Spezzatino di dirigente pensionato

La nuova legge di bilancio

Gianni Soleni - Federmanager Venezia

Gianni Soleni  

Federmanager Venezia
No. Non cercate la ricetta esposta nel titolo in un normale ricettario di cucina, Artusi o Cucchiaio d’Argento che sia. 
Sarebbe tempo perso. Questa raffinata specialità, apprezzata nel nostro amato Bel Paese da una ventina d’anni, è ritrovabile, con aggiornamenti più o meno annuali, solamente in un PRECISO DOCUMENTO CHIAMATO “LEGGE DI BILANCIO”, EDITO DALLA CASA EDITRICE “GOVERNO ITALIANO”

Viene ristampato ad ogni inizio d’anno, con argomenti sempre variabili: solo su uno di essi c’è un capitolo pressoché costante. In questo capitolo si legge di volta in volta a quale masochistica fregatura avrà il piacere di sottostare, per i successivi 365 giorni, la benemerita figura del Dirigente Pensionato italiano (guai se non esistesse, bisognerebbe inventarla). 

L’unica incertezza è se si tratterà di blocco totale o parziale della rivalutazione della pensione, o di un contributo di solidarietà, o di quale altra invenzione i nostri Governi sono capaci di trovare pur di spillare (leggi fregare) denaro al soggetto sotto esame, il Dirigente Pensionato appunto. 

Il regalo governativo di quest’anno è particolarmente gradito, per diversi motivi. Innanzitutto è pervenuto appena pochi giorni dopo l’OK del ministro MEF per un adeguamento delle pensioni calcolato sul 7,3% di base, che avrebbe significato (con una riduzione al 75% secondo le norme dettate dalla legge 160/2019 art. 1 comma 478, per pensioni superiori a 5 volte il minimo) un reale incremento dell’importo (LORDO) di circa il 5,5%: non proprio il massimo, visti i tempi difficili e la svalutazione elevatissima attorno all’11%, ma quanto meno dimostrava un po’ di buona volontà.

Ancora di più, la “IL Signor Presidente del Consiglio dei Ministri” affermava di voler aiutare, “con scelta POLITICA, il ceto MEDIO a scapito dei RICCHI”: bene quindi per un normale Dirigente Pensionato (lasciamo perdere le pochissime eccezioni al top), che pensava di rientrare nel benemerito ceto “medio”… Salvo ricevere subito dopo la promozione sul campo a “RICCO”, con conseguente taglio da quel già riduttivo 75% a percentuali molto peggiori, aggirantesi in generale tra il 37% e il 32% per i vecchietti pensionati, che portava a valori finali di rivalutazione (occhio, LORDI) di 2,7% o 2,3%. 
OGNUNO POTEVA FARE SUBITO I SUOI CONTI PER MONETIZZARE IL REGALO DI FINE ANNO. 

Un lato positivo, però, questa volta lo abbiamo. Riguardo questo “beneficio” piovuto dal cielo, la tagliola sulle indicizzazioni sarà BIENNALE (ovvero il prossimo anno si riproporrà una ULTERIORE ANALOGA RIDUZIONE di rivalutazione), una vera goduria, che nel breve giro di un biennio farà perdere PER TUTTA LA VITA (ricordiamo che, così come per i diamanti di De Beers, “una riduzione di perequazione è per sempre”) una percentuale a spanne del 15- 20% del valore reale della pensione, grazie alla elevatissima svalutazione in corso che ci riporta alle gloriose annate del periodo 70-80 del secolo scorso. 

Un vantaggio per le casse dell’INPS e dello Stato (sponsorizzato dai munifici e consenzienti interessati) che si aggira sui 40 dicasi QUARANTA MILIARDI in 10 anni (calcoli ufficiali della Ragioneria dello Stato); EVIDENTE DA QUALI TASCHE USCIRANNO! 

A dire il vero, mal comune mezzo gaudio. Il beneficio non vale solo per i Dirigenti, ma per ogni Pensionato che sia riuscito (forse anche per impegno, disponibilità, capacità, qualità e quantità di lavoro svolto: in una sola mitica forse abusata parola di moda… MERITO) a mettere da parte una pensione un po’ maggiore delle pensioni “minime” o poco più. Con questi fondi (o almeno con una parte di essi) verranno coperte situazioni bisognose di appoggio, come l’aiuto alle grandi squadre di calcio oberate da debiti non pagati per quasi un miliardo (sulle quali forse ha richiamato l’attenzione del Governo un certo senatore Lotito – dice niente il nome? – presidente della blasonata Lazio), per poter diluire su tempi lunghi (5 anni) l’importo di questi debiti. 

Oppure permettere una flat-tax del 15% alle partite IVA fino ad 85mila euro.
Oppure organizzare avventurose battute di caccia grossa di cinghiali in pieno centro cittadino o altre situazioni simili difficili e degne di aiuto. 
Attenzione: ragioniamo di Pensioni LORDE, naturalmente. Sì, vale la pena ricordare che quando vengono indicati i vari numeri, si parla sempre di LORDO e non di NETTO. 
E vale la pena ricordare che in Europa in questa materia (ovvero il delta lordo-netto delle pensioni) abbiamo il primato. 

Cavolo, almeno in qualcosa riusciamo ad essere i leader! 
Siamo posizionati un buon 30% sopra la media UE: la tabella allegata mostra degli esempi per diversi importi di reddito da penzione tra i 20mila e i 100mila € lordi.
Scorporare Assistenza da Previdenza, sguinzagliare la Guardia di Finanza (ovviamente supportata da adeguate leggi e strumenti) per scoprire evasori fiscali anziché andare in giro a scovare i benzinai approfittatori che non espongono i cartelli del prezzo medio dei carburanti, e tante altre attività di vero miglioramento… QUESTO NO, QUESTO NON È DEGNO DI ATTENZIONE, QUESTO INTERESSA SOLO I “MAI CONTENTI”. 

Ma… forse un colpo di fortuna il Dirigente Pensionato ce l’ha. 
Al vertice di una delle massime istituzioni nazionali (Presidenza del Senato, seconda carica dello Stato) è insediato oggi un Onorevole che alcuni anni orsono (pomeriggio del 12 novembre 2007 per la precisione, come da articolo in fotografia allegata apparso su Dirigenti Nordest n. 11-12 del 2007), in una storica manifestazione a Milano organizzata da Federmanager nazionale con 4mila colleghi intervenuti, PRESE APERTAMENTE E CON FORZA E CONVINZIONE LE PARTI DEI PENSIONATI DIRIGENTI di quel periodo, difendendoli contro decisioni dell’allora Governo Prodi analoghe (ma meno dolorose, in tempi di bassa svalutazione) a quelle di oggi ed assicurando il suo appoggio per annullarle. 

È DA AUGURARSI CHE PER COERENZA LO FARÀ ANCHE ORA. Oppure… “È CAMBIATO IL CONTESTO” (come si è sentito dire per le ACCISE sui carburanti)? 
Oppure… non ha più significato la parola COERENZA? 

Attendiamo fiduciosi le prossime ricette: Spiedino di Pensionato, Arrosto di Pensionato, Stracciatella di Pensionato e quant’altro l’italica fantasia vorrà escogitare per salvare il Paese. 

QUI SI FA L’ITALIA O SI MUORE… (non ricordo bene chi lo ha detto… Garibaldi… o la “IL Signor Presidente del Consiglio dei Ministri”)?