Il Progetto SETI

Alla ricerca di vita intelligente

Dino Pezzella

Socio ALDAI-Federmanager
Il Gruppo Amici del Cielo (GAC), da anni attivo con il Gruppo Cultura di ALDAI per la divulgazione scientifica in ambito astronomico e spaziale, quest’anno propone ai Soci un’interessante conferenza che approfondisce le tematiche inerenti alla ricerca della vita extra-terrestre.
C’è vita al di fuori della Terra? C’è stata qualche forma di vita in passato su Venere e Marte? Ci potrebbe essere vita nell’oceano sotto la crosta ghiacciata di Europa o di Encelado? Ma che dire della vita intesa come civiltà di esseri intelligenti in grado di costruire strumenti per comprendere ed esplorare il mondo intorno a loro? Già nel passato Giordano Bruno, con straordinaria lungimiranza, ipotizzava “infiniti mondi” simili alla Terra. Giovanni Schiaparelli scoprì strani “canali” su Marte, dando luogo alla creazione del mito dei Marziani. Da allora scienza e fantascienza si intrecciano, ipotizzando civiltà aliene, astronavi e addirittura sbarchi sul nostro pianeta, tra l’altro mai dimostrati. Anche il fenomeno degli UFO rientra in questa esigenza dell’uomo di non sentirsi solo, di pensare che nell’Universo ci debbano essere altri esseri pensanti come noi e con i quali prima o poi verremo in contatto.
Un tema complesso e vasto, affrontato dal GAC e dal Gruppo Cultura di ALDAI nel 2010 e nel 2015 che merita ulteriori riflessioni, alla luce degli enormi progressi scientifici degli ultimi anni. Pertanto, con il consueto rigore scientifico, si intende promuovere lo stato dell’arte della ricerca di vita extraterrestre, a partire dagli oltre 5.000 pianeti extrasolari recentemente scoperti, alcuni dei quali compatibili con la vita, fino a chiedersi da dove provengano le prime molecole organiche, se di origine terrestre o extraterrestre. Nel secondo caso la vita sarebbe molto più probabile e diffusa nell’Universo. Ma il quesito fondamentale di Enrico Fermi rimane tuttora inevaso: ”se la vita intelligente è statisticamente probabile nel Cosmo, allora, perché non ne abbiamo notizia, nonostante decenni di continua ricerca?”.
Stefano Covino

Stefano Covino

Il primo intervento sul tema è stato programmato per martedì 28 novembre e altri appuntamenti seguiranno l’anno venturo. La prima relazione sarà a cura di Stefano Covino, ricercatore all’Istituto Nazionale di Astrofisica di Brera e docente di astrofisica all’Università dell’Insubria (CO). 
Covino si occupa di astrofisica degli oggetti transienti (come i lampi di luce gamma o gamma-ray burst) e delle controparti elettromagnetiche di eventi di onde gravitazionali, con particolare interesse alle tecniche di osservazione polarimetrica. Negli ultimi anni si è interessato a problematiche di statistica avanzata legate alle osservazioni astronomiche. È responsabile di diversi progetti di ricerca internazionali ed è stato parte del Consiglio Scientifico dell’INAF. Sposato, è padre di due figlie ed è un appassionato divulgatore e da anni conferenziere presso il GAC.
Nel corso del primo incontro illustrerà il progetto SETI, che consiste in diversi progetti scientifici volti all’identificazione di segnali associabili a qualche forma di intelligenza extraterrestre. Negli anni abbiamo trasmesso messaggi testimonianti una civiltà evoluta sul nostro pianeta, come il messaggio lanciato con il radiotelescopio di Arecibo nel 1974. In tanti anni di attività alcuni segnali interessanti sono stati rilevati, ma nessuno si è mai ripetuto, suggerendo quindi una probabile origine terrestre. Vedremo come il progetto è nato, come si è sviluppato, e quali prospettive future possiamo immaginare. In attesa di qualche altro segnale “Wow”.
SAVE THE DATE

L’incontro Il progetto SETI si terrà  
martedì 28 novembre 2023 alle ore 17:30 
in Sala Viscontea Sergio Zeme
Per registrarsi, ricevere il link e collegarsi all’evento www.aldai.it

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