La priorità si chiama Welfare

Il welfare aziendale è un investimento utile, un contributo concreto nel raggiungimento degli obiettivi di business. Come Associazione di Categoria il tema si conferma centrale all’attenzione dei soci e nei tavoli di lavoro

Manuela Biti

Presidente ALDAI-Federmanager
Il rapporto annuale dell’Osservatorio Welfare di Endered Italia sottolinea come sia sempre più positiva e soddisfacente la relazione tra gli italiani e il welfare aziendale. Il documento, riferito all’anno che ci siamo lasciati alle spalle, fa emergere un ecosistema virtuoso in cui le aziende giocano, ormai, una funzione centrale, con oltre 8 su 10 convinte che il welfare aziendale sia un investimento utile e possa dare un contributo concreto anche in termini di raggiungimento degli obiettivi di business.

Tra le sue pagine viene evidenziato sempre di più come sia inoltre diventato anche un jolly contro il cosiddetto effetto burnout professionale, vale a dire uno strumento per aumentare il coinvolgimento e la soddisfazione sul posto di lavoro. In questo contesto continuamente in evoluzione, dunque, il welfare aziendale sembra ottenere una maggiore e più diffusa consapevolezza rispetto al suo ruolo. Soprattutto nell’ultimo anno, si è rivelato un valido strumento per contrastare un periodo di crisi economica.

Se caliamo questo discorso all’interno della nostra realtà e del momento specifico che stiamo vivendo, legato a una fase di lavoro assiduo per il prossimo rinnovo del CCNL, non possiamo non fare riferimento alle parole spese su questa stessa rivista da parte di Gherardo Zei, in un articolo pubblicato a inizio 2024.  Il Presidente di Federmanager Roma e Capo della Delegazione Trattante, in un pezzo che riassume i punti strategici del documento presentato in Consiglio Nazionale per l’avvio della fase di trattativa, fa riferimento alla necessità di parlare di un modello retributivo che difenda il concetto di welfare, anche in funzione di protezione dalla deriva demagogica che sta spingendo l’Italia fino al punto in cui i sussidi valgono economicamente più del lavoro.

Il tema del welfare è sempre stato centrale nelle attività dell’Associazione: dall’implementazione dei servizi e dalle occasioni di approfondimento su tematiche di natura previdenziale – pensiamo ad esempio all’incontro in collaborazione con Federmanager e a seguire con Previndai sui temi della previdenza complementare – a quelle con FASI per le novità del Fondo in tema di assistenza sanitaria integrativa. La Commissione Previdenza e Assistenza Sanitaria di ALDAI-Federmanager si riunisce periodicamente per portare avanti in modo sistematico e puntuale temi e dibattiti di interesse per la categoria, inoltre, i webinar a cadenza mensile del Progetto Prevenzione – in collaborazione con le principali realtà ospedaliere del territorio – rappresentano un appuntamento di levatura che richiama la partecipazione di molti nostri iscritti. Parte del focus di questo numero, non a caso, è a cura del Presidente della Commissione e si incentra sulla necessità di condivisione e di non sovrapposizione tra sanità pubblica e privata.

La previdenza riveste un ruolo centrale nell’economia nazionale e nella politica di redistribuzione dei redditi. Anche il tema delle pensioni, più volte trattato grazie all’azione unanime di CIDA per la salvaguardia del ceto medio, rientra in un discorso più ampio che, sempre in questo contesto e in questo numero, abbiamo voluto riprendere per sottolineare anche come, tra le priorità del Paese e dell’Europa stessa, ci debba essere l’aumento del potere d’acquisto delle retribuzioni, da cui deriva il rilancio dell’occupazione, soprattutto per le donne e i giovani. 

Un focus sicuramente molto centrato quello di questo numero che, ancora una volta, sono sicura non deluderà i nostri lettori, consapevole del fatto che ALDAI-Federmanager continua a lavorare assiduamente all’interno del Sistema per garantire le migliori azioni di rappresentanza e tutela della categoria manageriale del territorio.
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