Presentazione del romanzo Lezione di tedesco di S. Lenz

Proseguono gli incontri organizzati dal Gruppo Cultura di ALDAI nell’ambito del ciclo di letteratura intitolato “Il muro”; il 30 ottobre sarà la volta della presentazione, curata da Heide Adam, del romanzo Lezione di tedesco dello scrittore Siegfried Lenz.

Daniela Savini

Componente del Gruppo Cultura, già insegnante presso Liceo Scientifico Vittorio Veneto, Milano







Il romanzo si sviluppa su due piani temporali e in due luoghi diversi della Germania del Nord. Quando Siggi Jepsen, il protagonista e io narrante del romanzo, scrive il suo componimento e riempie quaderni su quaderni siamo nel 1953, in un’isoletta dell’Elba vicino ad Amburgo, dove il ragazzo ventunenne si trova rinchiuso in un riformatorio per ragazzi disadattati. Ma i fatti di cui narra si svolgono nel 1943, in un piccolo e sperduto paese battuto dai venti e dal mare del Nord. 

Ma da cosa è rappresentato “il muro” nella vita di Siggi? Sicuramente da problematiche familiari, ma anche di carattere sociale e politico.

In ambito familiare, innanzi tutto, dalle insormontabili divisioni che esistono tra il ragazzo e suo padre, l’unico poliziotto della stazione di polizia del paese, maniacalmente e ottusamente rispettoso dell’ordine e dell’obbedienza al dovere. Nel caso specifico raccontato da Siggi il padre deve obbedire all’ordine imposto dal regime nazista di impedire al famoso pittore Max Ludwig Nansen di dipingere, perché la sua arte è considerata “arte degenerata”. Nonostante l’amicizia che lega i due, il poliziotto svolge rigorosamente il suo dovere, volendo dimostrare a tutti, ai suoi superiori, alla moglie, ai figli e agli abitanti del paese, fino a che punto l’obbedienza agli ordini sia ritenuta da lui un valore supremo. Raccontando di suo padre, Siggi non fa che tratteggiare il ritratto dell’intero popolo tedesco, succube della cieca obbedienza alle autorità naziste.

Siggi deve scegliere se obbedire al padre e spiare il pittore oppure se rispettare l’amicizia con quest’ultimo, che per lui è come un secondo padre; decide ben presto di diventare complice di Nansen e inizia a rubare i suoi quadri e a nasconderli in un vecchio mulino per salvarli. Tale abitudine, però, diventa man mano una ossessione (parallela a quella del padre), una sorta di malattia che lo porta al riformatorio in cui lo troviamo all’inizio.

Durante una lezione di tedesco viene assegnato ai ragazzi un componimento che ha per tema “Le gioie del dovere”. Allo scadere del termine, Siggi restituisce il foglio bianco. Per questo viene punito.
Ma se non ha svolto il tema non è stato per negligenza nè tanto meno — spiegherà al direttore della casa di correzione — perchè lui non abbia nulla da dire sull’argomento, ma, al contrario, perchè cose da dire ne ha troppe, e non sa come sintetizzarle.

Posto in cella di isolamento fino a quando non avrà svolto il tema, Siggi comincia a scrivere e dopo due o tre giorni il direttore gli fa sapere di essere soddisfatto della sua dimostrazione di buona volontà e di considerare il compito perfettamente assolto anche dopo una decina di pagine. Siggi può dunque ritornare tra i suoi compagni. A questo punto però è lo stesso Siggi a chiedere, implorare che gli venga concesso di rimanere in cella fino a che non avrà scritto tutto quello che ha da dire. Effettivamente Siggi rimarrà volontariamente in cella per 105 giorni e riempirà più di cinquecento pagine. Le cinquecento pagine del libro che leggiamo.

La detenzione tra le quattro mura della cella sembra essere l’unica condizione che renda possibile al protagonista il ritorno ad un passato personale doloroso, ma dramma e dolore si allargano nel racconto fino a coinvolgere tutta la sua famiglia, la sua piccola comunità d’origine e, come un’eco lontana, tutta la Germania. In ambito sociale siamo negli anni del Secondo Dopoguerra tedesco e l’isola in cui si trova il protagonista può essere intesa come simbolo di una società postbellica che vuole rimanere isolata, non turbata da avvenimenti esterni: vuole essere un luogo in cui si deve ricostruire una società riempiendo di cliché e luoghi comuni la mente dei giovani.

SAVE THE DATE

La presentazione del libro Lezione di tedesco a cura di H. Adam 
si terrà 

mercoledì 30 ottobre 2024 alle ore 17:30 
presso la Sala Viscontea Sergio Zeme

Per partecipare è necessaria la registrazione su www.aldai.it

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