La salute in Europa

Per un'organizzazione europea della salute

Raffaele Tasserini

Coordinatore GdL Dirigenti per l'Europa ALDAI-Federmanager

C’è voluto il Covid per far capire che la salute non è solo uno strumento che serve a garantire la sicurezza sanitaria collettiva, ma anche il più grande investimento in termini di sviluppo economico e progresso sociale che si possa immaginare: popoli sotto frequente minaccia di pandemie, che provocano contesti sociali malsani e imponenti crisi economiche, non possono sperare in un futuro sereno. Vale per tutti i popoli della Terra, anche i più ricchi e più avanzati. 
Quale lezione dobbiamo trarre? 
In questo dramma sanitario ed economico globale la Scienza ha ben dimostrato la sua prontezza nell’allestire vaccini efficaci e la Logistica Militare la sua efficacia nell’azione di distribuzione e vaccinazione di massa, almeno in Italia. 
Purtroppo, non è andata così, soprattutto nelle prime fasi quelle decisive, per le strutture sanitarie, produttive, amministrative, logistiche di tutte le nazioni, anche quelle più progredite. Massimamente poi quelle dei Paesi in via o senza via di sviluppo, che costituiscono comunque pericolo per tutti.  
Si può dire che tutte le nazioni del mondo si sono trovate inermi e sprovviste di fatto di farmaci strategici, vale a dire di farmaci contro quelle epidemie devastanti che, se in passato hanno segnato la fine di intere etnie e civiltà, ancor oggi rappresentano gravi rischi umani ed economici per intere nazioni.
Contro un nemico invisibile, mutevole, che non conosce frontiere e ha come alleata validissima per la sua diffusione la globalizzazione, vale a dire la libera e sempre più intensa circolazione di uomini, merci e capitali su tutto il pianeta, fulcro stesso del progresso economico e civile umano, la difesa da approntare deve essere all’altezza del pericolo. 
La lezione che dobbiamo trarre è che, come europei, dobbiamo unire le nostre migliori forze scientifiche, tecniche e sanitarie-militari per concentrarle in un unico obiettivo: prevenire ed evitare che in futuro quanto oggi subiamo non si ripeta.
Una soluzione 
Questo può essere realizzato attraverso l’Agenzia Europea per la Salute, come viene proposto dal Prof. Massimo Florio, su incarico del Parlamento Europeo. Il compito dev’essere quello di finanziare e coordinare le attività di ricerca scientifica pubblica e privata europea, con opportuni accordi e contratti, per realizzare e brevettare i farmaci strategici suddetti. Per rendere poi operativi tali brevetti, sempre in collaborazione e coordinazione con le Aziende del farmaco specializzate in questa tipologia di farmaci.
Il Prof. Florio ha recentemente sviluppato queste idee nel libro “La privatizzazione della conoscenza, Tre proposte contro i nuovi oligopoli” (Laterza 2021). 
Come agire una volta realizzata l’Agenzia Europea per la Salute
Sarà necessario non solo predisporre i contratti con le Aziende e i siti di produzione, ma anche le strutture logistiche indispensabili, pronte alle operazioni di intervento per l’isolamento dei focolai, lo stoccaggio, il trasporto, la distribuzione e la somministrazione dei vaccini e dei farmaci. 
Personalmente propongo e sostengo che le strutture logistiche debbano essere affidate a chi ha le competenze e deve avere autorità e mezzi per farlo, vale a dire una Struttura Militare Sovranazionale Sanitaria Europea, costituenda sul modello della Croce Rossa, come sapete fondata da Henry Dunant – che vi ricordo fu poi anche proprio per questo il primo Premio Nobel della Storia - per la Pace. 
Tale Struttura Sanitaria Sovranazionale avrà il compito di collaborare con le analoghe Strutture dei rispettivi Stati Nazionali per mille ragioni che si possono riassumere in un concetto: se l’intervento di una Struttura Sovranazionale può fornire tutti i mezzi necessari per far fronte a una pandemia in modo sufficiente e tempestivo, solo le singole Strutture Nazionali possono avere la conoscenza capillare del proprio territorio, per raggiungere tutti i focolai d’infezione. Una collaborazione così impostata può costituire sinergia d’azione e garanzia di efficacia esecutiva. Questo ha tanto più peso quando si pensi ad interventi nei Paesi in via di sviluppo. 
Tale proposta è in armonia con quanto in questi giorni sancito nel Trattato Francia-Italia firmato a Roma, riguardante - tra i tanti obiettivi - anche una riforma dell’OMS. Anche in Europa agisce una OMS - Ufficio Regionale per l’Europa, con sede a Copenaghen.
Bisogna infine ben impostare e risolvere la complessa questione dei contratti di compartecipazione alla proprietà intellettuale ed economica dei brevetti nel rispetto degli impegni e degli apporti dei vari attori coinvolti: inventori, finanziatori e produttori pubblici e privati. I brevetti infatti riguardanti i vari componenti di un farmaco, i procedimenti e i macchinari, le aziende e le diverse nazioni interessate, possono essere numerosi, e anche le varie legislazioni brevettuali e i riconoscimenti reciproci dei brevetti stessi possono richiedere interventi e accordi particolari. Ma tutto può essere superato se visto in un’ottica di interesse globale, in quanto è in gioco se non la sopravvivenza, la sicurezza sanitaria ed economica di tutti i popoli. Il pericolo esisterà fino a quando anche una sola popolazione sperduta sul pianeta Terra non sarà protetta.

SAVE THE DATE
LA SALUTE IN EUROPA – Per una Organizzazione Europea della Salute, secondo incontro

25 gennaio 2022 h. 17.30 in videoconferenza Zoom

  • Raffaele Tasserini, Coordinatore del Gruppo Dirigenti per l’Europa -  Presentazione dell’incontro e chairman coordinatore degli interventi. 
  • Prof. Massimo Florio, Professore di Scienza delle finanze Univ. Milano - l’Agenzia Europea della Salute, aspetti economici – scientifici – politici 
  • Brig. Gen. Claudio Zanotto, Ispettorato Generale della Sanità Militare -  La necessità della Collaborazione Logistica Sanitaria Interforze Europea in una pandemia per il controllo e la lotta contro la sua diffusione.  
  • Dr. Enrico Zanoli - Consiglio dell’Ordine dei Consulenti in Proprietà Industriale: Brevetti su Vaccini e Farmaci strategici tra Enti pubblici e Aziende private, aspetti contrattuali e legislativi. 
Promotore: Giovanni Sansò    

Per registrarsi e ricevere il link per collegarsi all'evento www.aldai.it

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