Il percorso di decarbonizzazione in Europa: il programma FIT for 55

Questo articolo vuole essere il primo di una serie nell’ambito di una rubrica mensile alimentata con costanza e attenzione dal Gruppo Energia ed Ecologia sui programmi concreti che la Comunità Europea (e in particolare il Governo Italiano) realizzerà nell’ambito del Green New Deal

Fit for 55 è lo strumento operativo della UE per raggiungere gli obiettivi del Green Deal entro il 2030 ma, come vedremo più avanti in dettaglio, sono al momento solo proposte, sia nuove che revisioni di regolamenti e direttive attuali, che necessiteranno di negoziazioni tra i Paesi membri, i quali poi a loro volta dovranno recepirle e attualizzarle in modalità anche diverse, a seconda delle caratteristiche e delle convenienze proprie dei singoli, pur rispettando i confini e le finalità dei nuovi Regolamenti.
Ecco dunque  l'obiettivo che che il Gruppo Energia ed Ecologia si pone: informare puntualmente i lettori proprio riguardo a nuove direttive, decreti, regolamenti attuativi, attività concrete, che lo Stato italiano varerà, e realizzerà nel prossimo futuro per raggiungere, attraverso le tematiche individuate dal Fit for 55, gli obiettivi del Green New Deal nel 2030. 
Fabio Pansa Cedronio

Vanni Bruscaglioni

Socio ALDAI-Federmanager e componente del Gruppo Energia ed Ecologia



Ma che cos’è in concreto il Fit for 55? Vale la pena spiegarlo anche per sommi capi soffermandosi poi sugli aspetti principali….
Per allineare l’UE alle sue ambizioni climatiche, il 14 luglio la Commissione europea ha adottato il pacchetto climatico Fit for 55, che illustra le proposte legislative per raggiungere entro il 2030 gli obiettivi del Green New Deal. In particolare, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 55% rispetto ai livelli del 1990, con per arrivare alla carbon neutrality per il 2050.
Il pacchetto di proposte prevede revisioni di regolamenti o direttive esistenti e proposte nuove, è pensato per dare gli strumenti e le regole all’Unione in un percorso di decarbonizzazione, e per impostare una strada efficace e ordinata da qui al 2050. La legge europea sul clima, approvata qualche settimana prima, ha reso vincolanti questi obiettivi.
Il traguardo del 55% è estremamente ambizioso. Per fare una comparazione, dal 1990 al 2020 le emissioni nell’Unione europea si sono ridotte del 20%. Il Green New Deal intende ridurre le emissioni dal 20 al 55% in meno di dieci anni.

Gli elementi principali del pacchetto Fit for 55

Fit for 55 cambierà profondamente il modo in cui usiamo - e in alcuni casi abusiamo - dell’energia. Il pacchetto contiene 12 iniziative, sia modifiche di legislazioni esistenti sia nuove proposte. Nella figura il Fit for 55 viene raffigurato come composto da 4 tematiche principali : Clima, Energia, Trasporti e Tassazione/Commercio cui riportano le proposte nuove e le revisioni di regolamenti descritte negli esagoni. Guardiamole in dettaglio: 
  • Modifica della Direttiva sull’efficienza energetica (EED), riafferma il principio che l’efficienza energetica debba essere la prima priorità e richiede agli Stati membri, nel 2030, una riduzione del 39% della energia primaria rispetto al 1990. Tale obiettivo diventa obbligatorio e si traduce in un consumo non superiore a 1.023 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio per il 2030.
  • Revisione della Direttiva sulle rinnovabili (RED) che aumenta l’obbiettivo del contributo di tali fonti al mix energetico dal 32 al 40% per il 2030. L’obiettivo più ambizioso potrà contare sulla riduzione dei costi per le rinnovabili, riduzione che ha permesso nel 2019 al solare e all’eolico di produrre congiuntamente più elettricità del carbone nell’Unione Europea.
  • Revisione del sistema di scambio delle emissioni (EU ETS) che funziona secondo il principio di una limitazione delle emissioni per le 10.000 installazioni coperte dal meccanismo stesso. Le emissioni sono ridotte ogni anno e le installazioni possono cedere o acquistare allowance”a seconda che abbiano ecceduto o diminuito le emissioni.
 Misure nel campo dei trasporti:
  • Revisione del regolamento per la riduzione delle emissioni di CO2 per autovetture e furgoni, che mira a dirigere gli investimenti necessari sui veicoli a zero emissioni e ad aumentare la loro diffusione. Le misure propongono che le case automobilistiche riducano del 55% rispetto ai livelli attuali le emissioni dei nuovi veicoli entro il 2030.
  • Nuove iniziative per l’Aviazione (ReFuelEU Aviation) che obbligherà i fornitori di carburante destinato agli aerei che si riforniscono in aeroporti su territorio comunitario, a miscelare con livelli crescenti di carburante sostenibile
  • Nuova iniziativa per la Marina (FuelEU Maritime) che mira a stimolare l’adozione di carburanti marittimi sostenibili e tecnologie a zero emissioni, stabilendo un limite massimo sul contenuto di gas serra delle fonti energetiche usate dalle navi che approdano nei porti dell’UE.  
  • La creazione di un Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM), in pratica una tassa CO2 sull’import di cemento, ferro, acciaio, alluminio, fertilizzanti ed elettricità, nel caso gli stessi non siano prodotti con adeguati standard rispetto alle emissioni. L’obiettivo è di proteggere le nostre industrie da una concorrenza sleale di produttori non europei che non sono soggetti a standard ambientali simili ai nostri. La misura dovrebbe evitare la delocalizzazione di certe produzioni verso nazioni con standard ambientali meno stringenti.
Il pacchetto include inoltre una revisione: 
  • della Direttiva sulla tassazione “minima” (ETD) dei prodotti energetici. 
  • del Regolamento su uso del suolo, cambio di destinazione d’uso del suolo e silvicoltura (LULUCF) che possono contribuire alle emissioni catturando o rilasciando CO2.
  • del Regolamento Effort Sharing (ESR) per la riduzione delle emissioni nei settori non coperti dal sistema di scambio delle emissioni.
È importante sottolineare che le proposte del pacchetto Fit for 55  sono solo la fase iniziale di un ciclo di negoziazioni con il Parlamento europeo e il Consiglio. Come dicevamo all’inizio dell’articolo, il risultato finale sarà un compromesso fra Stati membri con diversi mix energetici e diverse sensibilità rispetto alla sfida climatica.
Come promesso, sarà cura del Gruppo Energia ed Ecologia, aggiornare i lettori sugli sviluppi concreti che il programma Fit for 55 assumerà in Europa ed in Italia.
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