducci – Milano
Per promuovere una sostenibilità autentica, dobbiamo lavorare per eliminare le disuguaglianze sociali ed economiche, garantendo a tutti il diritto a una vita dignitosa. Nel mondo occidentale, il consumismo sfrenato è diventato la norma, mentre il costante bombardamento pubblicitario ci spinge a cercare la felicità attraverso l’acquisto di beni materiali alimentando un circolo vizioso di insoddisfazione e alienazione. A parer mio invece, per promuovere uno stile di vita più sostenibile, dobbiamo partire dalle azioni dei singoli e dal compimento di gesti altruisti, utili alla società: così si può fare la differenza.
Sara - 4^ IPSEOA (Alberghiero) Carlo Porta - Milano
Al giorno d’oggi la sostenibilità è un argomento molto discusso in tutti i campi. Ormai fa parte delle nostre vite e molte più persone si mostrano interessate ad essa, però non tutti ne capiscono il concetto, ma ci riflettono solo superficialmente. Con sostenibilità si intende prendersi cura del nostro pianeta e di tutti i suoi esseri viventi, in modo giusto per tutti. Noi abbiamo tra le mani questo bellissimo pianeta, con la sua natura, che è spettacolare e dobbiamo preservarlo. E a dirla tutta, dovremmo anche avere un po’ di senso di responsabilità verso le prossime generazioni; io pensando ai miei futuri figli, non vorrei lasciargli un brutto posto in cui vivere.
Il benessere del pianeta, dal punto di vista ambientale, è il cuore del concetto di sostenibilità, ma essa non riguarda solo il pianeta. Certo la sostenibilità ambientale è quella più facile da vedere, ma ci sono altri aspetti da tenere in considerazione: i suoi aspetti etici e morali come il benessere umano ed animale che contribuiscono alla sostenibilità.
Elisa– 4^ Liceo Scientifico Paritario Carducci – Milano
Nel 2022 è stato inserito nella Costituzione, tra i principi fondamentali, la tutela dell’ambiente anche per le future generazioni. Tale provvedimento rappresenta l’assunzione di una responsabilità che risponde alla paura generazionale di un ambiente precario e di un futuro incerto. Viene quindi introdotta una nuova visione dell’ambiente, considerato come un habitat, un ecosistema di cui l’uomo fa parte e che deve rispettare. Vedo emergere da questa tematica una contraddizione: gli sprechi pagano il prezzo dell’innovazione e il tentativo di migliorare la condizione umana implica il danneggiamento del pianeta. Un benessere economico a breve termine è preferibile al mantenimento del nostro habitat? Ne vale la pena? Secondo me no, ma mi appello all’etica collettiva per dimostrarlo.
Maria – 5^ Liceo Scienze Umane F. Besta - Milano
In quanto giovane rimango piuttosto delusa dalla politica, che vedo agire più per il mantenimento del proprio elettorato piuttosto che per le giuste cause. Sento nei discorsi la paura di ricevere il disappunto degli imprenditori o di perderci dei soldi, sento il forte coinvolgimento di lobby e multinazionali. Vedo la non disponibilità del cittadino medio a rinunciare a un tenore di vita ormai insostenibili. Senza dimenticarci dei politici negazionisti, che vedono nell’impegno degli ambientalisti un “fanatismo ultra-ecologico”. Nonostante la mia sfiducia verso i piani alti, nutro una grande speranza nei cambiamenti che partono dal basso. È nelle piccole realtà che trovo consolazione e motivi per mettermi in gioco nella costruzione di un’alternativa. Guardo alle realtà di consumatori a chilometro zero e alle realtà che puntano al biologico: Guardo al diffondersi del vegetarianismo come cultura di opposizione agli allevamenti intensivi e allo sfruttamento animale. Guardo alle realtà nella società civile che cercano stili di vita alternativi e sobri, basati su valori di condivisione di vita e di risorse economiche. Guardo a chi si occupa di formazione e di sensibilizzazione al tema, che con pazienza insegna nuovi modi di guardare al mondo. Infine, guardo ai giovani che si impegnano in associazioni e collettivi facendo del sano attivismo e un’interlocuzione politica. È importante riconoscere la presenza di persone, movimenti che si oppongono alle logiche ingiuste ed egoiste del nostro tempo.
Aurora– 3^ C. Fossati – Cuggiono
Siamo adolescenti e sentiamo spesso ripetere che siano in una fase particolare di sviluppo e di crescita personale. Investire in questo, sia attraverso lo studio che attraverso esperienze significative, ci rende persone più complete e consapevoli. Non penso che le “esperienze significative” debbano essere necessariamente positive. È dalle cadute che si impara a rialzarsi più forti e si cresce: questo non solo ci arricchisce come individui, ma ci rende anche più capaci di aiutare la società in modo efficace. Vivere in modo autentico e puntare sempre a migliorarsi, secondo me, sono due principi chiave per avere una vita soddisfacente e per contribuire al bene comune.
