Ripartiamo

Al rientro dopo le ferie estive siamo impegnati a riprendere il ritmo tradizionale, ciascuno nel proprio ambito e per le proprie responsabilità di lavoro e familiari. Anche per l’Associazione è tempo di riflessione sulle priorità, in un contesto di incertezze e cambiamenti rapidi e profondi, per costruire il futuro in relazione ad alcuni fatti che ci interpellano con forza.

Romano Ambrogi

Presidente ALDAI

Le tecnologie digitali stanno modificando radicalmente non solo le nostre abitudini personali, ma il lavoro e i processi aziendali, offrendoci l’opportunità di far recuperare competitività alle imprese con l’innovazione. Il sistema industriale italiano è di fronte ad una sfida epocale: come dirigenti abbiamo la responsabilità di orientare la cosiddetta “innovative disruption” per creare valore aggiuntivo, evitando la sola distruzione dei posti di lavoro. Il tema è stato oggetto del convegno "Industry & People 4.0" di maggio e dell’indagine sulle prospettive del lavoro realizzata da SDA Bocconi ed AICA. Grazie ai colleghi che hanno risposto al questionario, in questo numero della rivista, il prof. Alfredo Biffi ci offre interessanti spunti sulla crescente importanza dell’innovazione e sulla visione e capacità organizzativa richiesta ai dirigenti.
Altro fattore rilevante del nostro tempo è la longevità, che influisce profondamente sulla struttura della società, le caratteristiche del lavoro e la sostenibilità del sistema di welfare. L’argomento è presentato dal prof. Alessandro Rosina che, proiettando le tendenze demografiche, delinea scenari futuri nei quali risulterà essenziale il contributo dei senior. La produttività di un’azienda e il suo successo dipenderanno dalla lungimirante capacità di gestione e ricambio della propria forza lavoro. La società e l’economia dovranno essere “più mature nel produrre benessere,” – come indica il prof. Rosina – “per cogliere i frutti positivi di tutte le stagioni della vita”.
Il nostro sistema di welfare ha bisogno di un ripensamento, per dare certezze alle nuove generazioni, rispettando al tempo stesso gli impegni nei confronti di chi ha già dato il proprio contributo. Al convegno CIDA Lombardia sulla previdenza e all’intervento del prof. Alberto Brambilla abbiamo dato ampio spazio in questo numero, per dare una risposta manageriale alla gestione di una massa finanziaria importante, accumulata grazie ai contributi versati.
In estrema sintesi per dare concreta attuazione al nostro ruolo nelle imprese e nella società ripartiamo ad innovare. Un recente studio dell’Unione Europea rileva il ruolo innovatore storicamente sostenuto dall’Europa e analizza le condizioni per continuare ad esercitarlo nel futuro. All'Europa abbiamo dedicato il focus di questo numero.
Robert Madelin, advisor per l’innovazione del Presidente Junker, conclude lo studio con queste parole: “Il futuro dell’innovazione in Europa non è un dilemma teorico o empirico, ma piuttosto una questione di principio e volontà. Il punto è quale società vogliamo: l’innovazione è condizione necessaria, ma non sufficiente, per l’inclusione sociale e la sostenibilità, per la produttività, il lavoro e la crescita. Saremo capaci di cogliere l’opportunità di innovare?”.
L’ITIF – Information Technology & Innovation Foundation pone però l’Italia fra i Paesi in cui politiche europee di sviluppo dell’innovazione sono meno applicate. Oggi più che mai abbiamo la necessità di far emergere l’eccellenza, superando le barriere della “normalità”, per generare nuovo valore e benessere per la società. Dobbiamo recuperare il senso di urgenza nell’anticipare l’innovazione e cavalcare le opportunità di cambiamento per conquistarci uno spazio nel futuro.
Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in formato pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013