Convegno sull’inganno generazionale
L'analisi oggettiva e d'attualità proposta dalle autrici del libro “L’inganno generazionale” mette in discussione il falso mito del conflitto per il lavoro, stimolando il dibattito dei partecipanti al convegno realizzato a Milano il 12 maggio nell'Aula Consiliare di Palazzo Marino, in Piazza della Scala, per trovare soluzioni innovative e riprendere la via dello sviluppo smarrita negli ultimi 10 anni.
Franco Del Vecchio
Segretario CIDA Lombardia - lombardia@cida.it
Nonostante un quarto di secolo di dibattito sul lavoro e sulla previdenza non si è consolidata nel Paese una percezione della realtà oggettiva e si è smarrita la via del benessere per tutti, partendo dall’assioma: il lavoro si crea con la competitività e la pensione con il risparmio.
Da anni il confronto politico è influenzato da interpretazioni soggettive della realtà per sostenere ideologie ed interessi di parte, senza una visione condivisa del futuro.
Il risultato degli interventi “tampone” frutto di sterili dibattiti è sotto gli occhi di chi vuol leggere la realtà: occupazione al 57,7%, la più bassa d’Europa; debito pubblico al 132,7%, inferiore solo alla Grecia; tasso di sviluppo inferiore all’1% ed indice di povertà al 19,4% secondo i dati ISTAT.
In tale situazione è ragionevole doversi preoccupare del futuro dei giovani e della sicurezza degli anziani.
Nel nostro Paese purtroppo le preoccupazioni sono alimentate più dalle polemiche tese a suscitare indignate lamentazioni, che dall’analisi della situazione, perché prevale la volontà di delegittimare gli avversari piuttosto che trovare insieme il modo di imboccare la via della ripresa economica e valoriale. Insomma c’è un vuoto di cultura manageriale e di leadership che nessuno finora ha tentato seriamente di colmare.
La pubblicazione del libro “L’inganno generazionale” offre l’occasione per riaprire il dibattito alla luce di nuovi elementi di riflessione.
Ne abbiamo parlato a Milano, nel convegno sull'analisi oggettiva delle opportunità di lavoro e delle prospettive previdenziali per superare "Il falso mito del conflitto per il lavoro".
Hanno partecipato al dibattito moderato dal giornalista Walter Passerini e che ho avuto l’onore di introdurre come segretario CIDA Lombardia: le autrici del libro "L'inganno generazionale" Alessandra del Boca (Professore ordinario di Politica economica all’Università di Brescia) e Antonietta Mundo (consigliere di amministrazione di Unipol Gruppo e coordinatrice della commissione previdenza CIDA), il Consigliere Economico di Palazzo Chigi, Marco Leonardi e il Consigliere CIDA Lombardia Marco Ballarè.
Nel dibattito sono stati commentati e smontati i luoghi comuni e per far luce sui dati che rivelano una realtà talora rassicurante. La disoccupazione giovanile riguarda davvero il 40% dei soggetti o si tratta di un inganno statistico per amplificare il fenomeno? È vero che i giovani possono trovare lavoro solo quando i più anziani liberano posti andando in pensione? Le statistiche dicono una cosa diversa e il problema da risolvere sta nella creazione di opportunità di lavoro, rimuovendo gli ostacoli alla competitività ben evidenziati dal recente rapporto “The EU Regional Competitive Index”: efficacia delle istituzioni; lotta all’evasione fiscale; infrastrutture; stabilità macro economica; efficienza del mercato del lavoro; aggiornamento tecnologico e innovazione.
Un patto fra le generazioni richiede che si smetta di guardare al passato per ragionare seriamente di soluzioni per il futuro. I dati presentati nella libro e le riflessioni proposte dalle autrici indicano la via in un welfare che svolga la doppia funzione: preparare ex ante perché non c’è futuro senza occupazione e riparare ex post, rispondendo ai bisogni di ciascuno, formando capacità che accrescano le opportunità e il benessere di tutti.
Un convegno fuori dagli schemi perché finalmente sono affrontati in modo oggettivo ed originale i problemi veri e prioritari del Paese, analizzando con la necessaria attualità dati di fatto e prospettive, per riflettere sulle iniziative realmente utili per riprendere la crescita ed offrire alle nuove generazioni meno debito pubblico e più prospettive di lavoro in Italia.
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