Passaggio di testimone nel Gruppo Giovani Federmanager

Rinnovato il Coordinamento Nazionale

Da Renato Fontana…

Sembra quasi ieri quando nel 2017 presi la guida del Gruppo Giovani Federmanager: sinceramente avevo tante idee in mente e tanta voglia di fare, ma devo dire che non avrei mai immaginato tutto quello che abbiamo realizzato. Ora mi accingo, giustamente, a passare la mano ai colleghi che prenderanno in carico il rinnovato Coordinamento Nazionale, e lo faccio con la convinzione di consegnare loro un Gruppo che ormai è uscito dalla fase di startup ed è una realtà consolidata. 
In questi anni ho conosciuto tanti giovani colleghi che sono passati nella strettoia del limite di età che, se da un lato è un vincolo, dall’altra forse è la forza stessa del Gruppo, che si rinnova molto velocemente portando a bordo nuove esperienze, competenze, professionalità che non possono che arricchirlo. Anche in questo si vede la marcia in più dei Giovani Manager: ogni volta sono pronti a riamalgamarsi e a dare vita a nuovi progetti e iniziative. Se riescono a far questo, forse, è perché sono molto legati alle logiche del lavoro, dove una squadra forte vale più del singolo, dove il merito è il vero spartiacque e dove ognuno deve far la sua parte al meglio. Questo purtroppo si scontra a volte con altre logiche legate spesso alle corrette regole della democrazia e alla relativa conta dei numeri. Proprio su quest’ultimo aspetto, forse, i Giovani Manager dovrebbero avere già un po’ più cinismo e cattiveria, per combattere anche – come si suol dire – nel fango. 
In questi anni abbiamo avuto oltre 160 manager premiati nelle edizioni del Premio Giovane Manager, colleghi che in molti casi hanno già fatto rapidi avanzamenti di carriera o ricevono riconoscimenti nazionali e/o internazionali a riprova che non ci eravamo sbagliati nel premiarli. Ognuno di questi colleghi mi ha lasciato un arricchimento per episodi accaduti, esperienze, e soprattutto è divenuto un punto di riferimento per me: questo è un messaggio che deve continuare a passare perché ognuno di loro e del Coordinamento deve essere un punto di riferimento per tutti. Su questo, ma non sempre, mi è capitato di vedere alcuni che invece la pensano ancora come singoli e, se volete, sottovalutano la forza che tiene unito comunque un sindacato come è Federmanager. Tuttavia, poco importa di questo, perché al momento giusto la forza del gruppo verrà fuori. 
In questi anni come Gruppo Giovani abbiamo anche osato, ed è grazie a ciò che siamo riusciti a porci alla testa di “IMPatto Giovani” ovvero l’alleanza, nata da una nostra iniziativa, tra Imprenditori, Manager e Professionisti che per la prima volta provano a parlare un linguaggio comune fatto di unione e di condivisione, per porsi come obiettivo il miglioramento del Paese. Questa è un'iniziativa che potrà dire tanto nel nostro Paese, ma che necessita di Giovani Manager che sappiano man mano alzare l’asticella e guadagnarsi quel centimetro in più con la forza del lavoro fatto bene. Anche qui osare non è sbagliato, ma è doveroso per l’intera comunità e serve quel pizzico di sfrontatezza di chi dice “nulla è impossibile”. 
Infine la variabile tempo, che per un giovane manager in carriera e con famiglia da gestire è sempre una risorsa che sembra critica, ma nei fatti non lo è se ci si impegna in qualcosa che si può realizzare e che mette a frutto le proprie potenzialità magari in un ambito diverso. Difatti quest’ultimo, il confrontarsi in un terreno non usuale ma nuovo, è la vera sfida che attende ogni giovane manager, perché il Gruppo Giovani rappresenta un ambito diverso in cui affinare quelle capacità, che in letteratura chiamiamo soft skill, che diventano sempre più importanti anche nel lavoro. 
Allora non mi resta che augurare a tutti i giovani manager un buon allenamento, perché se ci si allena bene si vince sia in campo (il lavoro) che fuori (la vita associativa).
Inoltre un sincero in bocca al lupo al nuovo Coordinatore Giovani e al vice che sapranno sicuramente allenare bene la squadra e i singoli

