Indagine sulle dichiarazioni dei redditi
Il quarto rapporto sulla fiscalità evidenzia che metà del conto del welfare è pagato da meno di 3 milioni di contribuenti. Per saperne di più e per sostenere l'equità fiscale per pagare tutti meno tasse, partecipa al convegno che si terrà nella sala conferenze dell'acquario civico di Milano martedì 27 giugno mattina dalle 10.
Marilena Ganci - Consigliere ALDAI Federmanager
Presso la sala convegni dell’acquario civico di Milano sarà presentato il 27 giugno il quarto rapporto sulla fiscalità analisi realizzato dal Centro Studi e Ricerche di Itinerari Previdenziali presieduto dal prof. Alberto Brambilla coautore della ricerca assieme a Paolo Novati.
L’analisi sostenuta anche da CIDA Confederazione Italiana Dirigenti e Alte Professionalità evidenzia che in Italia ci sono 62 contribuenti su 100 abitanti, ma solo 51, hanno versato almeno un euro, e quindi la metà non ha versato alcun contributo ed è a carico di qualcuno.
Metà dei versamenti IRPEF sono a carico di meno di 3 milioni di contribuenti, 5 abitanti su 100, che fanno parte degli scaglioni con redditi superiori a 35.000 € composti dal 61% da dipendenti qualificati, 32% da pensionati e solo il 7% da autonomi.
Il grafico evidenza una progressione fiscale a carico di una minoranza di contribuenti “onesti”, nemmeno sufficiente a pagare il conto dell’assistenza e della sanità.
I lavoratori dipendenti pagano il 60% del totale dei versamenti IRPEF e i pensionati il 34,5%, mentre i lavoratori autonomi versano solo 9,4 miliardi di euro pari al 5,5% del totale.
È la prova evidente dell’Italia dei furbi da perseguire perché pagando tutti le tasse potremmo pagare tutti di meno affermando il tanto sbandierato principio di “equità”..
Questa situazione è stata definita da Michele Carugi “la dittatura della maggioranza” che cerca il consenso elettorale a spese del contribuente “onesto”. Del resto cavalcare la “povertà” ha spesso pagato in un Paese con il 50% a carico di qualcun altro e nel quale i servizi piovono come miracoli, mentre ben sappiamo che il conto prima o poi si deve pagare.
Allora, quando si dovrà in autunno predisporre la manovra per far tornare i conti pubblici, ricordiamoci che esistono gli evasori e rispettiamo i cittadini onesti, i manager in servizio e in pensione che le tasse e i contributi li hanno sempre pagati e continuano a pagarli per sé e per altri sei.
Maggiori informazioni sul convegno del 27 giugno nell'articolo "Equità Fiscale" e per l'iscrizione gratuita al convegno cliccare qui.