Climate change

Il cambiamento climatico rappresenta una sfida globale urgente ed essenziale per il futuro del pianeta, alla luce dei pesanti impatti che produce su ambiti primari per la vita e la convivenza dei terrestri

Di Mario Merigliano  

Presidente Federmanager Venezia
Il cambiamento climatico rappresenta una sfida globale urgente ed essenziale per il futuro del pianeta, alla luce dei pesanti impatti che produce su ambiti primari per la vita e la convivenza dei terrestri: l’ambiente, l’economia, la salute, la stessa sicurezza dei popoli. Ci troviamo dunque davanti ad un mutamento destinato a influenzare significativamente la vita di tutti.

Gli effetti innescati dal climate change sono già tangibili su ampia scala e le sue conseguenze, ormai palesi in vari ambiti.

Fenomeni climatici estremi, originati dal riscaldamento globale, stanno producendo – con frequenza e intensità – effetti sconvolgenti su molte aree del pianeta: ondate di calore, inondazioni, uragani, incendi boschivi e siccità, danneggiano gravemente le infrastrutture e le coltivazioni agricole, mettendo a rischio la biodiversità e le stesse condizioni di vita umana.

Il surriscaldamento globale provoca lo scioglimento dei ghiacciai e l’espansione termica degli oceani, portando all’innalzamento del livello del mare. Processo questo che minaccia le zone costiere, le comunità vulnerabili e le infrastrutture critiche, provocando migrazioni forzate e ingenti perdite economiche. L’aumento delle temperature e la distruzione degli habitat naturali portano al degrado ambientale e alla perdita di biodiversità, con effetti devastanti per gli ecosistemi e i servizi che questi forniscono, come la produzione agricola e la purificazione dell’acqua.

In questo scenario, tanto minaccioso, va imponendosi la necessità di perseguire una decisa transizione energetica, volta a ridurre le emissioni di CO2 e di altri gas serra: un processo dalle implicazioni profonde, sia a livello economico che sociale.

Il cambiamento climatico produce infatti conseguenze dirette e indirette sull’economia globale. Vediamo alcune delle sue principali ricadute:
  • Impatto sulle risorse naturali e sulla produzione agricola: l’alterazione del clima influisce sulla disponibilità e sulla qualità delle risorse naturali, come acqua, suolo agricolo e diversità biologica. Eventi climatici estremi, come le siccità, possono ridurre le coltivazioni agricole, aumentando i costi dei prodotti e minacciando la sicurezza – alimentare e non – a livello globale. Le aree agricole vulnerabili sono a rischio di fallimenti delle colture, con impatti immaginabili sul reddito e sulla sopravvivenza di milioni di persone. 

  • Rischi per le infrastrutture e i settori produttivi: inondazioni e tempeste sempre più frequenti danneggiano le infrastrutture critiche (trasporti, energia, telecomunicazioni) e le attività industriali, con costi elevati per la riparazione e il rimpiazzo degli apparati. Il rischio di danni infrastrutturali è particolarmente elevato nelle aree costiere e in regioni vulnerabili. 

  • Settore energetico: il cambiamento climatico sta modificando il funzionamento e l’efficienza di alcune fonti energetiche, come quelle legate ai combustibili fossili e all’energia idroelettrica, a causa dell’alterazione dei modelli delle precipitazioni. Un fattore che conferma la improcrastinabilità delle scelte per una transizione energetica verso fonti rinnovabili

  • Aumento delle disuguaglianze economiche: i paesi poveri e vulnerabili sono i più colpiti dagli effetti dei mutamenti climatici, pur essendo quelli che meno contribuiscono alle emissioni di gas serra. Questi paesi si trovano ad affrontare costi molto alti per adattarsi alle nuove condizioni del clima, mentre i paesi ricchi, che in larga misura hanno causato il riscaldamento globale, dispongono di risorse maggiori per mitigarne gli effetti. 

