Guardiamo al nostro passato
Forgiamo i manager del futuro.
La nostra storia ci aiuta a capire meglio il presente e ad affrontare il futuro preparati e con gli strumenti più adeguati

Franco Torelli
Presidente Federmanager Trento
Quest’anno anche Federmanager Trento festeggia i suoi 80 anni di vita.
Sfogliando le relazioni dei nostri 14 presidenti alle loro Assemblee di questi 80 anni, notiamo che si è sempre fatto cenno ad una situazione contingente particolarmente complicata, difficile, ad un momento di crisi, di incertezza e di grande preoccupazione.
Oggi rileggere queste paure fa quasi sorridere, perché noi ora davvero possiamo dire di non aver mai attraversato una fase storica di così grandi incertezze come quella attuale, con eventi rari ed imprevedibili.
Il mondo ha vissuto dagli anni cinquanta ad oggi uno sviluppo pressoché continuo, contraddistinto solo da alcuni momenti critici di discontinuità: la crisi petrolifera degli anni Settanta, a metà degli anni Ottanta la crisi del sistema bipolare della guerra fredda, a metà anni Novanta l’avvio della globalizzazione che ha modificato radicalmente i nostri sistemi produttivi. Anche l’andamento associativo della nostra territoriale ha conosciuto sempre una crescita continua e inarrestabile. Fino alle soglie del nuovo millennio.
Negli ultimi vent’anni invece l’incertezza è diventata un elemento strutturale della nostra quotidianità con implicazioni importanti sulla vita delle persone e dei sistemi sociali ed economici per questa presenza simultanea di diverse sfide, totalmente inedite per i nostri Paesi: non a caso il tema del festival dell’Economia di Trento 2025 in questi giorni è “Rischi e scelte fatali. L’Europa al bivio”.

Franco Torelli Presidente Federmanager Trento
Pensiamo solo ad esempio: la crisi finanziaria del 2008, il calo demografico dei paesi occidentali, la crisi climatica, la pandemia da Covid, le guerre alle porte di casa – sia con le armi che con i dazi – per non parlare degli effetti collaterali delle nuove tecnologie digitali. Da un lato i social media acuiscono il nostro individualismo latente che genera un populismo dilagante, dall’altra la sovrabbondanza di dati e informazioni da interpretare crea complessità e incertezze: “nel fiume di dati rischiamo di dissolverci come una zolla di terra dentro un fiume in piena”, scrive lo storico Yuval Noah Harari. E curiosamente anche l’andamento associativo della nostra territoriale dal 2002 ha iniziato una lenta e continua decrescita.
Cosa dobbiamo fare noi e i nostri manager per resistere agli urti provenienti dall’ambiente esterno? L’ingegneria meccanica ci insegna che un materiale per resistere agli urti non deve essere né molto resistente e nemmeno molto duttile, deve essere tenace: quindi davanti ad un evento grave ed imprevisto, i manager tenaci non si oppongono all’urto ma lo ammortizzano e lo assorbono, in virtù delle proprietà elastiche della propria cultura.
Compito della nostra Associazione è quindi contribuire a costruire questa cultura, aiutare i nostri manager ad essere tenaci, capaci di adattarsi velocemente ai cambiamenti veloci.
Abbiamo pertanto questi tre compiti importanti da svolgere:
- i manager devono formarsi ed informarsi sempre, conoscere e capire criticamente il nostro mondo sfruttando ogni occasione, partecipando a conferenze e webinar, a visite aziendali e workshop, eventi formativi. Ad esempio, il master “DAN[AI]S” sulla AI organizzato da Federmanager Toscana, Trento e Sicilia occidentale è l’esempio corretto di formazione di alto livello e di qualità per educare e promuovere il lifelong learning;
- i manager devono partecipare alla vita associativa per fare rete con altri colleghi di altre realtà, per superare una crisi, per trovare un consiglio, per creare occasioni di convivialità ma anche opportunità di formazione o anche professionali: l’avvento dell’individualismo ha portato al declino delle reti di supporto collettivo lasciando le persone molto più vulnerabili nei momenti di crisi;
- i manager devono allenarsi al cambiamento, abituarsi a cambiare tipo, modo e luogo di lavoro, relazionarsi con ex colleghi, tenere aggiornato il CV e la pagina Linkedin, affacciarsi a nuove modalità di lavoro, come ad esempio il temporary management, e noi dobbiamo far conoscere e promuovere sempre più queste nuove modalità di lavoro ai nostri associati.
Guardare la nostra storia passata ci aiuta a capire meglio in nostro presente e ad affrontare il futuro preparati e con gli strumenti più adeguati.
15 luglio 2025