West Side Story

Nel 1957 a Broadway, New York, il coreografo Jerome Robbins mette in scena il musical West Side Story, che diventa un successo strepitoso con 732 serate di tutto esaurito

Josef Oskar

Responsabile Musica - Gruppo Cultura
È una versione contemporanea del capolavoro di William Shakespeare che vede, come protagonisti, un Romeo polacco-americano
e una portoricana Giulietta, coinvolti in una guerra di bande nella Grande Mela. Il libretto è di un ventisettenne, Stephen Sondheim, e le musiche sono del celebre Leonard Bernstein.
Per la prima volta Robbins fa un uso sistematico della danza per raccontare la trama. Lo spettacolo si apre con un prologo coreografico privo di dialoghi per narrare l’amara faida tra Gli Squali portoricani (i Capuleti) e i polacchi Jets (i Montecchi). Mentre la danza in palestra diventa una frizzante competizione tra le bande rivali, Tony (Romeo), co-fondatore dei Jets, vede per la prima volta Maria (Giulietta), sorella del capo degli Squali, Bernardo. Affascinati l’uno dall’altra, tutto intorno a Maria e Tony svanisce, e i due si abbandonano a una dolce danza che si conclude con un emozionante bacio. Un bacio che scatena però la violenta 
reazione dei due clan che riporta i due innamorati stregati dal loro amore, e il pubblico, alla realtà.
Da questo momento la storia ricalca per lo più il copione del grande drammaturgo inglese. Non poteva mancare la famosa scena del balcone, che è trasformato in una architettura metropolitana. La tragedia segue il suo corso in un contesto americano del ventesimo secolo. Il finale, che non svelo, è ovviamente tragico, benché assai diverso da Romeo e Giulietta. Sono ormai passati molti anni dall’apparizione dell’opera nei teatri americani, e forse, per qualcuno, la storia di Tony e Maria può ancora riservare qualche sorpresa.
A parte la trama, elemento fondamentale dell’opera, è senz’altro la musica originale che Leonard Bernstein lancia in una serie di canzoni e motivi che raggiungeranno celebrità planetaria. La coreografia moderna di Robbins farà epoca, e dopo West Side Story la danza a Broadway sarà del tutto rivoluzionata. Lo spettacolo teatrale passa dal palcoscenico al grande schermo nel 1961 e in tutto il mondo inizia la corsa al botteghino per acquistare biglietti. Tony è interpretato da Richard Beymer e Maria da una indimenticabile Natalie Wood (doppiata nelle canzoni dal soprano del momento Marni Nixon, la quale ha prestato la voce anche a Audrey Hepburn in My Fair Lady). Restano indimenticabili alcuni motivi come “Tonight”, “Maria”, “I Feel Pretty”, “America” e altri. E non sono mancate anche le registrazioni discografiche, la più famosa delle quali condotta da Bernstein stesso, con un cast d’eccezione formato dalla neozelandese di origine 
Maori, Kiri Te Kanawa nella parte di Maria, e il catalano Josè Carreras come Tony.
Questo musical è il secondo del Ciclo Musical (dopo My Fair Lady a marzo su Zoom) e lo presenteremo a novembre augurandoci di poterlo fare in presenza in Sala Viscontea. È ancora presto per fare previsioni ma, pandemia permettendo, speriamo di farcela.

SAVE THE DATE

L’incontro West Side Story  si terrà in videoconferenza Zoom

giovedì 25 novembre 2021 alle ore 17.00

Per registrarsi, ricevere il link  e collegarsi all’evento CLICCARE QUI

Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in formato pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013

I più visti

Hackerare una password? Facilissimo!

Il primo elemento che dobbiamo tenere sempre ben in mente è che sfortunatamente le password di otto caratteri non sono più sicure come nel passato
01 ottobre 2023

Reagire alla Sentenza 19/2025 della Corte Costituzionale

Comitato Pensionati ALDAI-Federmanager 24 febbraio 2025
01 aprile 2025

Il mio viaggio da Manager a pensionato

Pianeta pensionati: dove si riconquista il proprio "tempo"
24 febbraio 2025

Raggelante il Comunicato della Corte Costituzionale sulla Perequazione delle Pensioni

LEGITTIMO IL SISTEMA DI “RAFFREDDAMENTO” DELLA RIVALUTAZIONE AUTOMATICA DELLE PENSIONI INTRODOTTO DALLA LEGGE DI BILANCIO PER IL 2023
01 marzo 2025

Una speranza tradita: la Corte Costituzionale e il congelamento della perequazione pensionistica

Ancora una volta, le aspettative di milioni di pensionati vengono deluse. Con la sentenza n. 19/2025, la Corte Costituzionale ha respinto i ricorsi contro l’art. 1, comma 309, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, confermando la legittimità del meccanismo di rivalutazione stabilito dalla norma. In altre parole, viene ribadita una penalizzazione che, da oltre vent’anni, erode il potere d’acquisto delle pensioni invece di tutelarlo. E, purtroppo, nulla lascia presagire un cambiamento: il sacrificio imposto ai pensionati sembra non avere fine
01 marzo 2025