  • Aumento dei costi sanitari: le ondate di calore, l’incremento delle malattie trasmesse dall’acqua e la diminuzione della qualità dell’aria (in particolare nelle aree urbane) stanno mettendo sotto pressione i sistemi di assistenza medica, incrementando i costi sanitari a livello globale. Le malattie respiratorie, legate all’inquinamento atmosferico, sono destinate ad aumentare, così come le patologie dovute al caldo (colpi di calore e disidratazione).
Come già osservato, la transizione energetica è tra le condizioni irrinunciabili per mitigare il climate change, attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra

È un processo che implica il passaggio dalla produzione energetica basata su fonti fossili (carbone, petrolio e gas) a quella generata da fonti rinnovabili (solare, eolico, idroelettrico e geotermico).

Si tratta di una mutazione profonda, che comporta per l’economia globale sfide significative, ma anche importanti opportunità.

Tra le prime vanno annoverati gli elevati investimenti iniziali, in quanto l’adozione di tecnologie energetiche rinnovabili può richiedere la destinazione di ingenti risorse alle correlate infrastrutture e tecnologie. Sebbene i costi di produzione di energia solare ed eolica siano diminuiti, la transizione richiede investimenti su larga scala per il cambiamento delle reti energetiche e l’adattamento delle infrastrutture.

Va detto che i paesi pesantemente dipendenti dai combustibili fossili sono spesso riluttanti ad accelerare la transizione, per proteggere i propri interessi politici ed economici. Le politiche protezionistiche legate all’industria energetica e la forte influenza di lobby legate ai combustibili fossili possono pertanto rappresentare un freno al necessario cambiamento.

Per converso, l’industria dei combustibili fossili è tuttora, in molte regioni, all’origine di una significativa occupazione di manodopera. La transizione verso fonti rinnovabili potrebbe comportare un cambiamento strutturale dell’occupazione con la riqualificazione della forza lavoro e la creazione di nuove opportunità occupazionali.
Quanto alle opportunità, la crescita economica e la spinta all’innovazione sono le prime, importanti positività generate dalla transizione energetica: il settore delle energie rinnovabili offre enormi possibilità di sviluppo economico, occasioni per l’innovazione e creazione di nuovi posti di lavoro. Del resto, le tecnologie green, come i pannelli solari, le turbine eoliche, le batterie per immagazzinamento dell’energia e le auto elettriche, sono già ora in forte espansione, con positive implicazioni per i mercati finanziari, l’occupazione e le esportazioni.

In tema di sostenibilità e disponibilità energetica, va sottolineato come l’investimento in energie rinnovabili riduca la dipendenza dei paesi da fonti energetiche importate, andando a rafforzare la loro sicurezza energetica. Inoltre, sul piano della sostenibilità ambientale, l’uso di fonti rinnovabili contribuisce a migliorare la qualità dell’aria, contrastando gli effetti del cambiamento climatico.

A questo proposito è importante ricordare che, a livello internazionale, esistono forti incentivi e fondi per la sostenibilità, che possono aiutare i paesi ad affrontare gli esborsi per gli interventi strutturali di transizione energetica. Anche il finanziamento per la ricerca e lo sviluppo in tecnologie verdi è in aumento, sia a livello pubblico che privato.

Conclusioni

Il cambiamento climatico è dunque una questione globale che richiede azioni immediate e coordinate, che limitino i suoi impatti devastanti. Le ricadute economiche del climate change sono profonde e riguardano settori chiave quali l’agricoltura, la sanità, l’energia e le infrastrutture.

In questo preoccupante contesto, la transizione energetica risulta fondamentale per ridurre le emissioni di anidride carbonica, in vista di un sistema economico sostenibile. Sebbene il cambiamento climatico comporti sfide complesse, offre anche opportunità uniche per l’innovazione tecnologica e la creazione di posti di lavoro, traguardando una crescita economica più verde e inclusiva. L’adozione di politiche coordinate – globali e nazionali – mirate alla decarbonizzazione, all’investimento in energie rinnovabili e alla protezione delle risorse naturali diventa quindi essenziale per affrontare la crisi climatica nel modo più efficace.

In particolare, la cooperazione internazionale sarà cruciale, per evitare che aumentino le disuguaglianze tra i popoli e garantire che i benefici della transizione energetica vengano distribuiti equamente a livello mondiale.