Cara acqua

Si sa che le acque chete rovinano i ponti, il vecchio proverbio dice cose vere: molti sono i casi di contenzioso con i gestori del Servizio Idrico, alcuni dei quali purtroppo anche molto onerosi

Maria Grazia Da Dalt

Conciliatrice Idrico ed Energia - Assoutenti Lombardia
Dieci anni fa venne realizzato un referendum sulla gratuità dell’acqua, bene primario e necessario: 26 milioni di italiani decisero di abrogare, anche se parzialmente, la norma relativa alla tariffa dell’acqua che prevedeva “adeguata remunerazione del capitale investito”. Si sanciva di fatto il diritto universale all’acqua potabile sicura.
Questo è tuttora vero, tuttavia se l’acqua potabile è gratuita non lo è il suo trasporto, che avviene tramite una rete di tubazioni che continuamente vogliono controlli, manutenzioni ordinarie e straordinarie. Fa letteralmente acqua da tutte le parti, con contestuali enormi costi sia per la depurazione delle acque reflue che la gestione delle fognature.
Il servizio idrico in Italia è suddiviso in bacini, ognuno dei quali è gestito da un’unica società a cui è stato dato l’appalto in monopolio. 
Ogni gestore ha un proprio regolamento che comunque è stato approvato da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) che ha il ruolo di supervisore e controllore, anche tramite le Autorità di Bacino. I regolamenti hanno differenze tra di loro, a volte anche significative. 
In mezzo a questa complessità sta l’utente finale, cioè ognuno di noi, che rischia di annegare nelle tante falle di una rete idrica incontinente. 
Infatti una gran parte del contenzioso idrico che Assoutenti Lombardia ha gestito in questi ultimi anni riguarda proprio le cosiddette perdite occulte. 
Ricordiamo che la responsabilità a monte del contatore dell’acqua ricade sul Gestore, mentre tutto ciò che è a valle del contatore stesso è sotto la responsabilità dell’utente finale. Spesso il tubo che serve un’abitazione o un condominio è nascosto sottoterra o in un luogo difficilmente accessibile e di conseguenza, in caso di rottura, la perdita di acqua si può protrarre a lungo nel tempo, causando un notevole danno sia economico che ambientale. Per evitare questa evenienza, il miglior consiglio che si può dare è di effettuare controlli frequenti del contatore per evidenziare precocemente eventuali consumi anomali, ovviamente quando il contatore è facilmente raggiungibile. 
L’autolettura è sicuramente la miglior prevenzione!
Poiché non è possibile conteggiare esattamente la perdita occulta di acqua, all’utente viene concesso di non pagare, per la quota di acqua in eccesso rispetto al consumo medio annuale, il costo della depurazione e della fognatura, mentre è applicata la “tariffa base” per il consumo di acqua in eccesso. Alcuni gestori lombardi applicano trattamenti più favorevoli all’utente e quindi è importante controllare il regolamento che è sempre pubblicato sul loro sito. Ricordiamoci però che non si può scegliere il gestore…
Altra causa frequente di contenzioso è il malfunzionamento del contatore, questo lo si può dedurre normalmente dallo storico delle bollette, in caso di dubbio si può anche richiedere un controllo dello strumento, che sarà gratuito solo nel caso venga trovato guasto. 
Quando si sospetta un’anomalia nella bolletta, la prima cosa da fare è richiedere informazioni scritte, le richieste e le relative risposte telefoniche non sono utili al fine di una soluzione del caso. Infatti solo quando un reclamo scritto non riceve risposta, oppure non la si ritiene soddisfacente, è possibile adire alla conciliazione. Questa può essere paritetica se il gestore ha aderito a un protocollo d’intesa con le Associazioni dei Consumatori, oppure può avvenire con Arera nella maggior parte degli altri casi (quando il gestore è piccolo può esimersi).
Nel caso di problemi coi vostri rubinetti siamo sempre a vostra disposizione.
Stiamo comunque attenti ai consumi eccessivi, l’acqua è preziosa!

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