Fiscalità ed Evasione Fiscale
Tavola Rotonda Webinar 4 Novembre ore 17:30 -19:30
La recessione, aggravata dalla pandemia è confermata dalla riduzione del 12,8% del PIL italiano nei primi due trimestri dell’anno; una riduzione prossima alla media del 12% dei 27 Paesi dell’Unione Europea, ma tre punti percentuali peggiore della Germania, che continua con i Paesi nordici a tenere meglio di altri: Francia 1% peggio dell’Italia, Spagna -18,5%, UK addirittura -20,4%.
A cura della segreteria CIDA
Verrebbe da dire “mal comune mezzo gaudio” o “c’è chi sta peggio di noi”, bisogna anche considerare che il Pil sarebbe diminuito di circa il 18% senza i 100 miliardi, a debito, per la cassa integrazione e le iniziative di assistenza. Ma lo sguardo di chi sente la responsabilità del futuro del Paese è rivolto a chi sta meglio. E poi chi ha una visione sistemica non si limita ad osservare la “caduta del PIL”, ma lo analizza in relazione al debito pubblico per valutarne le prospettive di sostenibilità, per individuare quindi le iniziative e i relativi investimenti.
Il libro di Alberto Brambilla: “Le scomode verità” la cui recensione è pubblicata in questo numero di Dirigenti Industria apre una finestra sulla realtà del Paese; una realtà che i media e la politica abilmente celano spostando l’attenzione sulle contese e le cronache che aumentano l’audience e il consenso. Ma non tutti sono disposti a cedere il diritto di pensare ed è aumenta la preparazione, la capacità di analisi e riflessione critica delle persone che si sono impegnate nello studio e nella vita. La gestione democratica della “Cosa pubblica” implica trasparenza e oggettività, per favorire la partecipazione, la condivisione degli obiettivi e l’impegno per un progetto di Unità Nazionale che possa appassionare il Paese più delle quotidiane baruffe chiozzotte.
I fondi europei e in particolare i prestiti che aumenteranno di 127 miliardi il debito pubblico, che prima o poi dovremo restituire, devono essere investimenti ad alto rendimento e non l’occasione per aumentare la spesa corrente. La recessione aggravata dall’epidemia richiede senso di responsabilità ed è l’occasione per ridurre gli sprechi e far emergere il sommerso.
Il 4 novembre “Giornata dell'Unità Nazionale” CIDA ha organizzato una Tavola Rotonda Webinar per mettere a confronto le valutazioni e le proposte di Alberto Brambilla, Carlo Cottarelli, Davide Giacalone, Riccardo Alemanno e Mario Mantovani per delineare iniziative concrete e prospettive sostenibili per il Paese che vorremmo.
Sono tanti i temi di interesse della persone che hanno a cuore il futuro del Paese e, nelle due ore della Tavola Rotonda, concentreremo l’attenzione sulla fiscalità e in particolare sull’evasione fiscale cercando di rispondere ad alcune domande che si pone la dirigenza pubblica e privata rappresentata dalla Confederazione Italiana dei Dirigenti ed Alte professionalità CIDA.
- Vogliamo essere un Paese di formiche o di cicale che preferiscono vivere alle spalle di qualcun altro?
- In 50 anni siamo passati da una paginetta per la dichiarazione dei redditi a decine di pagine accompagnate da volumi di spiegazione. La giungla contributiva favorisce più la fiscalità generale o gli evasori?
- Il progresso tecnologico ha aumentato nell’ultimo secolo la produttività e la ricchezza disponibile, come mai è avvenuto nella storia dell’umanità. Come distribuire la ricchezza in funzione del merito e del diritto di tutti alla sopravvivenza? Quali sono gli impedimenti al reddito universale uguale per tutti incassabile o detraibile dalle tasse?
- La trasformazione digitale offre l’opportunità di semplificare il rapporto con i contribuenti e permette un più efficace controllo degli evasori. Sarebbe utile investire in un progetto di digitalizzazione per individuare i sospetti evasori che spendono più di quel che guadagnano e posseggono, come avviene in Germania ed altri Paesi?
- Insomma, come pagare tutti per pagare meno, rendendo il Paese più onesto e civile?
Evento in diretta streaming sul sito CIDA