Spazio alla formazione del futuro

Milano 13 marzo 2023, presentati in Assolombarda i risultati dello studio sull'edilizia scolastica

Romano Ambrogi

Socio ALDAI-Federmanager aderente al Gruppo Energia Ecologia
Il documento “Spazio alla formazione del futuro - Linee guida per infrastrutture scolastiche innovative e sostenibili” è stato illustrato da Emanuela Curtoni, Direttore Area Territorio e Ambiente di Assolombarda, che ha richiamato in apertura alcuni concetti alla base dell’impegno dell’Associazione degli imprenditori di Milano, Monza e Brianza. Ha affermato che il rapporto di ricerca nasce in risposta al mismatching tra le richieste di lavoro delle imprese e la disponibilità di giovani preparati dal sistema scolastico. Ha anche osservato la difficoltà di interazione dei privati con la complessa governance della scuola e del lungo ciclo di vita delle infrastrutture scolastiche.

Il punto di vista, e di conseguenza il metodo, proposto dal rapporto, è individuabile nella stretta relazione tra poli formativi ed imprese. Ciò permette, nell’ambito dei principi ESG (Environmental, Social, Governance) di inserire le infrastrutture scolastiche in un ampio framework di riferimento (figura 1).
Da questo deriva l’articolazione dell’approccio verso le diverse tematiche, ottenuta individuando tre elementi prioritari per ciascuna di esse e indicando le interazioni più significative.
Protocollo d’intesa per la Promozione dell’Innovazione del Patrimonio Scolastico
Nell’ambito dell’Accordo tra Associazione Costruire Scuole (ACS), Città Metropolitana di Milano (CMM) e Assolombarda, quest’ultima ha incaricato il Politecnico di Milano di predisporre un documento che esprima una visione completa delle questioni in gioco nella realizzazione e gestione del patrimonio edilizio scolastico.

ACS ha seguito con attenzione tutte le fasi di preparazione e di messa a punto delle Linee Guida e si propone di condividere con il proprio network l’adozione dei principi e delle buone pratiche individuate dal rapporto. La fattiva collaborazione con CIDA Lombardia e con ALDAI testimonia l’attenzione che i dirigenti prestano alle tematiche dell’educazione e dell’orientamento verso il lavoro, ed offre l’opportunità di mettere in gioco diverse competenze (dirigenti scolastici, dell’industria e del commercio) che favoriscono il dialogo sociale.

Il prof. Tommaso Agasisti del Politecnico di Milano ha sinteticamente messo in luce tre aspetti che hanno guidato la sua azione di coordinamento scientifico del rapporto: il primo è l’allargamento dell’idea di edificio scolastico alla cultura del territorio, promuovendo concretamente un’idea di scuola consona alla concreta vita sociale. Il secondo è un forte auspicio per l’autonomia scolastica, favorendo una trasformazione del quadro normativo della dirigenza scolastica che permetta di disporre di strumenti e risorse senza le quali non si potranno iniziare percorsi innovativi. Infine, ha richiamato alla necessità di ascolto, includendo anche il contributo di esperienze di oltre confine, che aiutino a costruire liste di priorità condivise da tutte le componenti sociali.

L’esperienza della Città Metropolitana di Milano nella gestione di 150 scuole secondarie è stata vivacemente descritta da Roberto Maviglia, consigliere delegato, che ha annunciato la prossima emissione della gara per la manutenzione di tutti gli edifici, a valle di un lungo periodo in cui la carenza di risorse aveva di fatto limitato gli interventi a quelli di emergenza. La riqualificazione energetica dell’intero parco edilizio di CMM è già stata oggetto di un’operazione di Partenariato Pubblico Privato (PPP) in tre lotti, condotta con un finanziamento da bando della Fondazione Cariplo. Ha inoltre richiamato il recente importante risultato relativo all’allaccio al teleriscaldamento del polo scolastico Nord Milano, impegnativa impresa condotta con un procedimento di PPP di 7 milioni di euro che coinvolge 7 Istituti Tecnici. 

Marco Salone, in rappresentanza della Cassa Depositi e Prestiti, ha sottolineato l’assoluta necessità di pianificazione strategica con un adeguato orizzonte che coinvolga gli Enti Locali, offrendo da parte della Cassa il valore aggiunto di interventi di sistema (per esempio per un insieme di edifici). Bisogna cominciare a guardare non solo alle situazioni di emergenza puntuali, purtroppo le più frequenti in assoluto fino ad ora. Ha poi sottolineato l’integrazione tra scuola e territorio che ha ispirato le Linee Guida, offrendo l’esempio della scuola Galdus, che ha realizzato, con un finanziamento di CDP, l’incontro tra impresa ed una storica realtà milanese attiva nella formazione professionale.

L’ampio intervento di Paola Frassinetti, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha toccato diversi punti, tra i quali la grande risposta ottenuta dal Piano Scuola 4.0, con una risposta quasi totalitaria da parte delle scuole, che hanno presentato 8.170 progetti. Ha rivendicato la volontà del Governo di garantire la qualità degli investimenti, non solo dei fondi derivanti dal PNRR, ma anche delle somme stanziate in precedenza, rimuovendo gli ostacoli che si frappongono alla conclusione di quello che ha definito “un servizio al Paese futuro”. 
Le “Linee Guida” illustrate durante la mattinata sono quindi un invito ad un’alleanza culturale tra varie componenti della società, uno strumento per proseguire nell’impegno per un nuovo modo di impostare la scuola, a partire dai luoghi dell’educazione, come tassello fondamentale di costruzione sociale. Si apre ora un ampio terreno per lavorare insieme su possibili casi di applicazione con un metodo basato sul dialogo e la collaborazione che permetta di ricostruire una relazione di fiducia tra pubblico e privato, indispensabile per raggiungere nei tempi e con le risorse disponibili gli obiettivi di bene comune affermati.

I dirigenti pubblici e privati sono impegnati in prima linea secondo diverse modalità e declinazioni particolari nel mondo della scuola e confidiamo che possano dare un prezioso contributo nell’approfondimento delle diverse dimensioni trattate nelle Linee Guida, oltre ad impegnarsi fattivamente nella sperimentazione di casi di co-programmazione di infrastrutture scolastiche aperte alla collettività.
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