Al passo delle cicogne bianche

Cosa nasconde un’antica icona raffigurante un cavaliere su un cavallo nero che sfida un drago? Dalle persecuzioni iconoclaste medievali ai nostri giorni, dalla Grecia all’Italia, passando per Parigi e l’Argentina, il narratore svelerà il mistero.

Leonidas Michelis (socio ALDAI) 
AL PASSO DELLE CICOGNE BIANCHE 
Atmosphere Libri 
Pagine 209 - euro 16,00

Il passaggio delle cicogne bianche nelle loro eterne migrazioni è l’esile filo che unisce a distanza di secoli i luoghi delle due storie, annodandone gli sviluppi quasi come una premonizione o un vago presentimento. Due storie, l’una recente, l’altra antica di secoli, ruotano intorno a un’icona. A Creta, nell’anno 816, nei giorni di sosta delle cicogne bianche provenienti dal Sud, il monaco iconografo Pelaghios è costretto a lasciare l’isola per sfuggire alle persecuzioni iconoclaste, portando con sé l’ultima icona, protetta sotto le volute di una fascia stretta intorno alla vita. Dopo quasi due mesi, dopo aver attraversato la Grecia e raggiunta Brindisi, termina la sua fuga all’abazia di Orsara di Puglia fondata dai confratelli basiliani un centinaio di anni prima.  Con la morte di zia Konstantina, nel 1976, un’icona appartenente alla sua famiglia nella città di Jànina, in Grecia, trasmessa di generazione in generazione dalla madre alla figlia primogenita, finisce in eredità a Zafiris, primo maschio a possederla. Con l’icona, c’è una lettera composta in una lingua sconosciuta nella quale spiccano due frasi misteriose in italiano, distinte dal resto dell’incomprensibile testo. Le stesse frasi sono incise sul retro dell’icona. Il tentativo di decifrare le scritte induce Zafiris, grazie anche all’amico domenicano frate Egidio, sempre intento a consultare testi, codici e carte, a un lungo viaggio tra Bologna e Milano, Parigi e Buenos Aires, finché la sua vicenda va a intersecarsi con quella antica di secoli. Alla fine, grazie a un incontro oltreoceano e a un inaspettato colpo di fortuna, scoprirà il significato dello scritto enigmatico e riuscirà a risolvere il mistero dell’icona. 
“…Il libro ha un doppio sapore e due confini: la Grecia appunto e la sponda adriatica del Salento.   … Si snoda tra i secoli e nasconde un dilemma, tramandato da famiglia in famiglia sotto la forma di una misteriosa icona. … La suspence si unisce ad un tragitto tra due mondi separati in terra e lontani nel tempo. Il fascino della lettura diventa allora un viaggio in attesa della rivelazione finale”
(dal Corriere della Sera,  22 gennaio 2016)

Leonidas Michelis è nato in Grecia, nella città di Jànina (o Giannina). Vive in Italia dagli anni Sessanta. Laureato in ingegneria, ha lavorato nella grande industria in Italia e in America Latina, poi da libero professionista. Ha pubblicato i racconti Los claveles del aire nel 2007, i romanzi L’agave di smeraldo nel 2009, Il ragazzo di Jànina nel 2011 per Atmosphere libri (tradotto in greco nel 2013) e i racconti L’ombra imperfetta nel 2013.
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