Non ne abbiamo la più pallida idea
Anche se moltissimi progressi sono stati fatti, le domande senza risposta sono ancora innumerevoli anzi, sono sempre di più
Livio Fasiani
Componente del Gruppo Cultura ALDAI-Federmanager
Da che l’uomo ha cominciato a porsi delle domande sulla realtà che lo circonda, ha creato risposte che appagassero il suo bisogno di sapere.
Dagli ingenui miti sulla creazione dei popoli primitivi si è passati alle speculazioni dei primi filosofi e alla complessa costruzione del modello tolemaico aristotelico. Ma ogni volta nuove scoperte hanno frantumato i modelli consolidati e hanno aperto le porte a teorie rivoluzionarie, inimmaginabili fino a quel momento. L’universo descritto con dovizia di particolari da Dante è stato spazzato via dal telescopio di Galileo. E quando alla fine dell’Ottocento si intravide la fine della ricerca scientifica perché tutto era ormai spiegato, Einstein e Planck, con relatività e quanti, riportarono la conoscenza al punto zero.
Dopo più di un secolo ciò che sappiamo di non sapere si è ingigantito a dismisura. Ogni nuova risposta ha dischiuso la porta a cento nuove domande.
Se Lord Kelvin alla fine dell’Ottocento affermava con sicumera che restavano da scoprire pochi dettagli, oggi ha avuto molto successo la pubblicazione di due eminenti scienziati che a quasi tutte le domande fondamentali rispondono: “Non ne abbiamo la più pallida idea”.
Se moltissimi progressi sono stati fatti, le domande senza risposta sono ancora innumerevoli anzi, sono sempre di più.
Viviamo in un’epoca caratterizzata da straordinari progressi scientifici che hanno ampliato enormemente i confini della nostra conoscenza. Questo progresso è stato accompagnato da un analogo tumultuoso sviluppo della tecnologia. Nel bene e nel male tutto ciò è sotto i nostri occhi, quotidianamente, con le profonde trasformazioni che si stanno verificando nella nostra società.
Nonostante gli straordinari successi delle due teorie fondamentali: onde gravitazionali, Bosone di Higgs ecc., si sono evidenziati problemi inattesi e ancora più ardui; oggi siamo di nuovo a un punto di crisi.
In definitiva cosa sappiamo, cosa abbiamo scoperto? La risposta purtroppo è deludente: nessuna delle grandi domande che assillano l’umanità dai suoi albori ha ancora una risposta certa: come è nato l’Universo? Di cosa è fatto? Perchè è fatto proprio così? C’è davvero stato un Big Bang? Cosa c’era prima? L’universo è finito o infinito? Esistono altri universi?
La conferenza si propone di fare un punto - il più aggiornato possibile - sullo stato di progresso attuale in merito alle domande fondamentali.
SAVE THE DATE
L'incontro Non ne abbiamo la più pallida idea si terrà
mercoledì 15 maggio2024 alle ore 17:30
presso la Sala Viscontea Sergio Zeme
Per partecipare è necessaria la registrazione su www.aldai.it
01 aprile 2024