Guardare avanti, ma … Che succede in Comitato?
Mala tempora currunt … !!
Mario Giambone
Presidente Comitato Pensionati ALDAI-Federmanager
Come alle volte è necessario, il ricorso a invocazioni “provocatorie” può giovare ad invogliare a volgere uno sguardo su quanto viene discusso, esaminato e…commentato, nelle nostre molteplici occasioni di incontri, all’interno del nostro “Sodalizio” … anche se gli argomenti che ci riguardano, sono oggetto di frequenti attenzioni e non mancano di creare ulteriori stati di apprensione.
Nell’ultima riunione del nostro Comitato, svolta il 28 ottobre, non poteva mancare il riferimento alla recente pronuncia della Suprema Corte che, in conseguenza dei ricorsi promossi contro le disposizioni della legge di bilancio 2019, ha ritenuto legittimo il “raffreddamento della perequazione" e il “contributo di solidarietà”, anche se per quest’ultimo è ritenuto eccessivo il quinquennio stimato!
Ce lo aspettavamo... o… è una buona decisione, se consideriamo che … non c’è limite al peggio o che il peggio deve ancora venire?
Non abbiamo infatti dimenticato quanto fu espresso nel 2015 con la sentenza n.70 a cui seguì il decreto legge n.65, dell’allora Governo! Sarà necessaria la pubblicazione della Sentenza per gli opportuni approfondimenti e considerazioni, che non mancheranno di essere affrontati. Per questo i competenti colleghi Mino Schianchi e Antonio Dentato (in quanto a noi più vicini) non mancheranno di approfondirne il dettato ed esprimere un competente parere.
Ma il nostro “sesto senso” o, se vogliamo, il radicato timore di essere di fatto obiettivo predestinato, ci porta anche ad avanzare un timoroso pensiero nell’attendere la preannunciata Riforma dell’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche per la quale non sono mancate anticipazioni o intendimenti, da parte degli immancabili bene informati. Nel dire comune si dice "il gatto scottato teme l’acqua fredda" e quindi non sarà eccessiva una nostra opportuna diffidenza su quanto potrebbe essere attuato. Non aumento dell’imposizione fiscale ma un “raffreddamento” delle possibili detrazioni, in uno scenario di esigenze sociali che si ampliano diventando più consistenti, sarebbe negativo per quanti hanno un reddito bloccato e nessuna possibilità che sia perequato, come per noi assodato, sarebbe come dare con una mano e togliere con l’altra!
Il fatto che la situazione che si vive e percepisce può indurre a un preoccupante pessimismo, deve spingerci a poter confidare su valori che ci appartengono e che non vanno perduti. Tra questi non mancano di esservi proprio i fondamenti della nostra realtà associativa, nata in maniera spontanea dai nostri “padri fondatori” al termine del devastante conflitto portatore di lutti e angosce, come anche oggi si è costretti a patirne.
Proprio per far ricorso alla compattezza di allora, per agire nel nostro ambito associativo, abbiamo il dovere di mantenerci uniti, come si è spesso condiviso e come avremmo ancora una volta invocato, a gran voce, in occasione dell’annuale Assemblea, se si fosse svolta dal “vivo”. Lo ribadiamo in questa “modalità”, convinti che il vincolo associativo venga mantenuto compatto e la condivisione di obiettivi categoriali, possa contare su di una vicendevole collaborazione.
La nostra è una Associazione di Dirigenti, il fatto che poi sia composta, e distinta, in soggetti in servizio e non, deve ritenersi una naturale conseguenza dell’evolversi delle realtà anagrafiche e non solo. La considerazione che deve essere mantenuta è che siamo una Categoria unica, che persegue scopi comuni i cui obiettivi vanno condivisi e perseguiti in maniera unitaria, anche se disarticolati nelle differenti ed opportune strategie.
I soggetti facenti parte del comparto “senior”, come meglio possono essere definiti quelli non più in servizio, devono ritenersi parte integrante delle molteplici attività volontaristiche, utili e necessarie, a mantenere costante il livello di attenzione che, oltre agli aspetti giuslavoristici attinenti all’area lavoro, riguardano aree associative altrettanto importanti, come quelle inerenti salute, previdenza, assistenza e… non solo.
Un'ulteriore considerazione ritenuta utile e condivisa è che il Comitato possa, periodicamente, mantenere una funzione di collante, tra le molteplici attività programmate e svolte con regolarità dalle Commissioni e specifici gruppi di lavoro che affrontano singoli argomenti e aspetti strettamente attinenti a ”realtà sociali”, come la scuola, il volontariato, la cultura, i servizi e quanto possa rientrare nelle possibili necessità da affrontare, affiancandosi in maniera consistente e rappresentativa con le altre diversificate azioni cui ALDAI è chiamata ad esercitare.
01 dicembre 2020