Premiata la parità di genere

La XXIX Borsa di Studio “Ing. Giacomo Bonaiuti” premia Sara Pollastri e Simone Asperti, due giovani studenti dell’Università Statale di Milano

Oscar Eliantonio

Socio ALDAI-Federmanager
La Sala Viscontea Sergio Zeme ha ospitato (lo scorso 11 novembre) la tradizionale cerimonia di consegna delle due Borse di Studio intitolate all’ “Ing. Giacomo Bonaiuti”, una finanziata interamente da ALDAI-Federmanager, l’altra sponsorizzata dai figli e dal GES – Gruppo Seniores Edison e Consociate – nella cui azienda l’Ingegnere ha lavorato per tutta la vita.

Oscar Eliantonio introduce la serata fornendo alcune informazioni sulle candidature pervenute e sull’iter di selezione: 34 i profili ricevuti (23 uomini e 11 donne), provenienti dalle Università milanesi (Statale, Bicocca e Politecnico), dall’Università dell’Insubria e da quella di Pavia; come sempre, quasi tutte corredati da curricula estremamente interessanti da cui  è stata tratta una shortlist con i nomi dei sei studenti che maggiormente hanno richiamato l’attenzione della commissione stessa (4 studentesse e 2  studenti), che in seguito sono stati convocati in ALDAI per un’audizione.

Il Presidente ALDAI-Federmanager Bruno Villani inaugura la cerimonia portando i saluti dell’Associazione. Dopo aver ringraziato i componenti della commissione giudicatrice per il prezioso lavoro, sottolinea come dai manager sono indicati spesso la Formazione e il Merito come pilastri per una società e una classe dirigente degna di questo nome, ed enfatizza il lifelong learning, perché non si deve smettere mai di imparare, di studiare, di aggiornarsi, così come “occorre lottare” affinché nelle aziende – e non solo – sia il merito l’ago della bilancia per premialità, sviluppo di carriera, ecc. I manager non sono solo parte attiva di questa evoluzione, ma ne sono il motore, perché vogliono essere protagonisti del cambiamento. 
Augura poi ai giovani premiati tutto il meglio, una carriera fatta di sfide che devono essere vinte per giungere un giorno ad essere parte del motore ruggente di questo Paese! E, infine, conclude sottolineando l’importanza, nell’era della digital transformation, delle cosiddette competenze trasversali, soft skill: resilienza, visione strategica, team, capacità di ascolto, capacità gestionali e organizzative… ma soprattutto umiltà e disponibilità!

Renato Signoretti, rappresentante del GES (Gruppo Seniores Edison e Consociate, ad oggi composto da 3.000 associati con almeno 20 anni di anzianità), rammenta come questo gruppo aziendale finanzi parzialmente sin dalla prima edizione una delle due Borse di Studio. Annuncia, inoltre, come GES abbia deciso di istituire un’altra borsa di studio in compartecipazione con la famiglia Peccatori, per ricordare Ennio Peccatori che  ha trascorso tutta la vita lavorativa in Montedison come Dirigente ed è stato anche Vicepresidente ALDAI.

Raffaele Bonaiuti ricorda come suo padre – di modesta famiglia – abbia usufruito di borse di studio per proseguire negli studi e abbia sempre tenuto in alta considerazione quelle che premiavano il “libretto alto” e il “reddito basso”. Perché la premiazione in ALDAI: perché è una sede istituzionale e per dare un’idea di continuità dell’iniziativa.

Alberto Bossi, rappresentante della Società Chimica Italiana – Sezione Lombardia – che raccoglie 3.700 soci individuali in 13 Divisioni e 21 Sezioni regionali, oltre a 20 Soci Collettivi e Soci Collettivi Sostenitori 2019. I corsi scientifici generano una quota di occupati del 93% a cinque anni dal titolo di primo livello, sopra anche agli standard di ingegneria (92%) e dell'area medico-sanitaria (90%). La Chimica è al top di una classifica di competitività strutturale che tiene in conto molti fattori con un indicatore di 124 sulla media dell’industria manifatturiera pari a 100. 
Negli ultimi tempi, oltre ai classici Dottorati di Ricerca, sono stati lanciati i Dottorati di Ricerca Industriali. La collaborazione tra CNR, Confindustria ed Atenei italiani, favorirà lo sviluppo di percorsi, di durata triennale, di Dottorati Industriali di altissimo profilo scientifico e con notevoli requisiti di qualità, innovazione tecnologica,  internazionalizzazione.

