Il gioiello di Somma Lombardo

La storia di una famiglia che continuerà a vivere attraverso i documenti e i racconti di coloro che hanno potuto conoscerne i protagonisti

A cura di Fondazione Visconti di San Vito

Immersa nella natura del Parco del Ticino e a pochi passi dal Lago Maggiore, sorge una poco conosciuta meraviglia del nostro territorio: il Castello Visconti di San Vito di Somma Lombardo. Sebbene storicamente legati alla città di Milano, i Visconti hanno lasciato traccia della loro importante presenza storica anche nel varesotto.
Proprio nella cittadina di Somma Lombardo, infatti, sorge una maestosa residenza che presenta un’architettura assai particolare: il nucleo più antico nasce attorno al XIII secolo e, in quanto dimora (pressoché estiva) della Famiglia fino al 1997, subisce diverse trasformazioni strutturali attraverso i secoli.

Il maniero originario – il cosiddetto “Cortile degli Armigeri” – sorge con funzione di rocca difensiva, tant’è che ancora oggi, osservandolo, si coglie immediatamente questa sua natura: un cortile chiuso su tutti i lati con torri a difesa del proprio ingresso. Attualmente, questa parte risulta essere la più moderna, all’interno della quale vengono ospitati eventi letterari, meeting aziendali, cerimonie private di vario genere e mostre d’arte (come le istallazioni fisse dell’artista novecentesco Giancarlo Sangregorio, a cui il 7 giugno e il 14 settembre verranno dedicati due momenti con visite a cura di esperti d’arte).

Il “Castello d’Estate”, ossia la parte ad oggi aperta alle visite al pubblico, nasce invece qualche secolo più tardi. Nel 1448, quando a Milano viene proclamata la Repubblica Ambrosiana, la famiglia Visconti si vede costretta ad abbandonare la città. In questa circostanza, i due fratelli Francesco e Guido Visconti si trasferiscono nella proprietà di Somma in pianta stabile, dedicandosi all’ampliamento e all’abbellimento dell’antica magione. 

Varcando la soglia del portone d’accesso al “Castello d’Estate”, si ammira uno splendido cortile incorniciato sul fondo da un importante porticato che, oltre a una notevole collezione di armi e armature, ospita la radice del leggendario Cipresso, qui conservato come simbolo della millenaria storia della zona.
Degna di particolare considerazione è inoltre l’ala museale del Castello, nella quale ci si interfaccerà, da un lato con la storia della Civiltà di Golasecca (IX-II sec. a.C.), raccontata dalle urne cinerarie e dai ritrovamenti archeologici ad essa collegati; dall’altro con la collezione di cimeli e documenti appartenuti al conte Gabrio Casati, noto personaggio del Risorgimento italiano.
La particolarità che rende questo Castello una vera e propria gemma rara è che rimarrà proprietà dei Visconti di San Vito fino al 1997, dunque il visitatore si immerge in un viaggio che lo accompagna nella storia della Famiglia attraverso i secoli. A rendere unica l’atmosfera, il ricco arredamento che ne completa ogni sala con foto, ritratti e cimeli di famiglia.
Nello splendido Salone d’onore, regnano sovrane l’imponenza e l’eleganza degli affreschi: risalenti ai primi anni del XVII secolo e commissionati da Ermes Visconti per celebrare un matrimonio che ha portato con sé un’importante alleanza strategica, sono attualmente oggetto di ricerca a opera di studiosi, per stabilirne al meglio le influenze, la fattura e soprattutto la paternità. A suscitare meraviglia nei turisti di tutto il mondo, tuttavia, resta la sala dedicata ai piatti da barba. Scelta assai particolare, la collezione prende il via con il marchese Carlo Ermes Visconti a metà del 1800, diventando una tradizione di famiglia che durerà fino alla prematura scomparsa nel 1997 dell’ultimo esponente, Gabrio Visconti di San Vito.
Proprio per volontà testamentaria dello stesso Gabrio, nel 1998, nasce la Fondazione Visconti di San Vito Onlus, affidata all’amico fraterno avv. Gaetano Galeone. La Fondazione ha come scopo quello di preservare e tramandare la storia di una famiglia che, ad oggi, purtroppo, non conta alcun erede, ma che potrà continuare a vivere attraverso i documenti storici e i racconti di coloro che hanno potuto conoscerne i protagonisti. Inoltre, la Fondazione si impegna nel tutelare, promuovere e valorizzare il proprio patrimonio culturale, artistico e storico.
Orari di apertura: tutte le domeniche e le festività da aprile a ottobre, 
con visite guidate dalle ore 10:00. Ultimo ingresso alle ore 17:00. 
Chiusure: Pasqua e 15 e 17 agosto.
Si accettano prenotazioni per visite guidate infrasettimanali 
per gruppi superiori alle 20 persone.
Si organizzano cerimonie private, meeting aziendali 
ed eventi di ogni genere.
Castello Visconti di San Vito
Piazza P.C. Scipione, 2 – Somma Lombardo (VA)
telefono (+39) 0331-256337/ (+39) 366-7507462
e-mail: castellovisconti@libero.it – www.castelloviscontidisanvito.it

Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in formato pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013