Carlotta - 3^ Bonecchi - Rho
È necessario il contributo di tutti per avere un mondo sano.
La fratellanza è un principio che si dimostra in particolare tra persone che non sono fratelli di sangue, ma che sono unite da un affetto profondo. Questo affetto può manifestarsi aiutando il prossimo.
Nella vita non bisogna essere egoisti, anzi si ha il dovere di aiutare le persone che hanno bisogno e che sono in difficoltà. Dunque, un mondo dove tutti si aiutano, è un mondo migliore. Ed è proprio questo il principio che si trova alla base di una convivenza pacifica, LA PACE, che può rendere il mondo più unito, perché credere nella pace significa impegnarsi per creare un pianeta migliore nel quale tutti possano avere una vita dignitosa, un lavoro, una casa, l’istruzione e delle cure accessibili. Spesso le persone pensano che la pace sia solamente l’assenza di guerra tra due popoli; invece, questo è uno dei beni più preziosi dell’umanità.
Giulia – 3^ L. Pirandello - Sedriano
Sono molte le cose che facciamo contribuendo alla rovina della nostra terra, ma è impossibile elencarle tutte. Ognuno di noi può aiutare nel suo piccolo, cambiando le sue abitudini e modificando la sua quotidianità. Se la nostra società è basata su un “se non lo fa lui non lo faccio nemmeno io”, per questo è importante prendere l’iniziativa ed essere di esempio. Siamo ancora in tempo per salvare il nostro pianeta e, anche se non possiamo cancellare ciò che è stato fatto in passato, possiamo scegliere ciò che faremo in futuro; quindi, dobbiamo scegliere di salvarlo perché ci sono ancora troppi oceani inesplorati, piante sconosciute e cose non scoperte e non possiamo rischiare di perdere tutto.
Marco – 2^ Don Milani - Lesmo
In questa mia vita, anche se ancora breve, ho individuato quelli che, secondo me, sono i comportamenti e i principi che tutti dovremmo seguire, per fondare una buona e sana società. Un primo valore è il rispetto per l’ambiente, che è fondamentale perché è lo specchio di come siamo: se il nostro ambiente è sporco e non curato, significa che non ci importa molto degli altri e forse neppure di noi stessi. Se invece è pulito e ordinato è segno del fatto che abbiamo a cuore le altre persone e ci impegniamo per garantire a tutti una vita migliore.
Il secondo valore riguarda l’impegno. Questo è un principio più individuale. Per prima cosa ci deve essere impegno in tutto quello che facciamo, nel nostro lavoro e nella nostra vita collettiva. Mettere impegno in ciò che compiamo e vedere i frutti del nostro sforzo ci dà un senso di appagamento e felicità immenso, e le fondamenta di una collettività sono la gioia e la felicità di chi ne fa parte. Il terzo valore necessario per una buona società è la riconoscenza e la capacità di vedere la luce nei momenti bui. Se riusciamo a cogliere quel raggio di luce nelle tenebre, possiamo imparare dagli sbagli e prosperare, perché una società – noi in primis – ha bisogno di cambiamenti per migliorare, perché il tempo passa, il mondo si ammoderna e noi non possiamo permetterci di stare fermi. Lo diceva anche Darwin!
Flavia - 2^ A. Frank- Dairago
Nel percorso della vita si cerca di fare delle buone azioni e delle buone scelte, per sé stessi e per gli altri. Io come molti altri, vivo con dei principi che mi guidano nella quotidianità. Fra questi il valore più importante per me è il RISPETTO perché è alla base dell’educazione. La parola rispetto include soprattutto la tolleranza verso chi è diverso per colore della pelle, religione e cultura. Purtroppo, non in tutti i Paesi del mondo è presente la tolleranza verso le varie forme di diversità: l’umanità ancora non ha capito che la diversità è la vera ricchezza che la Terra custodisce. Uno dei detti che mi accompagna nella vita di tuti i giorni è: “Bisogna rispettare l’albero non per il colore delle sue foglie, ma per la sua ombra”. Quindi le persone si rispettano per quello che sono e non per la provenienza che hanno.
Marianeve - 3^ C. Fossati -Cuggiono
Come ultima parte del discorso, vorrei soltanto lanciare un appello ai bambini che ascolteranno o leggeranno tutto ciò: crescete, imparate, studiate, scrivete, realizzatevi, immaginate, ragionate senza confini e senza paura. È proprio per l’intimidazione che gli adulti, ora come ora, si fermano e non vanno avanti. Invece voi no! Fate del vostro bagaglio culturale la vostra forza, perché sarà il vostro scudo per il resto della vita. Bisogna sapere sempre un po' di tutto, anche di quello che spesso ci appare inutile. Nulla lo è. Tutto è creato per uno scopo, basta solo capire qual è. Più di tutto, però, vi chiedo di pensare con la vostra testa e di fare le vostre scelte, perché indipendentemente dalla parte del mondo da cui si proviene o dalle leggi con le quali si è governati, avrete sempre i vostri ideali e i vostri pensieri. Nessuno ve li potrà mai toccare, perché non sono un oggetto, ma sono dentro di voi. Non lasciateli richiusi nel cassetto della vostra mente, apritelo ed esprimetevi. Chissà, magari resteranno parole al vento, magari si materializzeranno in qualcosa di meraviglioso.
