Virtuosa Lombardia

Il trasporto pubblico nella regione più attrezzata d’Italia

Il convegno, organizzato dal Comitato “Infrastrutture, Trasporti e Logistica”, che si è tenuto martedì 27 settembre 2016 con titolo “Ferrovie e servizi”, aveva come obiettivo il confronto di posizione tra alcuni dei principali responsabili del Trasporto Pubblico Locale (TPL) in Lombardia.

Gennaro Bernardo

Coordinatore Comitato Infrastrutture, Trasporti e Logistica ALDAI

Dopo l’introduzione dello scrivente, salutata la presenza del CIFI (Collegio degli Ingegneri Ferroviari), di ACG (Associazione Alta Capacità Gottardo), dell’Ordine degli ingegneri, dell’AEC (Association Européenne des Cheminot), dell’UTP (Associazione Utenti del Trasporto Pubblico) e dell’ASSIDIFER (dirigenti del settore ferroviario), ha preso la parola la prima relatrice, Rosa Frignola, ingegnere in RFI e responsabile della Pianificazione e Gestione della circolazione ferroviaria su tutta l’Area da Torino a Trieste. RFI è il gestore dell’infrastruttura ferroviaria, con compiti di gestione, mantenimento e sviluppo della Rete, che nella sola Lombardia si sviluppa per circa 1.680 Km con 300 stazioni ed ha in programma investimenti per circa 3,8 miliardi di euro.  Se a livello generale l’obiettivo è quello di spostare su rotaia il trasporto merci superiore ai 300 km, così da superare il 30% del trasportato entro il 2030 (come da precisi obiettivi comunitari), a livello regionale gli sforzi si concentrano attualmente su interventi di miglioramento della Rete dal punto di vista delle caratteristiche di sagoma, di peso assiale e di lunghezza dei convogli. Per quanto attiene al trasporto viaggiatori RFI sta investendo sul Nodo di Milano e sulle linee ad esso afferenti con interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico. Il totale complessivo degli investimenti in Lombardia ammonta a circa quattro miliardi di euro. 
Alberto Minoia, un ingegnere di origine RFI ora Direttore Operativo di Trenord (l’impresa ferroviaria compartecipata tra Ferrovie Nord Milano e Trenitalia), ha fornito un quadro molto incisivo di quest’azienda, le cui cifre più significative si sintetizzano come segue: 
  • passeggeri trasportati giornalmente 714mila;
  • fatturato annuo 800 milioni di euro;
  • dipendenti 4.200;  
  • corse giornaliere 2.300 su 2.000 km di rete e 422 stazioni;  
  • convogli impegnati 330.
Minoia ha spiegato come questi volumi siano notevolmente più alti di quelli delle altre principali regioni italiane ed ha ricordato come rimanga centrale nella cultura di Trenord la sicurezza dell’esercizio e la qualità del servizio, nonché la sicurezza del lavoro del proprio personale. 
La flotta ferroviaria trova supporto in sei siti di manutenzione, Fiorenza, Novara, Cremona, Lecco, Iseo e Camnago, che lavorano a tempo pieno alle manutenzioni di primo e secondo livello dei convogli. Per prendere diretta conoscenza dell’organizzazione del più grande di questi siti, quello di Fiorenza, situato nella prima periferia dell’ovest milanese, i membri del Comitato ITL, entro l’anno, potranno partecipare ad una visita tecnica agli impianti. L’obiettivo di puntualità che Trenord sta perseguendo è quello del superamento del valore dell’I5 (indice che, in percentuale, indica il numero dei treni giunti a destinazione entro i 5 minuti dall’orario previsto). Tale valore è passato dal 79% del novembre 2014 all’87% dell’anno in corso. L’azienda inoltre è fortemente impegnata al miglioramento dell’efficacia dell’informazione a bordo treno, specie nei momenti di crisi. 
Dante Scoccianti, ingegnere in Regione Lombardia, ha poi illustrato il nuovo quadro programmatico costituito dal Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti 2016, che arriva dopo un precedente piano del 1982. Ci sono voluti dunque trentaquattro anni per ridare centralità ad un trasporto, oggi più che mai multimodale e con attenzione particolare dedicata a sicurezza ed emissioni. 
In Lombardia, in controtendenza rispetto al livello nazionale, dal 2002 al 2014 il trasporto collettivo è passato dal 14 al 19% del totale, contro una media nazionale dell’11%. Ed il peso dell’auto si è ridotto dal 69 al 62%. Scoccianti ha segnalato che un controllore autorevolissimo, Marco Ponti, professore del Politecnico, ha calcolato benefici stimati per circa 900 milioni annui derivanti da questa politica di trasporto. 

Egli ha poi ricordato un elemento molto importante: il rapporto (virtuoso) tra tariffe e costi supera oggi in Lombardia il 43% e l’incremento di offerta ferroviaria migliora più che proporzionalmente i ricavi. 
Strategia della Regione rimane quella dell’integrazione dei modi di trasporto ed in futuro, a fronte di investimenti previsti, nel medio periodo, per circa 20 miliardi di euro, un 55% di quell’ammontare dovrebbe essere dedicato al TPL, suddiviso tra un 40% nel ferroviario ed un 15% in altri mezzi, con l’altro 45% dedicato al sistema stradale. 
Da tutte queste cifre scaturisce un quadro che, nei tempi difficili attuali, mostra elementi di positività ed induce a qualche ottimismo. Dai presenti sono venute molte domande: Fornaroli (segretario UTP) ha sottolineato l’opportunità di non ridurre l’impegno sul trasporto urbano in zone periferiche. 
Eugenio Muzio, membro del Comitato ITL, ricordando la prossima apertura del corridoio ferroviario svizzero (il nuovo Gottardo) che porterà al dimezzamento del trasporto su gomma, si è domandato se siano sufficienti i nodi logistici presenti nell’area italiana interessata a quella direttrice, propugnando rapide decisioni d’investimento. Altre domande sono venute sull’integrazione Trenord-Atm, sul corridoio Reno-Alpi, sull’eliminazione dei treni interregionali a percorrenza medio-lunga (ad esempio: Trieste-Torino e Bologna-Torino). 
Resta il fatto che nella corrente impostazione di assicurare giustamente “profittabilità di impresa” ai principali soggetti coinvolti, si rischia di perdere di vista quell’obiettivo “politico” imprescindibile che si chiamava un tempo “servizio universale”. Come, un paio d’anni fa, ricordava la nota scrittrice Susanna Tamaro, poiché da Trieste faceva una gran fatica a raggiungere in treno Orvieto.  

Gli atti completi del Convegno verranno messi a disposizione dei partecipanti e comunque sempre richiedibili a: ComitatoTrasporti@gmail.com  

Entro l’anno il Comitato ITL affronterà temi connessi all’evoluzione della logistica delle merci, inquadrata nel più ampio contesto delle tematiche d’interesse del Gruppo “Energia ed Ecologia”, cui il Comitato ITL è una componente.
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