Ispirare nei Manager la forza delle idee
Spunti e riflessioni sul tema della paura e dell’incertezza del futuro
Alessandra Duprè
Presidente Federmanager Treviso e Belluno
Già da diversi anni Federmanager Treviso e Belluno organizza, nell’ambito della propria consueta assemblea annuale, un convegno pubblico su tematiche non solo strettamente economiche e manageriali ma che toccano temi generali più profondi, che offrono spunti di riflessione verso ognuno di noi nella propria veste di persona sociale.
Se l’anno scorso il tema che abbiamo trattato è stato quello della reputazione, quest’anno abbiamo deciso di affrontare un tema diverso, a suo modo anche un po’ provocatorio, ovvero quello della paura. Il titolo che abbiamo dato al convegno, “Il coraggio della paura”, riflette il nostro desiderio di dare a questo sentimento connotati diversi, in una visione lontana e quasi opposta a quello che comunemente si crede ed ai luoghi comuni. Ovvero non trattandolo come un concetto negativo, ma piuttosto come una forza propulsiva e propositiva, che ci porti ad affrontare con il coraggio di scelte responsabili, che devono far parte del bagaglio professionale di ogni manager, le incognite del domani.
Parlare di paura oggi ci è sembrato necessario anche perché in tempi relativamente brevi abbiamo vissuto una pandemia, una guerra tuttora in corso, di cui non si comprende ancora l’evoluzione futura, un forte aumento dei costi energetici, che ha messo a dura prova le capacità organizzative e gestionali delle aziende, cui si aggiungono i temi, sempre più intrusivi, dell’accelerazione delle trasformazioni digitali e della presenza sempre più ingombrante di strumenti di intelligenza artificiale. Sono, questi, tutti fenomeni ed eventi che hanno comportato e stanno comportando importanti cambiamenti nella vita privata e professionale, nelle aziende come nelle organizzazioni.
In preparazione del convegno abbiamo voluto anche comprendere meglio il pensiero dei nostri associati su questi argomenti tramite un sondaggio, per poter offrire in modo più preciso risposte e ispirazioni. Ed i risultati che abbiamo ottenuto, che credo possono essere generalizzati anche a tutto il mondo industriale, ci hanno confermato come per i manager oggi, in un clima di forte instabilità, sia sempre più difficile e complicato studiare strategie di medio e lungo periodo, applicando la loro esperienza passata. Ad esempio, il 40,7% degli intervistati ha dichiarato che per loro, negli ultimi tre anni, il timore per il futuro è cresciuto “abbastanza”, mentre per il 20,9% “è rimasto uguale”. Alla domanda su quali siano le prospettive economiche per il 2023, il 46,2% ha votato per una “stabilità” mentre un 33% solo per una “crescita moderata”. Agli associati abbiamo poi anche chiesto quali, per loro, siano oggi i rischi più temuti per l’economia e le aziende: ebbene i più temuti sono proprio i cambiamenti nello scenario macro-economico (64% di risposte), seguiti dai cambiamenti nel mercato di competenza, come l’entrata di nuovi concorrenti o prossime fluttuazioni, (42,2%) e i rischi politici in genere (41,1%).
05 luglio 2023