Ilenia – 2^ A. Manzoni - Rosate
Spero con tutto il cuore che non solo ci sarà un bel futuro per tutti ma anche condiviso da tutti, da una società in cui ci si vorrà bene, non importano le diversità di etnia, religione, pensiero, basta che ci sia libertà per chiunque se la meriti. Insomma, è come se il valore e principio principale sia quello di essere fratelli, quindi di volersi bene e rispettarsi. Importante è il senso di fratellanza che ci unisce tutti, ora e in una futura società, così che questa possa essere “sicura”, lontana da guerre, cattiverie, malattie…. Infine, penso di poter riassumere in queste ultime righe il mio pensiero, dicendo che nel mio piccolo ho capito cosa serve per una vita ed un futuro migliore, per me, e soprattutto con chi non può intervenire nel cambiare il mondo, come gli animali, e con chi chiede aiuto senza parole come la Terra che ci circonda.
Andrea – 2^Don Milani - Lesmo
La parola “rispetto” deriva dal verbo latino “respicere”, letteralmente “guardare nuovamente” “guardare indietro” significa avere cura, preoccuparsi di qualcosa o qualcuno. Proprio ieri ho iniziato un corso di latino, quindi mi sono incuriosito e ho cercato il significato di questa parola. Ho scoperto che si tratta di una parola di origine latina, come tante altre parole della lingua italiana.Per quanto riguarda rispetto è una parola che ha un significato profondo e può trovare applicazione in molteplici ambiti: rispetto per sé stessi, per gli altri, per le regole, per le idee altrui e per il pianeta. Insomma, il rispetto è il valore alla base di tutto.
Sophia – 3^ Gino Strada – Pieve Emanuele
Omicidi, guerre, disastri ambientali continueranno ad esistere, forse sarò diventata più grande, forse prenderò ancora l’autobus per andare in orchestra e cederò ancora il posto ad un vecchietto, o a qualcuno che ne ha più bisogno, Eh sì…. Nel mio piccolo forse avrò migliorato la vita di qualcuno insieme alla mia. Piccoli gesti, a volte solo un sorriso, un atto di gentilezza, un atto di amore come la condivisione di un panino con un compagno di scuola che ha dovuto abbandonare la propria terra perché scappato dalla guerra. Eh, sì, voglio sperare di poter migliorare me stessa e insieme a me la mia generazione. E di tanto in tanto, perché no?! Il mondo intero, ponendo nuovi valori positivi, fare qualcosa di buono, per rendere la vita un posto migliore. Allora, dai, che aspetti, tu che leggi, prova a fare qualcosa anche tu nel tuo piccolo, ogni giorno, nonostante tutto e tutti provare a essere un atto d’amore per te e per l’intero mondo: forse può davvero fare la differenza
Josef – 3^ A. Volta - Inveruno
Secondo una mia logica i valori e principi che guidano i nostri comportamenti sono:
Coraggio: spesso la vita ci mette davanti a situazioni difficili, a bivi pericolosi, nei confronti delle quali occorre far venire fuori il nostro coraggio e combattere per quello che vogliamo ottenere.
Onestà: valore che non deve venire mai meno, perché da essa ci costruiamo anche la nostra identità e la nostra immagine davanti agli altri.
Lealtà: comporta fatica, impegno, costruzione giornaliera, rispetto delle regole della società in cui si vive e di quelle dettate dalla comunità internazionale.
Fedeltà: presuppone il mantenimento delle promesse fatte.
Umiltà: virtù per la quale l’uomo riconosce i propri limiti, scappa da ogni forma di orgoglio, superbia, di emulazione. In realtà, è proprio facendo sì di essere sé stessi che ci guadagniamo la stima altrui e ci caratterizziamo come esseri unici ed irripetibili.
Alessandra – 2 ^ A. Duca D’Aosta - Ossona
Per quanto riguarda la società non so se ho le idee chiare su come poter fate la mia parte per costruire una società migliore, ma sicuramente il valore del rispetto nei confronti degli altri può fare la differenza. Prima di tutto evitare comportamenti razzisti, a scuola non prendere in giro chi non capisce qualcosa durante la lezione, non bullizzare dal vivo o online i nostri coetanei, non fare body shaming.
Per quanto riguarda la mia vita, i valori e i principi che mi guidano sono il rispetto, la volontà, l’impegno, la calma, anche se a volte si esaurisce facilmente, la disponibilità e la preoccupazione nei confronti delle persone che mi circondano. Il rispetto, e secondo me, deve essere reciproco; ogni persona ha le proprie caratteristiche e peculiarità che, a volte, possono infastidire, ma dovremmo cercare sempre di rispettarci.