Progettare un buon futuro con l'educazione finanziaria

L'educazione finanziaria accompagna le persone a prendere scelte sempre più consapevoli e accorte

Alessandro Grillo

eQwa
Come posso evitare che l’inflazione eroda i risparmi di una vita? Come posso integrare la mia pensione? Ho una casa di proprietà, posso usarla come rendita pensionistica? Riuscirò a comprare la casa al mare che desidero così tanto? E se tra qualche anno non fossi più autosufficiente, potrò permettermi un’assistenza dignitosa senza pesare sui miei figli? Se venissi a mancare i miei cari potranno entrare in possesso della mia eredità senza troppe difficoltà?... 

Tutte queste domande, che riguardano preoccupazioni concrete o desideri legati al nostro benessere e a quello delle persone a cui teniamo, rientrano nella sfera d’azione dell’“educazione finanziaria”. 
Nel quotidiano, non ci interroghiamo sulle caratteristiche della polizza sottoscritta, ma se siamo riusciti a mettere in sicurezza chi ci è caro; non controlliamo gli andamenti delle borse per individuare il momento in cui trarne profitto, ma spinti dall’urgenza di costruire una vita serena per il domani; non guardiamo alla finanza come un fine in sé, ma come mezzo per costruire lo star bene per noi e per chi ci sta accanto. 

Per rispondere a queste esigenze abbiamo bisogno di scegliere la via più adatta.

Esistono diverse interpretazioni e declinazioni di educazione finanziaria e da questo deriva la necessità di un inquadramento teorico che ci consenta di definire i perimetri di ciò di cui stiamo parlando. 

La prima grande distinzione è da fare tra l’alfabetizzazione finanziaria e l’educazione finanziaria in senso stretto. L’alfabetizzazione si occupa di sviluppare conoscenze, di base o avanzate, riguardo i temi finanziari; l’educazione, diversamente, ci porta ad applicare le conoscenze nelle nostre vite, accompagnandoci a prendere le decisioni che riguardano gli aspetti economici. In effetti l’educazione finanziaria non ambisce a “educare”, semmai ad accompagnare le persone a prendere scelte sempre più consapevoli e accorte. Ancora, l’educazione finanziaria non tratta di “finanza”, se non come un mezzo.

Le aree trattate sono diverse: budgeting, indebitamento, protezione, pensione, investimento e passaggio generazionale. L’educatore finanziario ci aiuta a capire come consumare consapevolmente (quante volte ci accorgiamo di aver acquistato qualcosa non perché ci servisse, ma perché spinti a farlo da reclame brillanti?), a comprare la casa che desideriamo (cosa può significare pagare un mutuo, e quando possiamo farlo in modo da non intaccare i nostri progetti di vita?), a proteggerci dal rischio che il nostro reddito possa venire a mancare (tra gli altri, premorienza e invalidità sono rischi presenti che hanno  effetti catastrofali sulla nostra famiglia), a progettare il nostro futuro, fatto di desideri, viaggi ed esperienze, o quello dei nostri figli e nipoti (e a questo scopo investire le nostre risorse, per raggiungere un obiettivo chiaro e personale). 
I temi citati riguardano tutti, indipendentemente da età, genere o condizioni economiche (pur trovando, naturalmente applicazioni concrete diverse), perché riguardano eventi e fasi di vita che tutti sperimentiamo. Per questo l’educazione finanziaria si adatta alla nostra specifica situazione, come un abito fatto su misura.

Per tutti questi motivi l’educazione finanziaria sta raccogliendo grande interesse da parte delle amministrazioni pubbliche, che vogliono supportare i cittadini con strumenti nuovi. 

I riferimenti istituzionali non mancano, con la costituzione del Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria. Dal punto di vista normativo l’UNI, l’ente italiano che vara le norme di qualità su beni e servizi, ha realizzato una norma di qualità (UNI 11402), in modo da stabilire lo standard del settore, adottando l’ottica dell’educazione finanziaria come accompagnamento attraverso educatori finanziari che operano in conformità alla norma.

La voglia di sviluppare e mettere a disposizione di tutti servizi di educazione finanziaria gratuiti, conformi alle norme tecniche di qualità e ispirati a quanto già sperimentato con successo all’estero (Money Advice Service inglese, Financial empowerment negli USA) si sta rapidamente diffondendo su tutto il territorio nazionale.

Per quanto riguarda le esperienze sul territorio, dopo una fase di sperimentazione partita nel 2013, dal 2021 il Comune di Milano (e di recente il Comune di Bergamo) ha attivato un servizio gratuito di Educazione finanziaria a norma UNI 11402, erogato da educatori finanziari del terzo settore, che aiutano i cittadini ad analizzare la propria situazione economica personale o familiare e a pianificarne il futuro, costruendo strategie.
Il servizio prevede momenti di sensibilizzazione, cui seguono percorsi di accompagnamento individuale con gli educatori, che rappresentano il vero elemento di innovazione. Sono migliaia i milanesi che hanno già sperimentato il servizio e avviato un proprio progetto di vita economico, e tanti altri ne seguiranno… 

Il Welfare aziendale è un altro luogo naturale dove sviluppare programmi di educazione finanziaria che aiutino dirigenti, quadri e lavoratori delle imprese a raggiungere un maggiore benessere, sviluppando una logica di supporto moderna e integrata, e allo stesso tempo dà modo alle imprese di contare su forze più motivate e stabili, migliorando la produttività.

L’obiettivo di questi programmi è accompagnare le persone lungo il corso di vita, aiutarle a gestire le emergenze, ad affrontare gli imprevisti, fornire gli strumenti per affrontare con fiducia il futuro e realizzare gli obiettivi di vita più belli. Anche (e soprattutto) questo è Welfare.

SAVE THE DATE

L'incontro Educazione finanziaria  si terrà 

lunedì 17 aprile 2023 alle ore 17:00
 in Sala Viscontea Sergio Zeme 

Per partecipare è necessaria la registrazione su www.aldai.it

Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in formato pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013

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