Cecilia Soldano, coordinatrice della comunicazione di Fondazione Bracco, che si connota come  Fondazione Multidisciplinare dove Arte, Scienza e impegno nel Sociale sono ugualmente fondamentali per lo sviluppo e la creazione di comunità. La Fondazione ha un progetto per i giovani, progettoDiventerò, ora aperto alle scuole secondarie, perché certi discorsi è fondamentale farli presto; inoltre sono state aperte delle opportunità sui temi scientifici rivolti alle ragazze, perché ancora oggi c’è un grande stereotipo sulle carriere al femminile. Cecilia Soldano comunica una notizia molto importante: la Fondazione e, in particolare, la sua Presidente Diana Bracco – laureata in Chimica – hanno deciso di erogare una terza Borsa di Studio.

Luigi Falciola, relatore di tesi di Simone Asperti, già presente alla premiazione dell’anno scorso, rimarca di come  abbia avuto la sensazione di essere entrato a far parte della famiglia Bonaiuti, così come segnalato anche da tutti i premiati delle precedenti edizioni. Nel corso dell’intervento elogia la capacità della commissione di selezionare i vincitori non solo dal punto di vista scientifico, ma anche da quello umano, perché sono persone con valori elevati, che si impegnano mettendosi in luce per le cosiddette soft skill. Infine sottolinea il grande impegno di Simone che, per aiutare la famiglia, ha abilmente saputo conciliare studio, lavoro e tempo libero; intraprendendo poi, dopo la laurea, la ricerca di un Dottorato all’estero e dopo molti colloqui ha trovato una sistemazione presso l’Università di Delft nei Paesi Bassi.

div>A questo punto interviene via Skype da Delft Simone Asperti, che, ricevuti i complimenti di Bruno Villani per quanto fatto fino ad oggi per il conseguimento della laurea, ritira virtualmente (attraverso i genitori presenti alla cerimonia) la Borsa di Studio.  Simone  racconta come stia proseguendo il Dottorato presso l’Università Tecnica di Delft dove studia come convertire la CO2 in atmosfera in idrocarburi, e ricorda sia la fatica di conciliare studio e lavoro, sia la possibilità di affacciarsi a questa nuova realtà. «L’attenzione che dimostrate ai giovani, in relazione sia ai loro profitti accademici, ma soprattutto alla loro capacità di relazionarsi e di partecipare alla vita sociale, vi fa onore!».
I genitori di Simone qualche giorno dopo hanno scritto queste significative parole: «Ad ogni buon fine, desideriamo che queste poche e semplici righe non siano lette ed interpretate come semplice “retorica rituale” di coloro che hanno vissuto la premiazione del proprio figlio, assicuro non è nella nostra indole, invero, siamo convinti che manifestare pubblicamente i nostri sinceri ringraziamenti per i contenuti dell’iniziativa, per lo scopo che si è prefigurata e che si prefigurerà negli anni a venire (il prossimo sarà il 30° e ne dovete essere orgogliosi) siano doverosi, poiché anche chi si prodiga per queste iniziative deve raccogliere, quando può, con soddisfazione, un ringraziamento, un “abbraccio”, un “bravo”, per l’impegno e la passione che dedica».

Laura Cantoni, di Astereia, si occupa da sempre di Marketing e ormai, da oltre vent’anni, di Sostenibilità, ovvero di tutte quelle attività che permettono di soddisfare i bisogni delle popolazioni attuali senza compromettere quelle future.  La sostenibilità va vista in un’ottica di business, con le regole del profitto, ma tenendo ben presente gli obiettivi a lungo termine prima citati. Le aziende devono investire per raggiungere questi obiettivi in tutta la filiera: dalla ideazione del prodotto alle scelte di ingegnerizzazione dello stesso, dalla selezione dei fornitori al controllo della produzione, dal riciclo dei rifiuti all’attenzione per il  territorio. La Finanza premia giustamente questo impegno  preferendo investire nelle aziende che perseguono questi obiettivi. È importante che i giovani brillanti presenti all’evento ne siano consapevoli, per indirizzare le proprie scelte verso queste aziende virtuose.

