Una proposta utopica

L’Italia è la culla del diritto. Forse è questa nostra tradizione che ci porta ad avere 157.000 leggi contro le sole 3.000 dell’Inghilterra, come letto recentemente su queste pagine. Naturalmente ne consegue che nella sola Lombardia ci siano tanti avvocati quanto l’intera Francia. Anche l’attività legislativa del Parlamento produce a pieno ritmo, nell'ultima legislatura: 377 leggi le ha approvate il Parlamento, 47 le Commissioni e 77 sono opere incompiute a metà tra i due rami.

Franco Clerici

Socio ALDAI
Così il contenzioso raggiunge primati altrettanto impressionanti: sono pendenti in media 4.5 milioni di cause civili e 1.5 milioni cause penali, che per 10.000 magistrati sono un carico di lavoro non da poco.
Ora avrei una proposta per portare qualche semplificazione.
Anzitutto vorrei osservare che (fatta salva l’obbligatorietà dell'azione giudiziaria) non vi è alcuna proporzione tra i mezzi a disposizione della magistratura inquirente e quelli a disposizione del cittadino.  
La prima può contare su polizia scientifica, reparti speciali dei carabinieri, analisi del DNA, telecamere di sorveglianza, intercettazioni telefoniche e quant'altro; l’indagato solamente sul proprio avvocato e su ciò che il proprio patrimonio permette. In teoria l’iscrizione nel registro degli indagati dovrebbe permettere pari possibilità a difesa e accusa, ma talvolta diventa solo strumento mediatico in particolare quando vengono diffuse le intercettazioni telefoniche magari autorizzate per altri soggetti.
Ora mi chiedo perché i P.M. se perdono in primo grado hanno diritto ad altri gradi di giudizio. Hanno avuto tutto il tempo e tutti i mezzi per raccogliere prove; se non riescono a dimostrare la colpevolezza nel primo grado di giudizio, perché devono avere ulteriori possibilità? Perché trasformare il procedimento giudiziario in una sfida sportiva: “partita, rivincita e bella"? In fin dei conti la procura ha a disposizione un cannone rispetto all’inquisito che ha solo una pistola, almeno che il cannone abbia un solo colpo; lasciamo invece che la possibilità di dimostrare la propria innocenza fluisca attraverso tutti i gradi di giudizio, così come ora. Nei Paesi anglosassoni non si può essere processati due volte per lo stesso reato e sembra che funzioni. Potrebbe essere un sistema per ridurre fin da subito il numero di processi e quindi la loro durata.
Mi pongo anche un’altra domanda. Difendiamo fino all’ultimo respiro l’autonomia della magistratura che è giustamente un potere indipendente. Cadono i governi (Prodi) per un’azione intrapresa dalla magistratura contro il guardasigilli (Mastella). Alla fine assolto con formula piena, così come viene assolto con formula piena Guido Bertolaso stimatissimo capo della protezione civile. Perché da questi casi non traiamo qualche insegnamento? Non alludo tanto alla responsabilità civile dei magistrati quanto al fatto che un eccesso di cause perse dovrebbe portare a limitare la discrezionalità di cui gode un procuratore. Non arriviamo agli eccessi del diritto americano con le elezioni periodiche dei giudici e con la licenziabilità dei procuratori, ma riflettiamo che la magistratura dovrebbe essere comunque al servizio dei cittadini. Parlamento e quindi indirettamente Governo i cittadini se lo eleggono, la magistratura ha solo un organo di autogoverno. Così all’opinione pubblica resta solo lo sconcerto di fronte ad alcune sentenze come quella recente del Consiglio di Stato che impedisce al Politecnico di Milano di tenere lezioni solo in lingua inglese.
E arriviamo ora al terzo punto su cui sogno che la nascente prossima legislatura possa porre un rimedio. Lezioni solo in inglese sono tenute per laureare medici o infermieri all'Humanitas, (privata) probabilmente altre regioni troverebbero pregevole l’iniziativa del Politecnico. Non stupiamoci se l’agenzia del farmaco approda ad Amsterdam. Come è possibile che regioni differenti emanino norme non armonizzate tra loro? Trasportare materiali pericolosi e rifiuti attraverso varie regioni vuol dire ottemperare a un fiorire di norme regionali differenti. Come è possibile che decreti del Governo centrale siano bloccati a livello magistratura regionale, come i recenti casi Ilva e metanodotto a Medugno dimostrano. 
Nulla a che eccepire che le amministrazioni locali amministrino le risorse a loro disposizione, un po' meno che abbiano autonomia impositiva, ancora meno che abbiano autonomia legislativa, sia pure limitata ad alcuni ambiti e meno del tutto che la fiscalità generale ripiani i debiti delle amministrazioni locali.
La sciagurata riforma federalista ha solo creato costosi parlamentini regionali talvolta in conflitto con il Parlamento centrale che emanano norme non sempre comprensibili per il cittadino che spesso fatica a percepire i benefici del decentramento della giustizia amministrativa.
L’Italia, però, è la culla del diritto… pochi ingegneri, tanti avvocati e quindi continuerò solo a sognare: 
  • tre gradi di giudizio solo per la difesa; 
  • la sterilizzazione dei procuratori che reiteratamente perdono processi utili solo a fini mediatici. Alla fine anche Socrate dovette subire l’ostracismo dei concittadini Ateniesi…;
  • l’eliminazione del decentramento regionale giudiziario e amministrativo.

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