Il Programma della Presidenza ALDAI

Presentato da Bruno Villani al Consiglio Direttivo nel corso della riunione tenutasi lo scorso 8 novembre

Lo scenario

ALDAI sta vivendo una fase di transizione verso un nuovo contesto di rappresentanza che dovrà necessariamente cogliere per interpretare e anticipare le opportunità dei cambiamenti della categoria, dell’organizzazione del lavoro e della società.
La recente scarsa partecipazione al voto è un segnale di allarme che richiede un cambio di rotta, un impegno per un dialogo efficace e un programma mirato a rispondere alle aspettative prioritarie delle diverse categorie di colleghi: in servizio, in cerca di nuove opportunità di lavoro e di pensionati.
In questa fase di transizione assume un ruolo importante anche l’eventuale cambio del Direttore, quando si porrà la necessità, e il consiglio sarà impegnato a definirne il profilo e realizzare la selezione in tempi ragionevoli.
È il momento di voltare pagina e aprire un dialogo sincero, democratico e costruttivo con tutti i consiglieri e gli organi dell’associazione, rispondendo al desiderio unanime di coesione e unità di ALDAI.
Desidero dimostrare nei fatti di voler interpretare il ruolo Presidente di tutti, realizzando insieme e in modo armonico i contenuti dei programmi elettorali: Alleati per Federmanager, Innovazione e Sviluppo, L’ALDAI che vorrei, Rinnoviamoci e dei Consiglieri non aggregati in gruppi, perché dobbiamo mettere da parte i pregiudizi e lavorare tutti insieme valorizzando le differenze. Lo chiedono i soci. Lo chiede il momento di snodo dell’associazione. Risulta determinante per centrare gli obiettivi della consiliatura, primo fra i quali appunto la valorizzazione della squadra ALDAI.

ECCO QUINDI IL PROGRAMMA CHE PROPONGO DI REALIZZARE INSIEME:

1. Partecipazione eterogenea di tutti i consiglieri e collaborazione per sostenere le istanze delle diverse tipologie di soci ALDAI, realizzando le iniziative in modo armonico ed efficace attraverso l’impegno concreto:
a. La tempestività e trasparenza delle informazioni.
b. Il dialogo con tutti i consiglieri disponibili alla collaborazione.
c. Un crescente ruolo delle commissioni e gruppi di lavoro per preparare le proposte e favorire il dialogo efficace in Consiglio.
d. La partecipazione eterogenea in tutti gli organi elettivi: Giunta, Consiglieri Nazionali, Commissioni, Comitato di redazione, etc.
e. La delega e l’assegnazione di attività specifiche per assicurare la partecipazione attiva dei colleghi che propongono iniziative approvate dal consiglio.
f. Il rafforzamento del ruolo delle RSA.
g. La creazione trasparente e collegiale delle proposte e l’assegnazione delle responsabilità ed obiettivi predefiniti a chi è incaricato a realizzarle e ne risponde riportando i risultati.

2. Crescita degli associati. Se nelle due precedenti consiliature si è ottenuta la progressiva riduzione dei soci, abbiamo ora il dovere di porci ragionevoli obiettivi di crescita, possibili grazie alla comunicazione digitale e allo sviluppo di programmi Federmanager e ALDAI mirati a soddisfare specifiche aspettative della categoria. Fra le iniziative proposte:
a. Lo sviluppo del networking utilizzando appunto i mezzi digitali.
b. Le iniziative per lo sviluppo delle competenze che rafforzano implicitamente l’identità dell’associazione.
c. Lo sviluppo della presenza ALDAI nelle aziende.
d. Una moderna gestione con strumenti informatici di Customer Relationship Management (CRM) per associati e associabili, utilizzando i canali di comunicazione digitale per assicurare all’organizzazione ALDAI la conoscenza delle aspettative dei soci presenti e potenziali per rendere efficaci le iniziative di sviluppo associativo.

3. Aggiornamento Statuto ALDAI. Si rende necessario riflettere e valutare eventuali aggiornamenti dello Statuto riducendo i dubbi nelle interpretazioni e per assicurare la necessaria chiarezza e coerenza con lo Statuto Federmanager, per il quale sono peraltro previsti aggiornamenti. Fra gli argomenti di valutazione:
a. L’allineamento degli statuti ALDAI-Federmanager, soprattutto in concomitanza dell’auspicato aggiornamento dello statuto Federale. 
b. Partecipazione in videoconferenza per favorire, in particolare, i dirigenti in servizio, ma non solo essi.
c. La ri-elezione del Presidente in caso di dimissioni.
d. La manleva della responsabilità civile dei consiglieri ed altri organi elettivi.
e. I chiarimenti necessari ad evitare situazioni di conflitto.

4. Rinnovamento organizzativo dell’associazione
a. Elaborare, condividere e deliberare in Consiglio il profilo di riferimento e le modalità di selezione del Direttore;
b. Rinnovare la gestione della reception e del centralino per migliorare l’immagine e l’efficacia delle relazioni con i soci esistenti e potenziali. 
c. Investire in cultura digitale dell’organizzazione ALDAI per aumentare la produttività e per dimostrare di essere al passo dei tempi favorendo così il dialogo con i giovani.
d. Gestione centralizzata da parte della struttura di tutte le iniziative con eventuale outsourcing delle attività operative. Investimento nella crescita professionale dell’organizzazione ALDAI.

5. Potenziamento della comunicazione
a. Sviluppo delle relazioni con tutti gli stakeholder del territorio con: aziende, associazioni di categoria e dei direttori del personale, università, centri di ricerca ed Istituzioni, con presenza ai relativi tavoli di lavoro e decisionali.
b. Dirigenti Industria digitale ha superato 100mila lettori unici e con target 300 mila utenti singoli e un milione di articoli letti e pagine cliccate.
c. Nuovo formato cartaceo Dirigenti Industria

6. Sviluppo delle politiche attive e dei servizi per gli associati
a. Le risorse 4.Manager permettono di realizzare nel territorio efficaci iniziative di ricollocazione dei dirigenti che costituiscono una tangibile motivazione per associarsi.
b. ALDAI avrà la responsabilità di realizzare iniziative con risultati tangibili per dimostrare agli associati e non ancora associati di generare opportunità di lavoro. Risultati evidenti costituiranno anche esempi di leadership ALDAI nel confronti delle altre associazioni territoriali lombarde, nazionali e nei confronti di Federmanager.

7. Gestione economico finanziaria
a. Sviluppo delle infrastrutture digitali
b. Pareggio di bilancio nei tre esercizi

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