Insoliti percorsi d'arte
Noemi di Gioia, Giuseppe Tarditi
Edizioni MIMESIS
Pagine 200
Prezzo 26 euro
Disponibile nelle migliori librerie e online
Recensione a cura Mario Garassino
Trovo difficoltà a recensire questo libro dopo l’introduzione di Vittorio Sgarbi. La prima domanda che mi sono fatto è se si tratta di un libro d’arte oppure no. Se non è invece un testo molto intelligente di critica artistico-letteraria, con un legame deciso con la vita e la psicologia dell’artista nel momento dell’intuizione, della nascita e della realizzazione finale dell’opera.
Mi piace sognare una mostra di opere che si sviluppa in nove sale, ognuna dedicata a un “percorso” d’arte nel quale vengono messi in risalto i nove titoli che gli autori hanno scelto per indicare lo svolgimento del testo. Si passa dall’architettura, alla scultura, alla pittura nelle sue differenti proposizioni.
Il mio sogno diviene un viaggio all’interno di un ipotetico museo dove “vivono” molte tra le più grandi opere d’arte dell’umanità, raccolte in modo mirabile a seconda del soggetto che gli scrittori hanno voluto. Non quindi sale a esposizione di singoli artisti, ma opere legate da sentimento comune che si trova nelle parole stampate su ogni sala (ad esempio, “la parabola di amore e morte”, “la solitudine”, eccetera).
Mi trovo di fronte a opere raccolte seguendo le volontà degli autori del testo, lontane dalle solite mostre d’arte. Il mondo dell’arte è tutto davanti a me all’interno delle nove tematiche che lo contengono.
Ogni tematica è fine a sé stessa e affrontata sempre sotto un duplice aspetto: l’autore e le sue motivazioni e l’importanza dell’opera per lo sviluppo dell’arte collegata. Una prima parte più legata all’autore, alla sua vita, alle sue pulsioni (e qui si nota la preparazione psicologica degli autori con un continuo approfondimento delle cause che producono le azioni umane). Una seconda parte legata invece allo sviluppo di questi temi fondamentali nei secoli successivi. Un percorso, quindi, non solo di inserimento dell’opera nella sua contemporaneità, ma una visione del progresso artistico, e non solo ad essa da addebitare.
Il sogno sta svanendo per lasciare posto a una realtà che non potrà d’ora in poi dimenticare quanto vissuto in poco tempo, in un museo costruito su percorsi nuovi e straordinariamente efficaci. Il sogno è a disposizione di tutti coloro che ne vorranno essere partecipi, che accetteranno di essere nel numero dei privilegiati nel leggere e voler sforzarsi di comprendere quanto un’opera d’arte sia lungi da essere solo una forma finale. Quella forma che noi vediamo non può prescindere dal cercare di capire il perché della sua essenza.
Il libro è l’ultima opera di Giuseppe Tarditi, un amico che ci ha lasciato da poco. Scritta a quattro mani con la moglie, Noemi Di Gioia, con la quale Giuseppe ha condiviso la passione per la letteratura e l’arte. Ne fa testo un libro su Giacomo Leopardi, Es e Superego in Giacomo Leopardi, edito da alcuni anni che è stato oggetto di presentazione sulla rivista Dirigenti Industria nell’aprile 2012. Giuseppe, però, avvocato, con lunga esperienza come direttore marketing in multinazionali operanti nel largo consumo, è autore di molti saggi di diritto, è noto in ALDAI anche per la partecipazione a ben tre “Concorsi Letterari” gestiti dal Gruppo Cultura (2011, 2014, 2018).
Caro Giuseppe, ci hai lasciato da poco iniziando un lungo viaggio verso il luogo della speranza, nel desiderio di incontri gratificanti dove esprimere sempre le tue capacità, scrivere di letteratura e arte e discuterne con tutti i tuoi “nuovi” amici. Per i “vecchi” abbi un po’ di pazienza. Mario
01 ottobre 2023