…ad Antonio Ieraci

Tante sono le iniziative portate avanti dal Coordinamento del Gruppo Giovani Federmanager durante il triennio 2019-2021, un mandato difficile segnato dalle incertezze e dalle tante costrizioni che questa pandemia ha causato. Tra i progetti più importanti portati a compimento possiamo annoverare: Piattaforma Think4Management e collaborazione sempre più spinta col gruppo Confindustria; progetti Green Code & Excellence nell’ambito della premiazione Giovane Manager; partecipazione di alcuni componenti del Coordinamento a Economy of Francesco; collaborazione col World Marketing Summit & Lead in una Masterclass e con ASVIS su progetti di sostenibilità.
Dopo due anni così complessi a causa dell’emergenza sanitaria ancora in essere, il Coordinamento 2021-2023 dovrà sicuramente fare bagaglio della resilienza portata avanti sino ad ora, ma dovrà essere soprattutto il Coordinamento della ripresa e dell’accelerazione del cambiamento. Per far ciò il Gruppo Giovani, così come già sottolineato anche dal Presidente Cuzzilla, deve guardare ben oltre gli anni di questo mandato e porsi obiettivi di medio-lungo termine con idee e progettualità per guidare il sistema industriale Italia al 2030: sostenibilità, innovazione, semplificazione e inclusione saranno i valori guida alla base del nostro mandato. La crescita del sistema Italia non può prescindere da questi valori.
Per questo è importante continuare il lavoro sulle certificazioni manageriali, per estenderle, ma soprattutto per creare dei canali di accesso diretto con piccole e medie imprese. Managerialità e formazione per le imprese sono condizione necessaria per il successo italiano a lungo termine.
Tante sono le iniziative portate avanti dal Coordinamento del Gruppo Giovani Federmanager durante il triennio 2019-2021, un mandato difficile segnato dalle incertezze e dalle tante costrizioni che questa pandemia ha causato. Tra i progetti più importanti portati a compimento possiamo annoverare: Piattaforma Think4Management e collaborazione sempre più spinta col gruppo Confindustria; progetti Green Code & Excellence nell’ambito della premiazione Giovane Manager; partecipazione di alcuni componenti del Coordinamento a Economy of Francesco; collaborazione col World Marketing Summit & Lead in una Masterclass e con ASVIS su progetti di sostenibilità.
Dopo due anni così complessi a causa dell’emergenza sanitaria ancora in essere, il Coordinamento 2021-2023 dovrà sicuramente fare bagaglio della resilienza portata avanti sino ad ora, ma dovrà essere soprattutto il Coordinamento della ripresa e dell’accelerazione del cambiamento. Per far ciò il Gruppo Giovani, così come già sottolineato anche dal Presidente Cuzzilla, deve guardare ben oltre gli anni di questo mandato e porsi obiettivi di medio-lungo termine con idee e progettualità per guidare il sistema industriale Italia al 2030: sostenibilità, innovazione, semplificazione e inclusione saranno i valori guida alla base del nostro mandato. La crescita del sistema Italia non può prescindere da questi valori.
Per questo è importante continuare il lavoro sulle certificazioni manageriali, per estenderle, ma soprattutto per creare dei canali di accesso diretto con piccole e medie imprese. Managerialità e formazione per le imprese sono condizione necessaria per il successo italiano a lungo termine.

Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in formato pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013

I più visti

La fabbrica del benessere e del profumo: armonia e organizzazione

“L’azienda delle coccole”, così viene definita la Società “La Nordica” titolare del brand “White Castle”, un laboratorio artigianale di alta qualità con metodologie da grande impresa
01 agosto 2022

Tagliare le pensioni: un cantiere che non si ferma mai

Quelli che erano stati presentati come provvedimenti temporanei si sono trasformati, con il passare del tempo, in regole stabili. E il risultato è sotto gli occhi di tutti: anno dopo anno il potere d’acquisto dei pensionati del ceto medio è stato progressivamente eroso. Il grafico – nell’articolo - lo racconta con chiarezza: un cantiere sempre aperto, dove ogni governo ha lasciato la sua impronta fatta di tagli, blocchi e riduzioni. Nel frattempo, sono in corso i lavori per preparare la prossima Legge di Bilancio, quella del 2026. Non sappiamo quali sorprese saranno riservate ai pensionati; ciò che invece conosciamo bene è quello che è accaduto negli anni passati. E non si tratta di un episodio isolato, ma di una storia che si ripete da troppo tempo. Per questo i pensionati non possono più limitarsi ad assistere, come spettatori, ai lavori di questo interminabile “cantiere”. È il momento di assumersi responsabilità collettive: unirsi, stringere alleanze, partecipare alle iniziative di tutela che saranno messe in campo. Perché i diritti non sono mai acquisiti una volta per tutte: resistono solo se vengono difesi, giorno dopo giorno
01 novembre 2025

La svalutazione delle pensioni in Italia

Accorato intervento del Presidente CIDA alla conferenza stampa del 17 settembre 2025
01 dicembre 2025

Pensioni sotto attacco: la svalutazione continua

Da oltre venticinque anni le pensioni sono nel mirino: manovre di bilancio e decreti hanno stravolto la perequazione, riducendo il potere d’acquisto e colpendo soprattutto chi ha versato di più. Non è difesa di privilegi, ma di diritti: la pensione non è più un porto sicuro, e senza partecipazione attiva il peso del risanamento continuerà a gravare sui pensionati
01 novembre 2025

La riduzione dell'imposta sui redditi a confronto con la tassazione in Francia

La riduzione dell'aliquota dal 35% al 33% riconosce e valorizza il contributo del ceto medio allo sviluppo economico e sociale del Paese, ma non riduce lo spread fiscale con altri Paesi europei. In questo articolo l'analisi di quanto paghiamo in più rispetto ai francesi
01 dicembre 2025