Come di consueto abbiamo avuto il piacere di avere ospiti alcuni premiati delle passate edizioni. 
Francesco Pino, premiato nel 2014 e collegato via Skype, subito dopo la Laurea Magistrale ha intrapreso un’esperienza a Cleveland in un Istituto di ricerca sullo sviluppo di polimeri per vernici. Lì ha constatato la differenza tra Italia e USA sull’assegnazione dei posti negli Istituti di ricerca: negli Stati Uniti  è tutto più semplice e meno macchinoso e la preparazione universitaria ricevuta all’Università di Milano è riconosciuta da tutti molto valida. Rientrato in patria, ha deciso di non proseguire con il Dottorato all’Università, pur avendo ricevuto risposte positive da parte sia di Università straniere sia di Istituti di ricerca applicata, a testimonianza della validità del suo curriculum. Ora lavora in De Nora, azienda operante nel segmento B2B che, non avendo posizioni disponibili in Italia, pur di non perderlo, lo ha trasferito nella sede di Cleveland, che si occupa di elettrochimica con la produzione di elettrodi per applicazioni industriali. 

Chiara Figazzolo si collega via Skype da Parigi dove sta facendo il dottorato presso l’Istituto Pasteur a Montparnasse. Dopo la laurea a Cambridge su Farmaci per combattere le malattie di Parkinson e Alzheimer, nella capitale francese sta facendo il dottorato su Curvazione di nuovi strumenti basati sul DNA per combattere il cancro con metodi alternativi. Rimane sempre grande la sua passione per la divulgazione scientifica che ha potuto svolgere proficuamente anche a Cambridge.

Tra i premiati delle precedenti edizioni che partecipano alla serata anche Felicia Campo, Simone Pota e Davide Sala.

Felicia, dopo un Master sullo Sviluppo dei Farmaci presso l’Università di Pavia, ha puntato subito a trovare un'occupazione in ambito industriale. Lavora in un'azienda che produce principi attivi o intermedi per altre industrie. Fa la Ricercatrice Chimica e in particolare si occupa di Problem Solving in relazione ai problemi di produzione. L’azienda in cui lavora impiega quasi esclusivamente personale maschile eccetto tre donne, tra cui la sua responsabile e lei. Felicia ricorda ai neo premiati di «Valorizzare al massimo la propria personalità e che la vittoria della Borsa di Studio aumenta l’autostima in se stessi,  importante per i successivi colloqui di lavoro».

Anche Simone ha deciso di non proseguire con il Dottorato: dopo uno stage di un mese è stato assunto dalla stessa azienda. «La Borsa di Studio permette di affrontare la vita con un’altra visione perché si capisce che gli sforzi sono ripagati e vale la pena di fare sacrifici». Conclude ricordando che «nella vita occorre essere propositivi».

Davide, vincitore nel 2012 e primo premiato dell’Università Bicocca, ha fatto una scelta differente: ha lasciato l'ambiente universitario per inserirsi subito nel mondo industriale e lavora in un’azienda farmaceutica cinese nell’area tecnico-commerciale. Ha invitato i giovani colleghi a occuparsi di più dei valori come il “Bene comune di tutti” e che questo pesi di più nelle proprie scelte.

E arriviamo alla seconda vincitrice, Sara Pollastri, presentata dalla sua relatrice, la professoressa Sara Sattin, che ricorda come Sara abbia il merito di essersi laureata nei tempi corretti e con buon esito pur avendo fatto piccoli lavori durante gli studi. Ha partecipato e vinto una selezione europea per uno stage in Belgio di sei mesi presso l’azienda Janssen del gruppo Johnson & Johnson. Sottolinea come nella vita occorre cogliere tutte le occasioni che si presentano e come nel nostro Paese sia importante non perdere i talenti per una mera questione economica.

L’emozionante cerimonia di premiazione termina con la consegna della Borsa di Studio a Sara Pollastri da parte di Felicia Campo, da donna a donna

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