Cambiamento climatico Covid-19 e finanze

Molto interessante avvicinarsi al grande Galileo e al suo Dialogo sopra i massimi sistemi del mondo per scrivere di un confronto tra chi pensa che il mondo sia quasi in collasso, e che, perciò, si debbano prendere provvedimenti globali, e chi disconosce queste previsioni, non tutte valide scientificamente.

Autore G. Ceradelli - L. Mastrangelo
Key Editore
Pagine 114 - 13,00 € 

Recensione a cura di Mario Garassino
In parole povere, è un confronto tra chi sostiene che la maggior parte del cambiamento climatico non sia procurato dall’uomo e chi pensa che l’effetto antropico sia determinante con lo sviluppo delle sue tecnologie. 
Sono, dunque, da addebitare all’uomo le variazioni climatiche che provocano sconvolgimento e producono disastrosi effetti nel mondo? No, rispondono i primi, ciò che succede è sempre successo e parlano, a loro volta, di effetto del Sole, che cambia il suo potere riscaldante, e dell’effetto delle eruzione di molti vulcani.
Punto fondamentale della discussione è in gran parte legato alla presenza di CO2 nell’atmosfera, legata all’utilizzo di materiali fossili e che, in grande concentrazione, è elemento velenoso. Nasce quindi un ulteriore confronto su chi parla di effetto serra che, nella contrapposizione, non è più pericoloso di quanto è l’effetto del vapore d’acqua. La CO2 è difesa anche per la fotosintesi clorofilliana, per la quale è necessaria, cosa che nessuno nega evidentemente.
Si è arrivati a un punto nel quale, i contrari all’effetto antropico, riprendendo il concetto della poca scientificità delle accuse dei contendenti, a loro parere senza probanti valori scientifici seguaci di una scienza basata su algoritmi, accusano i seguaci della Green Economy come persone legate a una ricerca di soluzioni alternative che produrrebbero effetti economici a vantaggio notevole solo di alcuni. Nel contempo affermano che esistono costi difficilmente sopportabili in un mondo quale l’attuale. Per gli altri, la soluzione Green è indispensabile per il futuro e non ci sono costi che possano frenare questo “progresso”: ne va della vita del pianeta.
A questo punto nel libro, i cui 12 capitoli iniziano con la pandemia e terminano con la fine della sua prima fase, essendo progettato come un diario degli incontri tra tre amici, dei quali uno (Ugo) è il Simplicio del momento, si addentra nel problema Covid-19. Personalmente considero questo un diversivo da non trattare in questa recensione, pur riconoscendone la validità dialettica.
Galileo, nel contestare l’approccio aristotelico, mette sul piatto un nuovo mondo da studiare metodicamente, aprendolo alle nuove scienze e ai cambiamenti che ne verranno
Nel libro vi è un atteggiamento paragonabile, ma, al contrario, si difende con dati oggettivi la posizione attuale, andando contro un futuro considerato non coerente per l’imprecisione proprio dei postulati iniziali. Fatte le debite proporzioni, si ha una difesa che potrebbe sembrare “aristotelica”, ma è basata su un presente ancora valido e un futuro di difficile determinazione.
Galileo ha avuto ragione. E i nostri autori?  

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