Un impegno prioritario
L’attenzione alla sicurezza non è plus opzionale del lavoro manageriale, ma è il fondamento della buona leadership

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Valter Quercioli
Presidente Federmanager
“Mettere in sicurezza il lavoro”. È questo uno degli obiettivi principali che ci poniamo, come Federazione nazionale di rappresentanza della managerialità di industria e servizi. Traguardo certamente sfidante, anche alla luce dei dati statistici che raccontano di un lavoro che cambia, persino nelle fasi di rischio. Basti pensare all’incidenza crescente dei sinistri in itinere, fenomeno strettamente connesso al tempo accelerato che viviamo, tra stress, incombenze e ingerenze proposte dagli smartphone.
E i manager, nel loro ruolo di figure trainanti all’interno delle organizzazioni, sentono il dovere di essere anche guardiani della sicurezza, perché il benessere e l’incolumità di tutto il personale impegnato nelle attività lavorative rappresentano la loro “stella polare”.
Infatti, l’attenzione alla sicurezza non è plus opzionale del lavoro manageriale, ma è il fondamento della buona leadership. Ancor più in un Paese a forte vocazione industriale come il nostro: seconda manifattura d’Europa, con più di 4 milioni di imprese operanti.
Tuttavia, nel vasto panorama aziendale nazionale, spesso sono solo le grandi e medie aziende a dotarsi di figure manageriali capaci davvero di prevenire, monitorare e gestire l’ampio spettro di rischi che i diversi momenti del lavoro possono determinare. E soprattutto di individuare le soluzioni migliori per garantire il benessere e l’incolumità delle persone.

Valter Quercioli, Presidente Federmanager
Anche beneficiando delle nuove possibilità che le tecnologie offrono: dai sistemi di intelligenza artificiale alle applicazioni di realtà virtuale, solo per citare alcuni esempi. Ma non per una logica del controllo, quanto piuttosto per lavorare concretamente alla costruzione di una nuova cultura della sicurezza, come dimensione trasversale a ogni decisione gestionale e strategica.
La nostra Federazione sostiene una visione integrata della sicurezza, basata su prevenzione, formazione continua e maturazione di una leadership consapevole. Promuovendo, ad esempio, la diffusione, nei diversi contesti aziendali, di figure come l’HSE manager (Health, safety and environment manager), professionalità dotate di competenze precipue per incardinare nelle aziende il valore della sicurezza, rendendole al contempo più efficienti, più attraenti sui mercati e più sostenibili.
Come evidenziato, sono per lo più le grandi e medie aziende a essere dotate di figure manageriali di questo tipo, ma esse sono solamente una parte esigua della platea industriale del Paese. È nelle tantissime micro e piccole imprese che tali figure andrebbero introdotte, anche attraverso misure pubbliche che incentivino ad avvalersi di managerialità competente in materia.
Federmanager è in campo, con il contributo prezioso della nostra Commissione HSE, per sottoporre alle istituzioni proposte concrete finalizzate a ridurre drasticamente incidenti e morti sul lavoro. Puntiamo insieme su un futuro salubre e sicuro.
Tratto da Progetto Manager
17 luglio 2025