Prospettive di mobilità multimodale

La rivista "IF Ingegneria Ferroviaria" ha pubblicato un interessante studio dal titolo "Un modello multimodale per la simulazione della mobilità di media e lunga percorrenza delle persone in Italia".

Gennaro Bernardo

Consigliere ALDAI e Coordinatore del Comitato Infrastrutture, Trasporti e Logistica

Ferrovie dello Stato Italiane ed ISFORT hanno sviluppato un modello di trasporti multimodale passeggeri di media e lunga percorrenza (MLP) finalizzato alla valutazione degli impatti economici, sociali e ambientali della mobilità, per superare i limiti evidenziati dalle crisi pandemiche e geopolitiche. L'articolo pubblicato da "IF Ingegneria Ferroviaria" presenta la struttura metodologica del modello proposto e i risultati di una applicazione di riferimento volta a simulare le scelte di viaggio nella fase di avvio di uno scenario “New Normal” successivo alle recenti crisi.

Le innovazioni tecnologiche nel settore dei trasporti, gli indirizzi globali di contrasto al cambiamento climatico, i nuovi equilibri geo-politici ed i relativi impatti energetici e sull’approvvigionamento delle materie prime, impongono un ripensamento ed una riformulazione delle politiche di governance della mobilità e dei trasporti, con il potenziamento dei sistemi di trasporto collettivi più sostenibili in ambito urbano ed in ambito regionale e nazionale, e una sempre più forte integrazione dei diversi servizi.

Per i viaggi a lunga percorrenza la modalità ferroviaria ad alta velocità si conferma, uno dei sistemi collettivi più efficienti e virtuosi, i cui costi esterni sono circa un decimo di quelli dell’auto per i viaggi Intercity.

L’81,5% dei pendolari impiega al massimo 30 minuti per raggiungere la sede di lavoro o di studio e solo il 5% impiega più di un’ora. Gli spostamenti sopra i 50 km, pur rappresentando solo il 2,6% del volume degli spostamenti complessivi di un giorno feriale generano il 29,8% dei passeggeri km. È quindi fondamentale distinguere i fabbisogni ed i comportamenti della componente di mobilità locale da quella di media e lunga percorrenza.

L’articolo presenta: lo stato dell’arte dei modelli nazionali europei; l’architettura funzionale e metodologica dei sub-modelli con i principali test di calibrazione; un’analisi di validità estesa dei modelli per valutare la loro affidabilità a replicare il fenomeno osservato nel 2019 prima di presentare, per la fase di avvio dello scenario “New Normal”, gli impatti aggregati delle scelte di viaggio passeggeri simulate con il modello MLP.

Il modello di offerta multimodale, specificato con l’utilizzo di molteplici fonti informative tra cui la serie storica Audimob di Isfort esercita un ruolo centrale offrendo fra l’altro uno standard omogeneo di rappresentatività territoriale, consente di valutare la competitività modale tra zone di traffico nazionale e gli impatti sociali di accessibilità derivanti da modifiche di offerta infrastrutturale e dei servizi o dei poli attrattori o generatori di domanda, consentendo di delimitare l’ambito territoriale su cui tali impatti possono essere assorbiti.

L’integrazione della scala nazionale con modelli di offerta di maggior dettaglio per valutazioni di scala urbana, metropolitana, regionale, può consentire di sviluppare analisi di accessibilità e di interazione della domanda comprensiva anche della componente di domanda urbana e intrazonale grazie alle potenzialità offerte dal modello di domanda locale.

Lo studio intende approfondire ed estendere i modelli all’offerta dei servizi di trasporto collettivo su gomma extraurbano e l’offerta aerea; esplorare il contributo offerto da attributi di utilità disaggregati nel modello di scelta modale, approfondire gli elementi metodologici adottati per le stime inferenziali dei big data che contribuiscono alla calibrazione del modello separando i flussi generati da quelli di ritorno per integrare la componente di domanda generata sul territorio nazionale dagli stranieri e quella merci su strada alla domanda nazionale di locale, con l’obiettivo di disporre di uno strumento completo per la simulazione degli impatti trasportistici, ambientali e dei costi esterni, in sintonia con le linee guida europee.

Maggiori informazioni nell'articolo "IF Ingegneria Ferroviaria" N° 3 marzo 2023.
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