Le stranezze della Grande Guerra 1914-1918

[Nota di regia - Ndr: Sullo sfondo si vede una fotografia virata al color seppia, quasi un dagherrotipo, con due signorine sui cinquant’anni, anziane per quei tempi].

Bruno Longanesi
INVIDIAVAN LE FARFALLE
Le stranezze della Grande Guerra 1914-1918

Montedit
Pagine 338 - euro 16,00

[Voce narrante]: Zia Grazia e zia Vittoria. Così erano chiamate nella famiglia di una mia cugina acquisita, di Pordenone. Ma se qualcuno si fosse presa la briga di controllare le carte di identità avrebbe scoperto che il vero nome della prima non era Grazia, ma Disgrazia. Disgrazia e Vittoria sono come due parentesi, che evidenziano un determinato periodo della Prima Guerra Mondiale, quello, di circa un anno, che intercorre tra Caporetto e Vittorio Veneto.
[Ndr: Sullo sfondo compare la copertina del libro che sarà presentato, mentre la Voce narrante continua a descrivere]: Il libro, l’ennesimo, di Bruno Longanesi, non si limita, però, a parlare del solo periodo finale della Guerra, ma disegna un affresco di tutti i tre anni e mezzo che videro i nostri soldati combattere sul confine orientale dell’Italia del tempo. Bruno si affida ad un’invenzione: quella di un pellegrinaggio con amici “che li porterà [Ndr: Sullo sfondo compaiono foto di come si presentano ora le trincee di cent’anni fa] nei meandri tortuosi e nei dedali intricati delle trincee della Grande Guerra”.
Ma le invenzioni non finiscono qui. Longanesi divide il volume in tre parti: la prima, che occupa le prime 30 pagine, è dedicata all’introduzione alla guerra e l’ultima, di sei pagine, descrive il dopoguerra. In mezzo, la massima parte del libro raccoglie ventisei domande, che Longanesi mette in bocca ai partecipanti al pellegrinaggio. È un metodo che qualcuno potrebbe definire didascalico, ma che la prosa dell’autore trasforma in una brillante descrizione.
[Ndr: In sottofondo sarà opportuno mandare in onda la Cavalcata delle Valchirie, mentre] le domande si susseguono incalzanti e Longanesi dedica non più di una decina di pagine a ciascuna risposta: Si parte da “Era evitabile la guerra?” e si arriva a “Cosa significa la vittoria di Vittorio Veneto?” passando, ad esempio, per “Fu una guerra diversa da quelle precedenti?”, “La ritirata di Caporetto fu veramente una sconfitta?”. [Ndr: A questo punto la musica cessa bruscamente, mentre la Voce narrante diventa stentorea e proclama:]. Sentirete le risposte, quando ci sarà la presentazione di "Invidiavan… an… an le farfalle… le… le".
Venghino Signore e Signori in ALDAI - Sala Viscontea - a scoprire cosa significa il numero AIII118? [Ndr: Di seguito vengono proiettate: una foto di una macchina d’epoca …] chi fu il primo ad entrare in Gorizia liberata [Ndr: una cartolina d’epoca della città …] ma Enrico Toti lanciò veramente la famosa stampella? [Ndr: la famosa tavola di Beltrame dalla Domenica del Corriere …]. Perché “Firmato” Diaz non riusciva a trovare Vittorio Veneto sulle mappe dello Stato maggiore? [Ndr: chiude la proiezione di sfondo la sequenza, tratta dal film “Il Grande Paese”, della scazzottata tra Gregory Peck e Charlton Heston, allorquando ambedue i contendenti sono ormai stremati ed il primo vince all’ultimo pugno].

La presentazione del libro si terrà in ALDAI
sala Viscontea  Sergio Zeme - via Larga 31 - Milano

martedì 13 marzo 2018 alle ore 17,30
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