Perequazione pensioni 2021

Nessun aumento, ma conguaglio per il 2020.

Antonio Pesante 

Federmanager Friuli Venezia Giulia e componente del Comitato Nazionale Pensionati
È stato pubblicato sulla G.U. n. 292/2020, il DM del 16 novembre 2020 emanato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, che indica il valore provvisorio di variazione percentuale della perequazione delle pensioni, che viene riconosciuto sulle pensioni erogate dal 1° gennaio 2021.

La misura fissata è dello 0%, salvo conguaglio con accertamento definitivo a fine novembre 2021, per cui ne deriva nessun aumento dell’importo delle pensioni per il 2021

Antonio Pesante

Antonio Pesante

Il suddetto Decreto stabilisce inoltre che l’accertamento in via definitiva dell’indice d’inflazione del 2020 ha portato ad un risultato finale pari al 0,5%, rispetto alla misura provvisoria dello 0,4% applicata dal primo di gennaio del 2020. Di conseguenza viene attribuito un conguaglio a credito dello 0,1% sull’intero ammontare dell’importo pensionistico relativo all’anno 2020. Tale percentuale va rapportata però alle fasce di abbattimento delle pensioni decretate con la legge n. 160/2019.

Per il valore medio delle nostre pensioni la percentuale di conguaglio sarà (0,1x0,45) = 0,045% sull’importo lordo totale percepito nel 2020, per un valore una tantum totale di circa 26 €.
Questa cifra verrà conguagliata interamente con la pensione di gennaio 2021, e sarà indicata a parte con la dicitura CONGUAGLIO PENSIONE DA RINNOVO. Per un’agevole comprensione segue la tabella esplicativa.
Il decreto stabilisce infine la misura del trattamento minimo (TM) di riferimento in 515,58 € lordi mensili.

L’INPS con la circolare 148 del 18 dicembre 2020 illustra i criteri e le modalità di calcolo sopra riportate e ricorda che il certificato personale ObisM, che riporta i calcoli personali, verrà come sempre pubblicato agli inizi di marzo 2021 e sarà disponibile sul sito INPS nella parte a ciascuno dedicata. Ricordo che per l’accesso digitale ai servizi INPS è previsto l’uso dello SPID a scadenza di quello tramite PIN.