Sirene by night
Chi sono gli uomini e le donne a bordo delle ambulanze? In quali situazioni sono impegnati, quali motivazioni li guidano? Di loro non si sente parlare spesso, anzi quasi mai.
Autore Giorgio Zeme*
Edizione Youcanprint
Disponibile solo online
Pagine 186 - 14,00 €
Eppure le immagini delle ambulanze affollano i servizi di cronaca dei tg e il suono delle sirene percorre in lungo e in largo le nostre città. Non sono popolari, non hanno una voce, non attirano i like del popolo degli internauti, non hanno follower. Quotidianamente estraggono persone da veicoli incidentati, rianimano uomini in arresto cardiaco, trasportano pazienti in sicurezza verso gli ospedali.
Sono chiamati a intervenire nelle situazioni più disparate, a volte estremamente crude e cruente, e a reprimere il tumulto di emozioni che si scatena inevitabilmente.
Tutto ciò sembra non contare nulla.
La figura del soccorritore non gode di alcun prestigio o riconoscimento sociale, nonostante sia evidente per chiunque l’elevato livello di responsabilità insito nel suo operato. Il soccorritore non è un medico, o un infermiere. È uno studente, un lavoratore dipendente o autonomo, la cui vita scorre completamente al di fuori del settore sanitario. Quando veste la divisa, sottraendo tempo libero alla famiglia, agli amici, al divertimento, rappresenta, però, un anello fondamentale della catena del soccorso.
In quei frangenti può fare affidamento solo sulla formazione ricevuta all’interno delle Associazioni di appartenenza e sugli altri componenti dell’equipaggio, sul legame speciale che si crea con loro.
Nel periodo peggiore dell’epidemia di Covid-19, mentre si applaudivano, giustamente, medici e infermieri, si dimenticava il personale di ambulanza, anch’esso in trincea, in prima linea, ad altissimo rischio di contagio.
Sirene by night è ambientato di notte, a Milano.
Racconta le storie che accadono nelle case, nelle caserme, nelle questure, nei locali e nelle strade.
Storie di persone comuni, che non fanno notizia.
Vicende che si intrecciano con la vita di Lele che, il sabato notte, percorre in ambulanza i quartieri eleganti del centro e quelli popolari delle periferie.
Lele è un informatico, lavora a progetto, studia all'università, si vede con Angela, fa volontariato in Croce Rossa.
I suoi giorni sono fatti di prevaricazioni sul lavoro, battibecchi con la ragazza, ansia per gli esami, speranza che il “pezzo di carta” lo faccia uscire, un giorno, dal precariato.
Le sue notti sono affollate di anziani, malati cronici, persone senza fissa dimora, vittime di incidenti, atti violenti e infortuni sul lavoro, pazienti psichiatrici, ragazzi che si sballano, uomini e donne in stato di fermo.
Ogni capitolo è la cronistoria di una notte. Il ritmo e la sequenza dei servizi sono dettati dalle comunicazioni radio tra l’ambulanza e la sala operativa.
L’idea è che scandire i tempi con una formula ricorrente consegni al lettore l’impressione di essere a bordo.
Gli interventi in ambulanza sono inframezzati dalle notizie di cronaca e attualità presenti in rete e dai racconti delle vicende personali del protagonista, con l’obiettivo di creare fin da subito una forte contrapposizione tra il mondo della notte, popolato di angeli ed eroi, e quello del giorno, superficiale, litigioso, dominato da logiche utilitaristiche.
Sullo sfondo di un Paese diviso, segnato da contraddizioni profonde, imbevuto di cronaca rosa e incline a sfogare sui social le proprie frustrazioni, la condivisione di un tratto di vita con le creature della notte lo spinge a rivedere le proprie priorità e a maturare la convinzione di voler essere parte di quel mondo.
Là fuori c’è una società civile fatta di volontari, soccorritori, Vigili del Fuoco, personale del Pronto Soccorso, famiglie, che, lontano dalle luci dei riflettori, agiscono con dignità e coraggio.
Dalla notte Lele riceve quello che il giorno non può dargli: verità, lezioni di vita, esempi di persone che lottano e amano senza limiti. Atti di eroismo mai celebrati, che tengono in piedi la società.
Questa nuova dimensione gli dà una sensazione di pienezza e uno strano senso di libertà, di cui non potrà più fare a meno, neanche quando farà la sua comparsa un nemico invisibile, capace di insinuarsi ovunque e di alterare la fisionomia della città.
*Giorgio Zeme è un soccorritore volontario del Comitato di Milano di Croce Rossa Italiana.
01 ottobre 2020